“La nuova stazione unica di Camerlata è un vero e proprio labirinto che di “unico” ha poco. È bastato un breve passaggio per vedere che la cartellonistica è confusa, rimangono ancora barriere architettoniche insormontabili e tutto il complesso appare ancora come un’area di cantiere sporca” denuncia il consigliere comunale del Partito Democratico, Gabriele Guarisco.
“I cartelli nel sottopasso della stazione di Ferrovienord (la vecchia Como-Camerlata) indicano i binari 1, 2, 3 della stazione FNM e poi la linea FS (Foto 1 e 2 in allegato). Il che lascia intendere che più che una stazione unica, come è stata presentata, è un collegamento poco organico tra due stazioni limitrofe. I binari, logicamente, dovrebbero essere numeri in maniera progressiva e non lo sono. L’indicazione stessa “Linea FS” rischia di confondere sia chi usa occasionalmente lo scalo sia visitatori stranieri per i quali “FS Line” dice poco o nulla. Al termine del passaggio di collegamento con la linea FS, poi, è riportata un’illustrazione della linea di Ferrovienord che da Como Lago va a Milano Bovisa, vale a dire la linea che il viaggiatore ha già alle spalle e non quella a cui sta accedendo (Foto 3). Sempre sulla cartellonistica, l’indicazione di parcheggio e fermata autobus è indicata solo su via Scalabrini. Come ho già indicato nei giorni scorsi, è urgente sapere a che punto siamo con i lavori per il parcheggio, finanziato ma non ancora realizzato, che dovrebbe servire lo scalo” spiega Guarisco.
“C’è poi tutto il fondamentale aspetto delle barriere architettoniche. Gli ascensori non sono ancora installati (Foto 4 e 5), e se sei in sedia rotelle e scendi nella nuova stazione non puoi né uscire (perché dovresti fare una scala per andare verso Via Scalabrini) ma non puoi nemmeno cambiare binario per tornare indietro a causa di due rampe di scale. Puoi solo aspettare il prossimo treno per procedere fino alla seguente stazione sperando che non abbia barriere architettoniche. Visto che abbiamo un assessore regionale comasco proprio con la delega alle politiche per la disabilità tutto questo è doppiamente assurdo, glielo segnaliamo anche perchè la costruzione della nuova stazione è stata finanziata da Regione Lombardia” spiega il consigliere.
Como, 14 giugno 2021
Addetto Stampa
Matteo Congregalli