Circolo Legambiente “A. Vassallo” di Como - L’opera pubblica in questione è ancorata ad elementi progettuali (dati dei flussi di traffico) e di impatto ambientale che risalgono oramai nel tempo, che andrebbero sicuramente aggiornati in relazione ai cambiamenti normativi occorsi ed ai mutati bisogni di movimentazione di persone e merci. Tuttavia resta innegabile il fatto che l’infrastruttura risponda ad un modello di società e degli spostamenti privati, che risulta decisamente superato soprattutto nella particolare temperie attuale.
Il tracciato viario insiste su un territorio con valenze ambientali considerevoli, ed una parte dello stesso ha già subito le modificazioni conseguenti alla realizzazione del primo lotto; mentre il secondo tratto - ancorché quasi completamente in galleria - produrrebbe però certamente apprezzabili interazioni, attraversando o essendo limitrofo ad un comprensorio con rischi di tipo idrogeologico, ed a zone di elevata sensibilità ambientale (il SIC Torbiera del Bassone, la Valbasca, il Parco della Spina Verde, le aree adiacenti al lago di Montorfano). La sostenibilità economica dell’opera, con un investimento che si aggira attorno agli 800/900 milioni di euro, non pare essere suscettibile del cosiddetto “Project financing” neanche in relazione alla realizzazione del secondo lotto come autostrada poiché diseconomico, mentre con un impianto ad “una singola canna”, relativamente meno costoso, si porrebbe a carico della fiscalità generale, attingendo quindi a fondi pubblici che potrebbero invece essere meglio impiegati, ad esempio su progetti riguardanti la mobilità sostenibile. Per i motivi sopraesposti il circolo ritiene opportuno in questa fase di non dare seguito alla realizzazione del secondo lotto della “Tangenziale di Como”, e di privilegiare invece nel progetto della mobilità futura l’implementazione del traffico su ferrovia, ed in particolare a questo proposito ci sta a cuore la tratta “Albate-Camerlata, Molteno, Lecco”, in associazione comunque con una espansione degli altri sistemi di mobilità dolce e sostenibile. Il direttivo del Circolo Legambiente “A. Vassallo” di Como