Il Comitato Cittadella della salute di Como ricorda che il 7 aprile è la giornata mondiale per il diritto alla salute. Indetta ogni anno dall’Oms, ha lo scopo di richiamare i cittadini, le istituzioni, le forze politiche e sociali a non dimenticare questo diritto a favore di tutti gli individui del pianeta. A livello europeo, è stata indicata come la Giornata europea di azione contro la commercializzazione della salute.
La nostra rete ha spesso denunciato che non tutte le persone possono o riescono a curarsi quando ne hanno bisogno a causa dei molti tagli alla sanità e di un’espansione senza precedenti dell’offerta privata di servizi o di coperture sanitarie assicurative private o mutualistiche, soprattutto in Lombardia. La pandemia ha reso ancora più evidenti i disservizi determinati dalle varie Riforme Sanitarie lombarde. Nel nostro territorio queste inefficienze sono state ancora più palesi.
Il tasso di positività al virus sul Lario sfiora il 9%, e resta il più alto della Lombardia con il suo 8,93%. Il totale dei contagiati nel Comasco è di 53.487, quello dei decessi 2.040, tra i più alti indici di mortalità in tutta Italia. Anche la campagna di vaccinazione anti – Covid sta subendo molti rallentamenti. L’incapacità di evidenziare un’area idonea per garantire le vaccinazioni in sicurezza si è dimostrata palese quando è stato proposto l’hub di Muggiò, attualmente una spianata di terra e un parcheggio. La soluzione alternativa, Villa Erba a Cernobbio non si è dimostrata migliore; Regione Lombardia sostiene che l’utilizzo sarà a costo zero, mentre il direttore della struttura ha dichiarato che un costo ci sarà e sarà quello che andrà a coprire i costi di gestione: 430 mila euro + 1 euro per il parcheggio per tre mesi, soldi della comunità e che non serviranno a coprire neppure tutto il periodo della campagna vaccinale. Il Sindaco Landriscina avrebbe potuto formulare proposte alternative, se solo i tanti spazi vuoti di Como (Caserme, San Martino, gran parte dell’ex Ospedale S. Anna) fossero stati adeguatamente resi funzionali. Chi ha subito le conseguenze di questi disservizi, sia a livello regionale che territoriale, sono stati finora soprattutto gli ultraottantenti, quella fascia di popolazione verso la quale si doveva portare più attenzione. Da dati trasmessi da Ats Insubria fino al 3 aprile erano state somministrate 10620 prime dosi di Pfizer e 4410 seconde dosi. La popolazione over 80 residente nel territorio lariano, che ha aderito alla campagna regionale e che deve ancora essere vaccinata, ammonta a 21mila persone ed entro il 12 aprile si dovrebbe fare tutto ciò che non è stato fatto nei due mesi precedenti. Proprio i vaccini sono al centro dell’attenzione di questo 7 aprile a livello mondiale. Nei Paesi poveri 9 persone su 10 non avranno accesso ai vaccini nel 2021, poiché la loro produzione non è sufficiente e deve essere aumentata se non vogliamo assistere a morti evitabili. Questo non sarà possibile finché le industrie farmaceutiche rifiutano di condividere le loro conoscenze. I nostri governi hanno il potere di sospendere i monopoli per aumentare la produzione. Dobbiamo chiedere fortemente alla Commissione europea di mettere la vita davanti ai brevetti e quindi chiediamo a tutti e tutte di firmare la petizione on line “Nessun profitto sulla pandemia ” (https;//no profitonpandemic.eu/it) per la raccolta di 1 milione di firme. Infatti in base al regolamento dell’Ice (Iniziativa dei Cittadini europei) in questo modo ci si potrà rivolgere direttamente alla Commissione europea, che dovrà legiferare in materia, per accogliere queste richieste. I contribuenti hanno pagato per la ricerca e lo sviluppo di vaccini e trattamenti ed è giusto che questi restino pubblici. Dobbiamo fare pressione sui Governi per ottenere:
vaccini gratuiti, accessibili a tutte le persone e per tutti i paesi
maggiore trasparenza su tutte le questioni legate alla pandemia e che nessun profitto viene realizzato a discapito della nostra vita.
rimozione urgente dei brevetti sui vaccini Covid-19 e altri prodotti medici
condivisione delle conoscenze e del know-how tecnologico delle industrie farmaceutiche in modo che la produzione possa essere ampliata.
Tutti e tutte devono avere il diritto di vivere una vita sana e libera da questa pandemia.
[Manuela Serrentino per Il Comitato Cittadella della salute: ACLI, ARCI, AUSER, CDL CGIL COMO, CISL FP DEI LAGHI, COMITATO COMASCO ALTRA EUROPA, CSV COMO, FEDERAZIONE PROVINCIALE PRC , FEDERAZIONE SINDACATI AUTONOMI COMO , FIAB COMO, FORUM SALUTE SINISTRA ITALIANA , FORUM SANITÀ/WELFARE DELLA FEDERAZIONE PROVINCIALE PD, FUNZIONE PUBBLICA CGIL DI COMO , GRUPPO SPONTANEO DI CITTADINI QUALE FUTURO PER REBBIO, LA CITTÀ POSSIBILE COMO, LEGAMBIENTE COMO, LILA COMO, MEDICI CON L’AFRICA COMO, MEDICINA DEMOCRATICA, RSU CGIL ASST LARIANA, RSU CISL FP ASST LARIANA, RSU UIL ASST LARIANA, SINDACATO PENSIONATI CGIL REBBIO, SINISTRA ITALIANA COMO, SOCIETÀDELLA CURA COMO, UIL DEL LARIO COMO/LECCO, UST CISL FP DEI LAGHI.