Di seguito il testo della lettera inviata: "Buongiorno, sono Giuseppe Leoni, tecnico della sicurezza sui posti di lavoro. Già UPG presso l'USSL di Olgiate C. e poi ASL di Como. Ora pensionato.
Le invio una proposta per ridurre i rischi di contagio da Coronavirus. Ovviamente mutabile e/o adattabile. Mesi fa l'avevo inviata a ASF, FNM, MM milanese, Attilio Fontana, senza alcun riscontro.
TRASPORTO STUDENTI SU BUS.
Per risolvere il problema del trasporto su bus degli studenti delle scuole medie e superiori, consentendo il completo utilizzo dell'automezzo, le soluzioni potrebbero essere l'utilizzo di bus riservati (nelle ore di punta) e l'uso delle maschere di protezione cosiddette P2 o, meglio, P3 (FFP2/FFP3). Infatti, a differenza delle mascherine chirurgiche o, peggio, di quelle di comunità, l'efficienza delle quali contro i virus è alquanto bassa (ma l'uso ne è consentito per via del compromesso tra protezione e leggerezza d'uso), le maschere P2/P3 offrono un'efficienza nettamente superiore (94/99% norma UNI EN 149:2009), sebbene con lo svantaggio della aumentata difficoltà respiratoria, incrementata dall'indispensabile assenza della valvola espiratoria. Affaticamento comunque assai sopportabile per la breve durata dell'uso.
È bene siano del tipo riutilizzabile (lettera R sulla marcatura). Comunque è possibile la igienizzazione domestica. Precondizioni indispensabili dovranno essere:
- INFORMAZIONE, FORMAZIONE ed ADDESTRAMENTO, come insegna (e pretende per i lavoratori) il D.Lgs. 81/2008, da parte delle Istituzioni scolastiche
- rigido controllo dell'utilizzo.
Non è esclusa la medesima soluzione per gli scuola bus usati da studenti delle scuole inferiori se si riesce a valutare la sopportabilità di tali respiratori da parte di bambini.
Come proposta minimale può essere il semplice invito all'uso delle FFP2.
Grazie per l'attenzione. Cordialmente. Giuseppe Leoni