Legnani (PD) - “Como non è una città per ciclisti, purtroppo. Basti guardare ai percorsi ciclabili in via Gallio, via Cadorna o viale Geno: lingue d’asfalto irregolare scollegate tra di loro che terminano nel nulla. E’ un bene che il Comune di Como abbia pensato di permettere l’uso delle corsie dei bus ai ciclisti e rifarne la segnaletica. Ma si deve fare di più e con urgenza” così dichiara il segretario cittadino, Tommaso Legnani. “Aspettiamo tutti la realizzazione delle dorsale dei Pellegrini, tra qualche anno. Ma nel frattempo, chi vuole spostarsi in bici al riparo da macchine e moto ha bisogno di un'alternativa - spiega Legnani, rilanciando l’idea del Partito Democratico per una nuova mobilità a Como - con il bonus concesso dal Governo, molti comaschi stanno già scegliendo di muoversi in bicicletta. La città deve stare al passo”.
“Iniziamo almeno a tracciare e mettere in sicurezza delle corsie ciclabili lungo il percorso della Dorsale dei Pellegrini, anticipando l'opera che dovrà essere realizzata. Servono poi le cosiddette “case avanzate” ai semafori dove le biciclette possano stare davanti agli altri veicoli in sicurezza e una segnaletica dedicata ai ciclisti. Abbiamo bisogno di rastrelliere sicure dove i cittadini possono lasciare il proprio mezzo di trasporto senza che, al ritorno, ne rimanga solo una ruota. Serve un servizio di bike sharing davvero funzionale con delle biciclette a pedalata assistita”.
“L’amministrazione Landriscina si è spesso rivelata lentissima nel rispondere alle necessità di Como. Qualcosa finalmente si muove ma serve un intervento più rapido. La Convalle, già esposta al problema del traffico e dell’inquinamento, rischia di diventare un ingorgo irrespirabile quando, nei prossimi mesi, i comaschi torneranno al lavoro o a scuola” conclude Legnani.