PD Como - “L’amministrazione comunale ha dimostrato numerose criticità nella gestione dell'emergenza Coronavirus. Parliamo di una reazione lenta davanti ai problemi della comunità, scarsa comunicazione con i cittadini e poca chiarezza nella strategia da adottare per la ripresa” così dichiarano Stefano Fanetti, capogruppo del Partito Democratico insieme ai colleghi consiglieri, Patrizia Lissi e Gabriele Guarisco dopo la seduta consiliare tenutasi ieri sera a Palazzo Cernezzi.
Fanetti: “Il sindaco ha rinunciato a comunicare con i cittadini proprio nel momento del bisogno”
“Nelle scorse settimane abbiamo potuto vedere come il primo cittadino, autorità non solo amministrativa ma anche e soprattutto morale della nostra comunità, abbia rinunciato a comunicare con i propri cittadini proprio mentre il Covid-19 colpiva più duramente il territorio di Como” commenta Fanetti.
“Il confronto con altri sindaci lombardi è impietoso. Giorgio Gori, sindaco di Bergamo, città devastata dal Coronavirus, Beppe Sala, sindaco di una metropoli come Milano, Davide Galimberti, sindaco di Varese, hanno tenuto tutti regolari dirette e conferenze stampa in streaming dai propri social. Per contro, il Comune di Como non ha nemmeno una pagina Facebook ufficiale e l’account Twitter è fermo al febbraio 2018”. “Eppure durante il lockdown, i cittadini costretti a casa avrebbero gradito degli aggiornamenti da chi amministra questa città. Ma invece si è preferito utilizzare delle vie di comunicazione estremamente tradizionali come la lettera aperta del sindaco ai comaschi” conclude il capogruppo.
Lissi: “Tamponi, Rsa e isolamento domiciliare: le nostre domande sulla sanità sono rimaste senza risposta”.
“Il sindaco è il responsabile delle condizioni di salute della popolazione del suo territorio ma quando il Partito Democratico ha chiesto dei dati specifici sui tamponi fatti nelle Rsa cittadine, quanti cittadini sono stati sottoposti al test e quanti comaschi sono stati in isolamento domiciliare, abbiamo ottenuto solo risposte parziali” dice Patrizia Lissi.
“Dalla presentazione delle nostre 34 domande sono passati 15 giorni. Non sono arrivati chiarimenti né da Ats né dal sindaco che spero abbia richiesto i dati ed abbia insistito nell'averli come hanno fatto tanti sindaci - dice il consigliere dem - si tratta di informazioni dovute alla comunità e non pettegolezzo. I comaschi hanno diritto a capire in che modo le autorità competenti si sono mosse per combattere il Coronavirus”.
Guarisco: “Como impreparata davanti al virus: ora si faccia presto per aiutare commercianti e operatori del mercato mercerie”
“Como è arrivata meno preparata di altre città lombarde davanti all’emergenza sanitaria. Questo è dipeso dei ritardi accumulati prima dello scoppio della pandemia su tantissimi aspetti amministrativi. Sono tante le occasioni andate sprecate negli anni passati e che si sono riflesse sulla gestione dell’emergenza” commenta Gabriele Guarisco.
“L’amministrazione ha trascurato il volontariato civico per anni salvo poi dover correre ai ripari nel pieno dell’emergenza quando rapporti e relazioni solidi con il terzo settore avrebbero permesso servizi di prossimità per anziani e disabili - continua il consigliere che ricorda - cosa che come Pd abbiamo chiesto a gran voce nei primi giorni di marzo”.
“Se la realizzazione della Ciclabile dei Pellegrini non fosse poi stata tirata in lungo per anni ora avremmo un’infrastruttura in grado di sostenere la mobilità alternativa così urgentemente richiesta dalla Fase 2”.
“Ora il lockdown si è interrotto e il Comune deve fare la sua parte in maniera urgente.Velocizzi le proprie azioni e metta a disposizione tutte le risorse pubbliche disponibili - conclude Guarisco - risorsa è anche il suolo pubblico che urgentemente deve essere concesso, come previsto dal Governo, a bar e ristoranti. Non dimentichiamoci poi del mercato mercerie i cui operatori sono stretti in un limbo senza sapere quando potranno tornare al lavoro”.