Le polveri sottili nell’aria tornano a salire. Ma le Istituzioni, Regioni e Comuni, non fanno nulla! Ieri a Como la centralina ARPA ha misurato ben 70 microgrammi/mc di PM10, dopo i 67 di lunedì, pertanto ben oltre il limite di legge di 50 microgrammi (a Cantù ieri 70, lunedì 57; a Erba ieri 61, lunedì 52). Nel contempo, negli ospedali di Como è allarme ricoveri per patologie respiratorie legate soprattutto all’inquinamento dell’aria. In pratica si può dire che a Como e provincia si passati da un'estate con livelli di ozono record, ad un inverno con polveri sottili alle stelle!
Ciononostante non ci risulta che i Sindaci, primi tutori della salute pubblica, si stiano muovendo. Infatti secondo noi, indipendentemente dai giorni di superamento del limite-soglia di 50 microgr/mc di PM10, occorre prendere da subito provvedimenti per contenere l'inquinamento.
Anzitutto accorgimenti per il breve periodo, quelli consigliati anche dalla stessa ARPA, da adottare con urgenza: dalla limitazione del traffico degli autoveicoli, in particolare per i diesel, al contenimento del riscaldamento degli edifici a non più di 19°C. Purtroppo constatiamo che le Istituzioni (Regione e Comuni) non hanno nemmeno il coraggio di adottare questi provvedimenti-tampone, che servirebbero solo per superare l'emergenza.
Ma quelli auspicati, non solo da noi ambientalisti, sono le azioni di medio-lungo periodo, ovvero quelle in grado di incidere sulla mobilità, limitando in maniera permanente il traffico dei mezzi privati (auto e camion), soprattutto nei centri storici, e poi l'incentivazione per l'uso di fonti energetiche pulite, passando dai combustibili fossili alle rinnovabili: fotovoltaico e solare termico, pompe di calore, ecc.. Solo così si riuscirà a migliorare la qualità dell'aria del nostro territorio.
E, visto che l'inquinamento atmosferico ha un'incidenza certa sulla salute della popolazione, il nostro appello è quindi rivolto ai sindaci, che sono appunto i tutori della salute pubblica: a loro, a partire dai centri più grandi, Como, Cantù e Erba, chiediamo provvedimenti urgenti per la qualità dell'aria in città: limitazione del traffico in centro, riscaldamenti a meno di 19°C per gli edifici pubblici e privati. Ma soprattutto chiediamo di ripensare l’intera mobilità nelle città.
Roberto Fumagalli, presidente del Circolo Ambiente “Ilaria Alpi” www.circoloambiente.org