Questa mattina Cgil, Cisl e Uil hanno incontrato il prefetto Ignazio Coccia e i rappresentanti dell'Ats Insubria e della Montagna, l'ispettorato del Lavoro e Inail. I sinacati sono fortemente preoccupati dal numero d'infortuni avvenuti nel Comasco.
L'incidente mortale di lunedì 16 settembre a San Bartolomeo, l'ultimo in ordine di tempo, accende ancora una volta la luce sui problemi della sicurezza sul lavoro all'interno del nostro territorio: basti pensare che, negli ultimi dieci mesi, solo in Val Cavargna si sono quattro incidenti gravissimi, di cui due mortali. Necessario, quindi, fornire ai lavoratori risposte urgenti e impegni condivisi.
"Siamo sodisfatti dell'incontro - spiegano i sindacati - nel confronto, non ci si è limitati a esprimere preoccupazione, ma si è entrati nel merito delle questioni più rilevanti per il territorio. Sono emerse alcune proposte: un osservatorio permamente in cui confrontarsi sulle situazioni che meritano d'essere verificate e controllate. Poi, si è proposta la firma di un protocollo con gli enti locali e le associazioni datoriali circa la sicurezza e la legalità nei luoghi di lavoro, con un'attenzione particolare alla questione degli appalti".
Inoltre, come da mesi i sindacati chiedono, è necessaria l'assunzione di figure da utilizzare per i controlli, il potenziamento degli enti ispettivi (così da garantire i controlli anche nei luoghi di lavoro più periferici).
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