“Le strade principali di Como e dei suoi quartieri erano ancora pericolose per il ghiaccio e per la neve ancora a metà mattina e in molti luoghi nessun mezzo del Comune era passato a pulire o a buttare sale”, la denuncia viene da Patrizia Lissi, consigliera comunale del Pd, che stamattina, come molti comaschi e anche persone arrivate da fuori per lavoro in città, si è trovata di fronte all’ostacolo del maltempo.
“Si sapeva da giorni che ci sarebbe stata questa nevicata: l’amministrazione comunale non poteva organizzarsi per tempo e far pulire ai mezzi, fin dalle prime luci dell’alba, almeno le vie principali?”, si chiede Lissi.
E non ci sta la consigliera Pd ad accettare gli attacchi di chi sostiene che è sempre stato così: “Quando era sindaco Lucini le polemiche si sprecavano perché, un’ora dopo la nevicata non erano ancora pulite tutte le singole strade della città. In realtà, i mezzi passavano già dalle 5 del mattino e la sera prima veniva sparso il sale. Certo non ovunque, ma le vie principali e quelle dei quartieri sì”.
Invece, oggi è stato diverso, assicura Lissi: “Me l’hanno confermato da Monteolimpino, tanto per citarne una. Via Varesina era impraticabile. Su via Pasquale Paoli non si riusciva a circolare a causa di una crosta di ghiaccio e neve. Sulla Napoleona alle 6.30 non erano ancora passati. Dal lago i pendolari sono arrivati comodi fino a Tavernola, poi hanno trovato le strade impraticabili. Mai visto niente del genere. E pensare che quando c’è stato il gelicidio, cioè un evento piuttosto insolito e abbastanza repentino, il centrodestra ha scatenato il putiferio sulla Giunta Lucini, per altro a causa di problemi creati da chi doveva intervenire a livello professionale e non è stato in grado e comunque limitatamente a un paio di quartieri. Oggi la situazione è peggio, ma va tutto bene per quelli che si lamentavano all’epoca”.
Infine un appello: “Chiediamo all’amministrazione comunale che sveltisca gli interventi di pulizia e faccia buttare tutto il sale che serve, visto che è prevista neve ancora per molte ore”, conclude Lissi.