Valorizzazione e responsabilizzazione delle risorse umane di tutte le professioni sanitarie, sociosanitarie e sociali con l'obiettivo di ottenere una costante evoluzione della loro professionalità
a beneficio del SSL; Articolo 2 comma 1, lettera m della Riforma Sanitaria Lombarda (Legge 23) Principio lodevole ma in buona parte disatteso, perché ancora una volta sono le Lavoratrici e i
Lavoratori della ASST Lariana a pagare il prezzo più alto.
Una situazione non più sostenibile, che richiede soluzioni strutturali non più rinviabili, questa la richiesta emersa dalle assemblee con le Lavoratrici e i Lavoratori della ASST Lariana.
Più volte abbiamo esplicitato alla Direzione le criticità organizzative e gestionali presenti in Azienda, cercando in modo responsabile e collaborativo di individuare possibili soluzioni con modalità
innovative partecipando a percorsi formativi e tavoli tecnici.
La Direzione Generale dichiarava in data 2 novembre 2017 alle parti, che la spesa del costo del Personale riferita all’anno 2017, era stata aumentata di 2 milioni di euro rispetto al precedente anno
2016.
Le scriventi si domandano: “dove sono finiti questi 2 milioni di euro di Personale in più, se a tutt’oggi la Direzione riduce il numero in turno del Personale Sanitario? riferito ai contingenti minimi in caso
di sciopero?” Alla carenza di personale ormai evidente, la situazione è ulteriormente aggravata dalla mancanza di soluzioni organizzative (che sfociano in una iperproduzione di ordini di servizio e di oltre 100.000 h di straordinario per l’anno 2017) e dalla mancata presa in carico di una serie di problematiche poste dalla RSU e OO.SS (tutti atti documentabili dalle note e missive inoltrate).
Il pronto soccorso è ormai visto come una specie di girone infernale, ma nessuno si pone il problema di comprendere a fondo le ragioni, I concorsi vanno deserti e le domande di congedo e trasferimento
sono in aumento.
Le cause, dal nostro punto di vista sono riconducibili ai seguenti fattori:
il netto incremento dei carichi di lavoro per gli Infermieri e OSS;
l’impossibilità di trovare un rapido ricovero per i pazienti ed il loro prolungato stazionamento in
PS determinano la necessità di effettuare attività non proprie del servizio (igiene,
somministrazione terapie croniche); tutto questo non ha visto un logico incremento del
personale (neanche nelle fasi critiche cicliche come l’emergenza influenza) anzi nelle fasi di
crisi, la soluzione adottata è stata la cancellazione delle ferie programmate;
il mancato rispetto della normativa sull’orario di lavoro che determina un sovraccarico di attività
per il personale medico, l’impossibilità di dedicare le ore previste all’attività di formazione e
ricerca;
la soluzione aziendale volta al riconoscimento di 400 ore in regime AVA, è per una soluzione
tampone non strutturale.
A questi problemi si aggiungono ulteriori criticità:
la carenza di adeguata progettualità e programmazione crea nei Medici preoccupazione e
sconforto. Le continue incertezze decisionali e l’assenza di idonea informazione minano la serenità e la tranquillità dei Medici aumentando lo stress lavorativo. Ciò di riflesso provoca conflittualità sul personale del Comparto
I bandi di concorso indetti dalla ASST Lariana vanno deserti ma nessuno si pone domande L’incertezza e l’insoddisfazione dei Medici è confermata dalle tante richieste di mobilità in
uscita.
l’elevata frequenza di eventi di aggressione al personale non trovano un’adeguata risposta da parte dell’Azienda (quante denunce sono state portate avanti rispetto al numero di aggressioni
avvenute e all’attuazione del protocollo aziendale?).
Auspichiamo che il metodo di confronto con le OOSS della dirigenza sanitaria cambi profilo.
Che siano rispettati i ruoli della dirigenza medica e che il personale medico venga maggiormente coinvolto nella programmazione delle risposte da dare ai bsogni di salute della popolazione.
Nell'ultimo anno, dalla nascita del nuovo POAS si è constatata un'assenza di confronto nel merito sulla nuova organizzazione.
In particolare le articolazioni intermedia che afferiscono alla Direzione devono dare risposte chiare adeguate ai bisogni del personale medico.
Vediamo con interesse l’afferenza della ASST Lariana all’Università dell’Insubria qualora questa rappresenti una reale possibilità di accrescimento professionale per tutto il personale e non si limiti
alla sola disponibilità di posti letto e spazi necessari per l’accreditamento delle Scuola di Specialità.
Riteniamo doveroso rappresentare le nostre preoccupazioni alla luce di un percorso di riordino della sanità lombarda, dove sono troppi i problemi insoluti, ma dove si sa benissimo su chi caricare pesi
e responsabilità per la tenuta dei servizi, vedasi a questo proposito le emergenze influenzali inerenti al super afflusso ai pronto soccorso di fine anno.
Le OO.SS. dei comparti e la RSU constatano che a sette anni dall’apertura del nuovo ospedale e ormai quasi due dall’entrata in vigore della l.r. 23/2015 “cd riforma di riordino della sanità lombarda”
troppi sono ancora i problemi insoluti La RSU e le OO.SS. del Comparto e dei Medici chiedono che Regione Lombardia prenda in carico quanto riportato in questa nota al fine di ripristinare livelli adeguati di carichi di lavoro Degli operatori e ridare slancio al sistema sanitario regionale in virtù della tanto decantata legge di riordino del servizio socio sanitario lombardo.
Como, 12 gennaio 2018
Per Le Segreterie di CGIL FP – CISL FP - UIL FPL – NURSING UP – FSI Il Coordinatore della RSU
(G. Callisto – M. Contessa – V. Falanga – A. Ciuccio - G. Durini) (Massimo Coppia)
Per Le Segreterie di CGIL FP – CISL Medici - UIL FPL AREA MEDICA
G.Callisto– C.Guanziroli– V.Falanga