"L’audizione in commissione regionale aveva lo scopo di chiarire le varie questioni che stanno giustamente preoccupando i frontalieri sia per l'aumento di tassazione sia per quanto riguarda la mancanza di garanzie sanitarie per i prossimi due anni. I frontalieri sono cittadini che non possono essere ricordati dallo Stato solo quando possono rendere economicamente dimenticandoli quando si tratta di finire infrastrutture a loro utili come l'Arcisate -Stabio o di riconoscere loro i 273 milioni che avevano versato all'Inps per la loro disoccupazione. Adesso attendiamo proposte concrete da Roma. Le zone di confine sono svantaggiate dal punto di vista dell’occupazione e siamo ancora tempo perché l’accordo tra Svizzera e Italia possa essere trasformato in una legge che non penalizzi i frontalieri. Intanto cerchiamo di intervenire concretamente con la risoluzione per intervenire a garantire i loro diritti sanitari che abbiamo depositato in commissione sanita e che sara discussa congiuntamente con la commissione speciale per i rapporti con la Svizzera", così Paola Macchi, consigliere regionale del M5S Lombardia, ai margini dell’audizione con Vieri Cerianiin Commissione speciale rapporti con la Confederazione Elvetica.