Conveniamo sulla riuscita e lo spessore dell’iniziativa, pensiamo però necessario andare oltre, non solo ZTL ma dare alla città e alla cittadinanza il progetto di “mobilità” per la Como del prossimo futuro. 353,7 tep/giorno bruciate dalla mobilità privata, con 1000,30 ton. di CO2 nell’aria respirata dai comaschi e con tutte le ricadute umane sanitarie e economiche conseguenti, non possono in alcun modo lasciare indifferente l’Amministrazione Comunale che governa la città.
L’esperienza milanese della ”AREA C”, con l’estensione da maggio a tutta l’area di Piazza Castello, con divieto totale di circolazione delle auto private, deve essere presa in considerazione da questa Amministrazione. Limitare e selezionare il traffico privato alla periferia della Convalle è possibile; Como, piccola città europea, ha ben 9 stazioni ferroviarie urbane, una navigazione lacuale praticamente inesistente e a carissimo prezzo per pendolari e studenti.
Su questi temi è possibile trovare il consenso della cittadinanza e delle sue Associazioni.
Legambiente insieme alle altre Associazioni ambientaliste è pronta e disponibile a dare tutto il proprio contributo.
Un cordiale saluto, Michele Marciano
Presidente del Circolo Legambiente “Angelo Vassallo”