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1. Gianfranco Giudice, preciso e puntuale e acuto come sempre nelle sue riflessioni, affida al web una riflessione del tutto condivisibile: “nel pomeriggio camminavo sul lungolago da piazza Cavour verso Sant'Agostino e pensavo che se fossi il Sindaco di Como Mario Lucini, toglierei quelle orrende inferriate, rimetterei le vecchie ringhiere sul marciapiede, sistemerei i cubetti di porfido esistenti, una potata alle piante, una pulita e... chi ha dato ha dato, chi ha avuto ha avuto, scurdammoce u passatu e nu ne parlammu chiu”.

Difficile non condividere questa osservazione, ispirata al buon senso.

2. Si tratta di una osservazione che spinge ad interrogarsi sul motivo per il quale la giunta di Como ha scelto la strada diametralmente opposta: cioè quella di continuare nell'opera delle paratie, mettendosi in continuità con quella giunta Bruni che proprio sulle paratie era caduta, aprendo la strada ad un possibile cambiamento politico in città.

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(Como, 07 luglio 2015) “”Con lacultura si mangia” e lo dimostrano i dati. Le imprese culturali e creative producono 78,6 miliardi di valore aggiunto e  ‘attivano’ altri settori dell’economia arrivando a muoverne complessivamente 227, il 15,6% della ricchezza prodotta. Non solo: le imprese che investono in creatività esportano e crescono di più di quelle che non lo fanno. A dispetto di quanti ritengono che investire in cultura, istruzione e innovazione sia un lusso che non ci possiamo permettere i numeri del Rapporto 2015 Io Sono Cultura presentati di recente daUnioncamere e Fondazione Symbola chiariscono, al contrario, come cultura e creatività siano in grado di creare lavoro, ricchezza e bellezza anche nella nostra regione”. Lo dichiara Chiara Brag a , deputata comasca del PD e responsabile nazionale Ambiente del Partito Democratico.

“Como – osserva la Braga -  è infatti la quinta provinciaitaliana per incidenza delle imprese culturali sul totale delle imprese presenti nella provincia, Monza e Brianza è quarta, Milano addirittura seconda. Milano inoltre si piazza all’ottavo posto e Como al decimo nella classifica delle migliori dieci province italiane per ricchezza prodotta dal sistema produttivo culturale. Primati che vedono la Lombardia al quarto posto nella graduatoria delle regioni italiane per valore aggiunto del comparto culturale e creativo. Questi dati rafforzano la visione di un territorio che già oggi ha tutti i numeri per fare della cultura un motore di crescita, capace di rilanciare in chiave innovativa anche un pezzo fondamentale della nostra economia, legato alla tradizione del manifatturiero di qualità”. 

“Como con Cernobbio e Brunate, - conclude la deputata dem - è  entrata qualche giorno fa tra le dieci città finaliste candidate a capitale della cultura italiana per il 2016 e il 2017; una bellissima notizia, che non può che trovare stimolo e forza nei dati contenuti nel Rapporto  “Io sono cultura” di cui parleremo venerdì  prossimo 10 luglio alle 17.00 alla Fondazione Volta a villa del Grumello con Ermete Realacci”. 

 

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Dopo aver letto l’articolo “sicurezza a rischio per gestire l’emergenza immigrati” pubblicato nei giorni scorsi sulla stampa locale, ci sentiamo fare delle precisazioni e puntualizzare alcuni aspetti.
Il fatto che la Polizia di Stato sia in prima linea nella gestione dei migranti da Ventimiglia a Lampedusa e che questa gestione sia effettuata con sacrificio e impegno dalle colleghe e dai colleghi, non compromette né mette a rischio la sicurezza e il normale servizio ai cittadini.
Le volanti in servizio di controllo e repressione dei reati sul territorio, solo in rari casi sono state utilizzate per il servizio scorta dei profughi da Bresso (MI) a Como; per tali servizi sono state impiegate le pattuglie della Polizia di Frontiera di Ponte Chiasso anche perché hanno una preparazione specifica sul controllo dell’immigrazione. Tuttavia le stesse pattuglie devono essere collaborate da personale preposto alla gestione delle pratiche burocratiche e non lasciate da sole a svolgere tali compiti. E’ necessaria la presenza di un dirigente responsabile in quanto è un delicato servizio di Ordine Pubblico.

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Como, 24 giugno 2015: - La Conferenza di Organizzazione della Cgil, tenutasi ieri a Lurago d'Erba, ha approvato un ordine del giorno dal titolo: “La Cgil rifiuta le polemiche innescate da quei partiti che utilizzano l'emergenza profughi per propaganda politica ed elettorale”. "La presidente della Provincia di Como - si scrive nel documento - ha messo a disposizione, su richiesta della prefettura, una parte dell'ex caserma dei carabinieri di via Borgovico per l'accoglienza di una trentina di profughi. La struttura è di proprietà della provincia, ospitava a foresteria dei carabinieri ed è oggi inutilizzata. Alcune forze politiche con i rispettivi consiglieri regionali si sono detti pronti alle barricate e hanno organizzato presidi “anti profughi”. Il presidente regionale ha chiesto un intervento dell'Asl. Si apre quindi uno scontro istituzionale e si soffia sul fuoco dell'intolleranza. La Cgil di Como esprime ferma contrarietà nei confronti di queste posizioni che non tengono conto del dramma umano e sociale che queste persone vivono. Tanto meno del dovere istituzionale di mettere in campo qualsiasi iniziativa utile a tamponare l'emergenza. I timori espressi circa sicurezza e tutela sanitaria sono strumentali. I profughi saranno assistiti costantemente dagli operatori della Caritas. Ancora una volta si affronta un dramma di dimensioni epocali esclusivamente per fini di propaganda politica ed elettorale. La Cgil condivide e sostiene le scelte che vanno nella direzione di dare una risposta, anche nel territorio comasco, all'emergenza umanitaria in atto".

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