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“In contrasto con i principi di buona amministrazione”. Riflessioni a margine della relazione del Comitato Nazionale Anticorruzione sul “caso paratie” di Como di Luca Michelini
1. Da dove nasce l'ispezione dell'Autorità Nazionale Anticorruzione? Si tratta di un “procedimento di vigilanza” suscitato dal “rilevante incremento” dei costi rispetto al contratto originario decisa dalla giunta Lucini. L'incremento dei costi è di “oltre l'82%”. D'altra parte, risultava “poco conciliabile con la disciplina dei contratti pubblici” l'inserimento nella variante di “una vera e propria riserva sulle opere ancora da eseguire”.
2. Queste le cifre in ballo, che riporto dalla relazione ufficiale.
"L'opera è stata finanziata dalla Regione Lombardia in applicazione delle leggi regionali per la difesa del suolo" (legge Valtellina) e in residua parte dal Comune di Como (circa 3 milioni di euro). Le voci principali dell'intervento possono essere riassunte come segue:
- Importo dell'appalto a base di gara euro 12milioni
- Contratto originario euro 11,930 milioni
- Prima variante euro 522mila, oltre oneri della sicurezza 846mila
- Seconda variante, euro 1,347 milioni, oltre oneri di sicurezza 985mila
- Accordo bonario (un primo) di 2,980milioni, oltre interessi legali e moratori fino al soddisfo (non ancora avvenuto)
- Terza variante euro 8,447 milioni, oltre oneri della sicurezza di euro 1,203 milioni
- Primo affidamento diretto pontili circa 500 mila
- Costruzione di un nuovo ponte (pedonale) sul canale di accesso alla darsena "vescovo" a seguito di gare pubblica euro 250mila
- Lodo arbitrale promosso dai progettisti originari a seguito della revoca della direzione dei lavori pari a circa 170 mila.