“Gentile Signor Sindaco voglia rappresentare a tutti i membri del Consiglio Comunale della Città di Cernobbio e a Lei in prima persona, tutta la mia personale gratitudine per la solidarietà espressami e per la ferma condanna che avete voluto formulare nei confronti degli insulti che mi sono stati rivolti”. Incomincia con queste parole la lettera di risposta che Cècile Kyenge, Ministro per l’Integrazione, ha inviato al primo cittadino di Cernobbio, Paolo Furgoni, in seguito all’approvazione della delibera in cui si condannavano gli insulti comparsi su un manifesto nei primi giorni dello scorso mese di settembre contro lo stesso Ministro da parte del Consiglio Comunale. “La lotta contro ogni forma di intolleranza e di razzismo sono al centro della politiche del Governo italiano e, in particolare, del mio Ministero – prosegue la
missiva -. Questi odiosi fenomeni, in forme sempre più generalizzate nei confronti dei ‘diversi’, stanno trovano un fertile terreno di coltura nella nostra società. Per fronteggiare questo triste fenomeno, lo scorso 23 settembre a Roma, si è tenuta una riunione informale dei Ministri europei competenti in materia di Integrazione e di razzismo, in rappresentanza di 17 Paesi dell’Unione. In tale occasione è stata approvata la “Dichiarazione di Roma” sull’intolleranza e la diversità, alla quale hanno poi aderito gran parte degli altri Paesi dell’Unione Europea. Questa dichiarazione sottolinea che, nonostante le numerose Convenzioni delle Nazioni Unite e dell’Unione Europea a tutela dei principi fondamentali dell’uguaglianza e della non discriminazione, fenomeni di razzismo e di intolleranza verso le diversità sono pericolosamente riemergenti nelle nostre società e che, nei loro confronti, non bisogna restare passivi ma, al contrario, assumere un approccio attivo e militante”.
“Il cammino che abbiamo di fronte a noi – ha concluso Cècile Kyenge – è tortuoso e accidentato ma sono certa che con il contributo di tutti, e soprattutto con il sostegno della massima rappresentanza democratica qual è un Consiglio Comunale come il vostro, si affermeranno nella coscienza civile del nostro Paese quei principi di solidarietà, accoglienza e integrazione per i quali da sempre mi batto strenuamente”.
Si allega testo integrale della lettera di risposta.
(Cernobbio, 29 ottobre 2013)