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Il Comune di Cernobbio sta studiando il baratto amministrativo dal 2016: lavori utili da par te di alcune categorie di cittadini in sostituzione delle tasse
Scambiare la propria manodopera con le tasse da pagare. In altre parole barattare l’importo delle imposte che si deve versare mettendosi a disposizione del Comune effettuando lavori socialmente utili. Una misura introdotta a novembre dallo Sblocca Italia, attualmente allo studio da parte di vari paesi italiani. Ed anche a Cernobbio si sta pensando a come dar vita al cosiddetto “baratto amministrativo”.
«Pulizia, abbellimento delle aree verdi, di piazze e strade ma anche manutenzione. Rendere più accoglienti e pulite le proprie città diventerebbe più facile, garantendo soprattutto a chi ha difficoltà nel far quadrare i conti e di regolare la propria posizione ovviando ad esborsi monetari – sottolinea il sindaco di Cernobbio, Paolo Furgoni -. Si tratta di una soluzione già attuata, con diverse differenze, ad esempio in alcuni Comuni dell’Abruzzo o della Sardegna».
«Si tratta di un sistema che verrebbe incontro alle necessità di chi, magari essendo disoccupato, non riesce a far fronte ad alcune imposte – fa eco la vicesindaco, Monica Ferrario -. Gli importi sarebbero trasformati in ore da dedicare alle attività in favore della comunità. In ogni caso l’applicazione pratica di quanto stabilisce la legge (rif. art. 24 della Legge n° 164 del 2014) non è certo semplice. Occorre innanzitutto individuare non solo i contribuenti che possono rientrare in questa categoria, penso soprattutto ai cittadini in stato di forte disagio o con ISEE minimo, ma anche i tributi oggetto del “baratto” ed avere la giusta considerazione di quali siano i costi che il Comune può sostituire con prestazioni d’opera salvaguardando gli equilibri di bilancio. Come detto la strada è praticabile ma tortuosa quindi reputo che la prima concreta applicazione del “baratto amministrativo” avverrà nel 2016. Da parte nostra, come Amministrazione, stiamo lavorando per questo».
(Cernobbio, 22 luglio 2015)