Apprendiamo con sconcerto le dichiarazioni dell’Assessore all’urbanistica di Olgiate Comasco, nonché Presidente della Provincia di Como, Maria Rita Livio riguardo alla minaccia di denuncia per chi si oppone al riempimento dell’ex cava di Baragiola.
Non si tratta infatti di allarmismo, come asserito dall’Assessore, bensì di legittime preoccupazioni per lo stato dell’ambiente e la salute dei cittadini, non solo di Olgiate Comasco ma di tutti i territori limitrofi.
L’attività di riempimento della cava è ferma dal 2009 in seguito ad ordinanza comunale e provinciale, per lavori eseguiti in difformità rispetto all’autorizzazione provinciale:
Cos’è cambiato da allora?
Che fine ha fatto il progetto per trasformare l’ex cava di Baragiola nel parco delle sorgenti del Lura, contenuto nel programma del 2011 di Svolta Civica?
Poiché non è escluso che il materiale conferito arrivi dalla Svizzera, i cittadini sono stati informati dei contenuti del cosiddetto “Accordo della Mezzana” siglato tra Regione Lombardia e Canton Ticino?
Quali materiali verranno introdotti nella cava?
Chi effettuerà i controlli e con quali costi?
E dove verranno pubblicati i risultati di questi controlli, a disposizione della cittadinanza?
C’è un rischio di contaminazione delle falde acquifere?
Come si può essere certi che i cittadini di Olgiate Comasco vogliano riempire la cava con questi rifiuti?
Non si dovrebbe tener conto anche dell’opinione degli abitanti dei paesi vicini, visto che l’ambiente è di tutti?
Come verrà gestito il flusso di camion che trasporteranno il materiale?
La Presidente della Provincia farebbe bene a rispondere a queste e ad altre legittime domande sull’argomento, per rispetto a tutti i cittadini che hanno a cuore il territorio in cui vivono.
P.R.C. – S.E. Circolo territoriale «Olgiatese»