Negli scorsi giorni anche Cantù è stata teatro di un blitz del gruppo di estrema destra Forza Nuova. Alcuni negozi gestiti da stranieri hanno visto le proprie vetrine ricoperte da manifesti e nastri che ne simulavano la chiusura forzata.
E’ inaccettabile la natura razzista del raid, a malapena celata dietro a motivazioni pretestuose.
Le regole invocate da Forza Nuova – rigorosi controlli delle condizioni igienico-sanitarie e delle fonti economiche – valgono per tutte le attività commerciali e non devono dipendere dalla nazionalità del titolare. Per dirla con le parole della nostra Costituzione, le regole devono valere «senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali».
Così come inaccettabile è il tentativo di speculare sui drammi sociali causati dalla crisi economica – disoccupazione, suicidi di commercianti e piccoli imprenditori – e di scaricare sui soggetti più deboli responsabilità della crisi che stanno altrove.
Il problema sono i negozi che chiudono, non quelli che aprono.
Già a Como nell’ultimo anno sono stati numerosi gli episodi in cui i neofascisti hanno preso di mira le sedi di associazioni come l’Anpi, la Cgil, l’Arci, l’Istituto di Storia Contemporanea “Perretta”, Italia-Cuba, oltre al monumento alla Resistenza Europea. Siamo dunque preoccupati che anche a Cantù possano prendere piede le azioni vandaliche di gruppi estremisti.
Invitiamo le istituzioni a vigilare e ad intervenire per far rispettare la legalità a tutela di tutti coloro che vivono e lavorano operosamente nel nostro territorio.
ANPI Mariano C.- Cantù
CGIL Como
Cantù Rugiada
Forum Immigrazioni Partito Democratico Como
Lavori in Corso Cantù
Partito della Rifondazione Comunista Federazione Provinciale di Como
Partito della Rifondazione Comunista Circolo bassa Brianza A.Natta
Sinistra Ecologia e Libertà Federazione di Como