Cannabis: l’Ue frena i piani tedeschi per la legalizzazione

Ieri (12 aprile) il ministro della Salute Lauterbach (Spd) e il ministro dell'Agricoltura e dell'Alimentazione Özdemir (Verdi) hanno presentato la nuova roadmap per la legalizzazione della cannabis in Germania. [EPA-EFE/CLEMENS BILAN]

Il governo tedesco ha deciso di fare pressione su Bruxelles per cambiare le leggi Ue sulla cannabis. Dopo il primo stop della Commissione europea, Berlino presenterà un nuovo piano per la legalizzazione.

La promessa di depenalizzare la vendita e il consumo di cannabis a scopo ricreativo è stata forse una delle più importanti dell’accordo tra i tre partiti della coalizione, nata all’indomani delle ultime elezioni.

Tuttavia, dopo la presentazione dei punti-chiave del ministro della Salute Karl Lauterbach, è sembrato subito chiaro che il piano iniziale dovrà essere rivisto in base al diritto comunitario e internazionale.

Il ministro Lauterbach ha confessato che la Commissione aveva “respinto” gli elementi essenziali della proposta legislativa già a novembre. Ieri (12 aprile) il responsabile della Salute ed esponente del Partito Socialdemocratico (Spd) e il ministro dell’Agricoltura e dell’Alimentazione Cem Özdemir (Verdi) hanno presentato una serie di emendamenti.

I punti-chiave iniziali “dovevano essere ulteriormente sviluppati dopo i colloqui con la Commissione europea e tenendo conto del quadro giuridico internazionale e dell’Ue, in modo da non andare a sbattere contro il muro”, ha spiegato Özdemir durante la conferenza stampa di mercoledì (12 aprile).

I piani sono ora “nei limiti del diritto comunitario”, anche se i suoi margini sono stati “completamente esauriti”, ha sottolineato il ministro dei Verdi.

Tuttavia, gli elementi qualificanti della legislazione tedesca sono stati notevolmente ridotti rispetto a quelli presentati ad ottobre scorso.

Per esempio, il piano iniziale di legalizzare la vendita e la distribuzione di cannabis è stato abbandonato, a favore della coltivazione su piccola scala per uso personale.

Cannabis-Club

Inoltre, Lauterbach ha spiegato che i nuovi piani prevedono anche “una distribuzione controllata da parte di associazioni senza scopo di lucro per il consumo personale”.

Questi “cannabis club” dovrebbero essere autorizzati a distribuire fino a 50 grammi di cannabis al mese ai singoli individui. Per le persone di età inferiore ai 21 anni, ci sarà anche un limite mensile di 30 grammi, mentre ai minori continuerà a essere vietato il consumo di cannabis.

Il ministro della Salute vuole presentare un disegno di legge corrispondente entro la fine di aprile. La proposta è pensata per non richiedere l’approvazione delle regioni federali o una cosiddetta notifica della Commissione europea, ha spiegato Özdemir.

L’escamotage individuato riguarda infatti l’uso privato di cannabis, regolato a livello nazionale, rispetto alla vendita e alla distribuzione, che dipendono dalla legislazione Ue (come previsto da una decisione del Consiglio del 2004).

Secondo una portavoce della Commissione, la legge Ue ha stabilito disposizioni minime per garantire che tutte le attività legate al traffico di cannabis – che comprendono la produzione, la fabbricazione, l’estrazione, la preparazione, l’offerta, la messa in vendita, la distribuzione, la vendita e la consegna – siano punibili.

Le sanzioni per queste attività sono in capo ai singoli Stati membri, così come la regolamentazione dell’uso personale di droghe.

Liberalizzazione a livello europeo?

A lungo termine, il governo intende anche spingere per un allentamento delle leggi a livello europeo, compresa la depenalizzazione delle attività commerciali.

Il governo vuole “diventare politicamente attivo a Bruxelles come Repubblica federale tedesca, insieme agli Stati che hanno una visione simile”, ha spiegato Özdemir.

Secondo il suo governo, il precedente approccio punitivo della politica tedesca e comunitaria sulla cannabis non ha raggiunto l’obiettivo prefissato.

Ad esempio, Lauterbach ha sottolineato che il numero di violazioni della legge sugli stupefacenti è elevato e in costante aumento, mentre le impurità e le miscele tossiche nelle sostanze acquistate sul mercato nero rappresentano un serio pericolo.

La legalizzazione, invece, aiuterebbe a sopprimere il mercato nero e a proteggere meglio soprattutto i bambini e i giovani.

Prove modello

Lauterbach ha anche espresso ottimismo sulla possibilità di trovare sostegno tra gli Stati membri per modificare il quadro giuridico dell’Ue in materia, ma non ha voluto specificare quali Paesi si siano finora dimostrati aperti all’idea nel corso di alcuni colloqui riservati.

La vicina Francia, ad esempio, ha recentemente mostrato scarso entusiasmo per i piani di legalizzazione della Germania.

Per far valere le proprie ragioni a Bruxelles, il governo fornirà dopo l’estate i risultati di una sperimentazione che sarà attuata a livello regionale, dove la distribuzione commerciale della cannabis sarà testata per cinque anni e monitorata scientificamente.

Secondo Özdemir e Lauterbach, i punti chiave presentati mercoledì sono sostenuti anche dal ministro della Giustizia dell’Fdp Marco Buschmann, che era in congedo e quindi non ha potuto partecipare alla presentazione.

Mentre il progetto di legalizzazione della cannabis raccoglie consensi, soprattutto tra i giovani tedeschi, non sono mancate le critiche da parte dell’opposizione.

Il partito conservatore della Cdu e, in particolare, la formazione bavarese Csu, hanno definito i piani dannosi per la salute pubblica e non compatibili con il diritto comunitario.

[A cura di Alice Taylor/Gerardo Fortuna].