Quando si parla di tumori femminili, si pensa sempre al tumore al seno e oggi, grazie alla ricerca scientifica, il 90% delle pazienti guarisce completamente. Stessa cosa non si può dire per le circa cinquemilatrecento donne che si ammalano ogni anno in Italia di tumore ovarico.  Si tratta di un tumore che anche se all'inizio risponde bene alla chemioterapia, tende a recidivare nell'oltre 85% dei casi fino a sviluppare resistenza (le terapie non funzionano più) e non ci sono farmaci approvati per salvare tantissime donne che continuano a morire nell'indifferenza generale. Nonostante di recente siano stati fatti piccoli passi avanti sono ancora poche le donne che sopravvivono a lungo termine. 

I fondi stanziati per la ricerca sono destinati per la maggior parte ai tumori più diffusi senza tenere conto della elevata mortlità del carcinoma ovarico.

Noi chiediamo di velocizzare l'iter per approvare e mettere a disposizione farmaci per la resistenza ai chemioterapici attualmente in uso, fondamentali per salvare vite di giovani donne che non sono solo numeri ma mamme, mogli, figlie, ognuna con la propria storia, i propri affetti, le proprie passioni e un ruolo nel mondo.

Chiediamo inoltre di mettere a disposizione più fondi per la ricerca su un tumore che è rimasto indietro rispetto a molti altri.