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Piscina di Muggiò, il vertice: Rapinese prende 15 giorni. Majocchi: “Noi pronti, aspettiamo una decisione per non perdere più tempo”

Piscina di Muggiò, fumata grigia dopo l’incontro di questa mattina tra Angelo Majocchi (presidente della Nessi & Majocchi, azienda capofila insieme a Myrtha Pools e Iccrea Leasing del progetto, presentato ormai anni fa, per rifare il centro natatorio di Muggiò) e l’amministrazione comunale. L’incontro al quale erano presenti il sindaco Alessandro Rapinese e l’assessore Maurizio Ciabattoni è stato “cordiale. Dal faccia a faccia è emersa la richiesta netta, da part del sindaco, di poter aver due settimane di tempo per decidere quale strada intraprendere – spiega a ComoZero Angelo Majocchi –  Se tenere in considerazione il nostro progetto, oppure se seguire un’altra strada. Ovviamente sono valutazioni già in corso da parte dell’amministrazione che immagino stia facendo le ultime verifiche. Certo è che noi siamo pronti, da tempo”. Il progetto pubblico-privato per ricostruire la vasca olimpionica chiusa da anni rappresenta uno dei temi più importati nel dibattito politico. Il sindaco Rapinese in campagna elettorale e anche prima, quando era all’opposizione, sosteneva la necessità di riaprire, dopo adeguati interventi di ristrutturazione, il vecchio impianto, mente la giunta Landriscina aveva dato il via libera appunto al progetto pubblico-privato presentato, fermo restando, ovviamente, il fatto che si sarebbe poi dovuto procedere con una gara europea.

Adesso alla guida di Palazzo Cernezzi c’è appunto Alessandro Rapinese e bisognerà capire su quale strada intenderà muoversi. “Myrtha Pools è tra le più grandi e preparate in tutto il mondo. Le vasche approntate per le ultime 4 olimpiadi, ad esempio, sono state realizzate da loro – specifica Majocchi – E anche Iccrea nel suo ambito è leader. E poi ci siamo ovviamente anche noi. Con questo voglio solo dire che siamo pronti, con tutto il bagaglio di conoscenze adeguate e soprattutto pronti a partire per dare quanto prima un impianto prestigioso a Como. La città, gli sportivi e i cittadini se lo meritano”.

Due settimane ancora, dunque e poi la decisione. Sottolinea l’imprenditore: “Non si tratta di  due o tre settimane in più, siamo infatti dinanzi a una grande progetto, ma delle necessità di capire su quale direzione deciderà di andare il Comune che ovviamente è libero di fare le proprie valutazioni. Noi vorremmo solo avere un’indicazione rapida così da non perdere più tempo, se dovessimo essere noi ad occuparcene”

Il progetto prevede tre vasche: una da 50 metri olimpionica (divisibile però in due vasche da 25 nel caso di alcune competizioni a vasca corta, che prevedono anche la piscina per il riscaldamento), una da 25 metri e una da 10. Inoltre in piano comprende il rifacimento degli spogliatoi, delle docce, passando per i locali adibiti a pronto soccorso a quelli per il personale di gara durante le competizioni e arrivando alla segreteria, alla direzione e all’area commerciale di 71 metri quadrati con bar e negozio. Sistemazione completa di infissi, impianti, della tribuna e del piano superiore dove saranno ricavati spazi per le società sportive. E manutenzione a carico dei privati per vent’anni. Il costo totale, incluse le quote per il riscatto (la modalità è quella del project financig in leasing), è pari a 8,5 milioni (da pagare in rate ventennali) e realizzabile in un anno a partire dall’ottenimento di tutte le autorizzazioni.

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3 Commenti

  1. “è emersa la richiesta netta, da parte del sindaco, di poter aver due settimane di tempo per decidere quale strada intraprendere “.
    Rapinese il temporeggiatore!
    Quando sdottoreggiava (e offendeva) dall’opposizione era un fulmine di guerra, con la soluzione immediata e giusta da sbandierare, ora…..
    Come cambia la visione del mondo guardato dagli scranni della giunta invece che dalle sedie del consiglio!

  2. Peccato che quel progetto sia stato depositato in comune prima dell’impresa e non sia stato sviluppato da loro. Grazie per i complimenti, avendolo sviluppato un team progettuale sin dal 2014-2015 ed essendo stato estromesso da NeM. Ah, costava la metà…

    1. Parli con cognizione di causa?
      Hai visto il progetto? Conosci l’iter burocratico di un parternariato pubblico privato e delle opere pubbliche in generale?
      Se è così ben vengano delucidazioni da parte tua, diversamente dire anche basta commenti fatti solo per aprire la bocca.

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