Economia

Gas, megascoperta di Eni e Total: un giacimento da 70 miliardi di metri cubi al largo di Cipro

Gas, megascoperta di Eni e Total: un giacimento da 70 miliardi di metri cubi al largo di Cipro
Le due società hanno annunciato di aver individuato riserve, ora serviranno uno o due anni per arrivare all'estrazione vera e propria. Il pozzo in questione è stato denominato Cronos e si trova a 2.287 metri di profondità, a 160 chilometri dalle coste dell'isola
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MILANO - Era solo questione di tempo, visto che si tratta di uno dei giacimenti più grandi del mondo. Il gruppo Eni, in questo caso alleato con i francesi di TotalEnergies, ha annunciato di aver individuato al largo di Cipro riserve di gas per oltre 70 miliardi di metri cubi all'interno della loro concessione. Il pozzo in questione è stato denominato Cronos e si trova a 2.287 metri di profondità, a 160 chilometri dalle coste dell'isola. Non ci si faccia ingannare dal fatto che 70 miliardi di metri cubi rappresentano il fabbisogno di un anno per l'Italia: Eni è ottimista che sia solo una parte di quello che si potrebbe ancora trovare.

In prospettiva, si tratta di una notizia rilevante per la politica di autonomia energetica dell'Italia. Anche se ci vorrà ancora tra uno e due anni prima che la scoperta si traduca in attività industriale: dopo l'apertura del primo pozzo ora l'area in cui dovrebbero trovarsi le riserve di gas andrà perimetrata: in buona sostanza, si scaveranno altri pozzi perché - in realtà - l'estensione del giacimento potrebbe essere ancora più grande. I tempi di estrazione del gas dipendono anche da questo: da quanto durerà la fase di perimetrazione. Ma anche se Eni e Total decideranno di usare la leva finanziaria: per esempio, potrebbero cedere una quota di minoranza a un terzo operatore e in questo modo ricevere fondi da utilizzare per accellerare i tempi di estrazione. 

Questioni tecniche a parte, non c'è dubbio che la scoperta aumenta le possibilità dell'Europa di affrancarsi dalle forniture russe e amplia la possibilità di diversificazione. Inoltre, conferma quanto sia diventato strategico il quadrante del Mediterraneo orientale. Tra Cipro, Israele e Turchia è stato individuato "Leviathan", una vasta estensione sul fondo marino ricco di gas naturale che è diventato terreno di caccia per tutti i grandi gruppi petroliferi. Fa il paio con il giant scoperto da Eni, appena più a sud, al largo delle coste egiziane e denominato Zohr.

L'importanza di Leviathan è anche geopolitica, vista la sua collocazione. La Turchia da tempo sta rivendicando un'area di sfruttamento commerciale più grande, per esempio. Ma, allo stesso tempo, potrebbe consentire nuove alleanze: Israele sarebbe interessata alla realizzazione di un gasdotto che partendo dalle sue cose, approdi a Cipro per poi raggiungere in Grecia il territorio della Ue. Il progetto sulla carta esiste e si chiama EastMed, un gasdotto da circa 2000 chilometri che potrebbe portere fino a 10 miliardi di metri cubi l'anno di gas del Mediterraneo orientale fino in Puglia ricongiungendosi al Tap, passando da Creta e dalla Grecia continentale.

Per il momento, la notizia ha fatto senz'altro bene al titolo di Eni in Borsa: in una giornata difficile per tutti i listini, con Milano che galleggia intorno al -2%, l'azione del gruppo guidato da Descalzi (segui in diretta) ha invertito la rotta ed è tra le poche blue chip di Piazza Affari a muoversi con davanti il segno "più".