Aggiornamento sulla petizione

L'HOSPICE CHE NON C'E' PIU'

pierdomenico maurizi
Capolona, Italia
30 gen 2022

Buongiorno a tutti, l’ultimo aggiornamento ha suscitato qualche reazione e sarò un po’ più lungo del solito, perdonatemi.

Sia la ASL che alcuni politici hanno fornito risposte - a mio sentire - sia stupite che infastidite dal fatto che  un semplice cittadino abbia osato intervenire per chiedere chiarezza e certezze.

Per prima ha risposto la ASL con un comunicato, un po’ scomposto e affaticato direi, che, tra l’altro, dice:

“…l’area per la nuova palazzina per l’hospice …è stata individuata nella zona del Pionta…. Il progetto preliminare… è già stato predisposto… la richiesta di finanziamento per 4 milioni di euro inoltrata alla Regione Toscana. Ad oggi la Asl è in attesa dell’atto formale di assegnazione delle risorse. La circostanza segnalata circa il mancato inserimento del progetto Hospice nel piano triennale delle opere è da attribuire proprio alla circostanza che l’autorizzazione del finanziamento da parte della Regione Toscana è in corso e non completato.”

A.    Quindi si ammette che a distanza di 21 mesi dallo sfratto dell’Hospice siamo ancora alla fase preliminare di un progetto che, tra l’atro, viene indicato come  “predisposto” e che quindi non è stato ancora  approntato neanche come  studio di fattibilità.

B.    Il Piano Triennale delle opere:

1. l’hospice non era stato inserito neanche nella revisione annuale (gennaio 2021) del precedente Piano Triennale;

2. Alti dirigenti di Aziende Sanitarie toscane ed alti funzionari della Regione Toscana mi hanno insegnato l’esatto contrario di quanto dichiarato dalla ASL e cioè che è proprio attraverso tale Piano che si chiedono i finanziamenti. Il Piano deve nascere da un’analisi dei bisogni e da studi di fattibilità, dopo di che vi si elencano quali sono le opere da realizzare, indicandone costi e tempi; il tutto viene poi inviato alla Regione, la quale finanzia (in tutto o in parte) o non finanzia le opere proposte. Per i progetti inseriti nel Piano, la Regione può chiedere finanziamenti al Ministero della Salute (famoso Ex- art. 20). Quindi, se la Regione nel Piano non ha trovato l’hospice, è ovvio che non ne abbia   preso in considerazione il finanziamento.

Comunque, dal comunicato sembra di capire (sembra!) che il ritardo sia da imputare alla lentezza della Regione (la quale certamente non ha trovato l’hospice nel Piano Triennale) nel chiedere di poter accedere ai benefici dell’Ex-art. 20; ma forse la Regione ha ricevuto ugualmente la richiesta di finanziamento ? se sì, non vedrei niente di scandaloso se  l’atto relativo venisse reso pubblico, anzi, mi sembrerebbe doveroso, visto che è – appunto - un atto pubblico.

C.     “Quindi le conclusioni contenute nel comunicato (di Maurizi) sono errate, faziose e superficiali”.

1.    Errate – se sono errate, sarò felice di ammetterlo davanti a fatti concreti e trasparenti, anzi li attendo con un certo interesse da 21 mesi;

2.    Faziose -  Riporto dalla Treccani: fazióso agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. factiosus, der. di factio -onis «fazione»]. – Seguace di una fazione politica, o, più spesso, amante delle fazioni, della divisione di un popolo (o di qualsiasi altra compagine) in fazioni.

Lo ammetto, sono un seguace della fazione della verità e della trasparenza e cerco di dividere chi è come me da chi non pratica verità e trasparenza;

3.    Superficiali – mi sono basato sui fatti e su quanto dichiarato attraverso la stampa dalla ASL dal marzo 2020 ad oggi. Di fatti certi e concreti  ce ne sono pochi (il Piano di cui sopra, l’assenza di un vero progetto, il mancato finanziamento, almeno fino ad ora), mentre di dichiarazioni ce ne sono state davvero tante, ma sono state contraddittorie, non veritiere, confuse.

Dallo scorso aprile ad oggi, attraverso la Stampa, ASL e personaggi anche di una certa rilevanza politica ci hanno detto:

08/04/21 – Ceccherelli e Derobertis “1.3 milioni per l’hospice che saranno resi disponibili nel bilancio regionale.

04/08/21 – 123 milioni per L’Azienda TSE; “adeguamento sismico per l’Ospedale San Donato (17.5 milioni) e per l’Ospedale di Bibbiena (8.5 milioni) dal PNRR”.

28/09/21 – “l’Azienda ha ottenuto recentemente ulteriori fondi per l’Ospedale San Donato e presto illustreremo il piano da 50 milioni per le strutture, l’ammodernamento tecnologico e la sicurezza”.

14/10/21 – “77 milioni per il San Donato da Stato, Regione e ASL TSE”.

04/11/21 – per l l’hospice “4 milioni sono già stati chiesti alla Regione Toscana”. L’ipotesi più probabile è che la Regione Toscana “ricorra all’utilizzazione dell’articolo 20/88”

25/06/21: “l’Asl è pronta a realizzare il nuovo hospice nell’area del Pionta utilizzando non solo finanziamenti regionali ma anche risorse proprie.” 

Novembre 2021- presto illustreremo il piano da 50 milioni per le strutture, l’ammodernamento tecnologico e la sicurezza”….” progetti da avviare con urgenza come Hospice “.  A Novembre quindi l’hospice è diventato un urgenza, ma il crono programma che doveva essere presentato dalla  ASL in Consiglio Comunale nel giugno scorso ancora non c’è…

Gennaio 2022- Ceccarelli e De Robertis “I fondi per la realizzazione del nuovo Hospice di Arezzo verranno previsti dal Ministero tramite l’ex art. 20”

Balletto di cifre e giostra di finanziatori: risorse proprie della ASL, Regione, PNRR,  Ministero (ex- Art. 20).  Si, basandosi su quanto dichiarato da ASL e Politici, è possibile essere superficiali e incompleti ed è possibile anche sbagliare.

Ho citato tutte dichiarazioni diffuse a mezzo Stampa e, se non sono veritiere, la ASL ne dovrebbe chiedere conto alla Stampa e non ai Cittadini che leggono.

Fin qui la risposta della ASL

Poi mi è sembrato – ripeto sembrato -  che i Consiglieri Regionali PD Ceccarelli e De Robertis si riferissero all’ultimo aggiornamento della Petizione quando hanno dichiarato  “…quando non si ha completezza delle informazioni sarebbe bene evitare di spaventare i cittadini».

Riguardo alla completezza delle informazioni, può darsi che abbiano ragione, ma mi sono basato sulle informazioni fornite ai Cittadini  dai due Consiglieri e dalla ASL.

Però è vero che alcuni Cittadini sono spaventati, altri sono irritati (un aggettivo più ruspante sarebbe forse più adeguato), altri sono scoraggiati, altri si definiscono nauseati:

-       Dal fatto che hanno tolto loro  un Servizio –sostituito a caro prezzo da un suo simulacro – e non sanno se e quando  potranno riavere un vero hospice;

-       Dalla evidente debolezza della politica nei confronti del continuo e progressivo impoverimento della Sanità aretina;

-       Dalla mancanza di trasparenza e di informazioni da parte della ASL 

-       Dalla lentezza con cui la ASL affronta le criticità. Non solo l’hospice. Pensate che nel maggio 2020 andò perso uno dei 2 angiografi a causa di un incendio doloso. Solo il 4 maggio 2021 abbiamo avuto la notizia – sempre tramite Stampa -  che era stato deliberato l’acquisto di un nuovo agiografo, ma ancora tale strumento non c’è. Per chi non lo sa, l’angiografo serve anche a “riparare” le coronarie di chi è colpito da infarto cardiaco. Ne occorrono due, perché se l’unico a disposizione è inagibile, occorre sperare di avere la fortuna di portare il paziente ancora vivo nel centro più vicino (Siena, Firenze, Perugia).

I Cittadini sanno che l’hospice “aiuta” a morire, ma sanno anche che l’angiografo aiuta a sopravvivere…

-       Dei milioni di euro che avremmo potuto risparmiare

Poi mi è sembrato – sembrato, sia chiaro -  che anche la Vicesindaco Tanti (centrodestra), si fosse riferita a chi ha scritto l’ultimo aggiornamento della Petizione quando di recente ha dichiarato:

“La città, tutta, ha detto la sua, e alla fine la soluzione si è trovata”.

La città tutta ? Di quale città parla ?  dell’Arezzo rinchiusa nelle stanze del Comune o dell’Arezzo reale ?

Dal nostro osservatorio costituito dalla Petizione e quindi da più di 12.000 firme e più di 38.000 visualizzazioni, dai messaggi e dalle telefonate che ricevo, dalla gente che mi ferma per strada, la Città ha detto la sua è vero, ma ha detto e dice ciò che sommariamente ho decritto poco sopra: paura, indignazione, sfiducia, per i motivi di cui appunto sopra.

E di quale “soluzione trovata” parla ? Fino ad Aggi abbiamo “trovato” esclusivamente parole…

Sempre la Vicesindaco “…oggi mettere in discussione i risultati raggiunti non serve a nessuno”.

Quali risultati ? Onestamente, dopo 21 mesi non ne vediamo neanche uno…di risultati concreti voglio dire.

E ancora “Ora però tutto serve tranne che buttare benzina sul fuoco".

Non mi piacciono i toni di guerra e non mi piacciono i toni “andrà tutto bene, perché siamo i più bravi” e di questa bravura dovete fidarvi ciecamente.

Non molto tempo fa il Sindaco Ghinelli tuonava:

-       Arezzo, 6 maggio 2021 - “È giunto il momento di chiudere la ‘partita’ Hospice con parole chiare non tanto sul se ma sul quando e sul dove”.

-       Arezzo, 3 luglio 2021-Presidente Giani, la direzione sanitaria ci ha comunicato che per riavere l’hospice occorreranno 32 mesi, che aggiunti ai 15 che abbiamo già atteso fanno quasi 50. Le sembra un tempo adeguato? Le sembra possibile che vada applicata una procedura ordinaria per qualcosa di straordinario ?

Da queste dichiarazioni nulla è cambiato, intendendo fatti concreti e non parole.

E comunque, nessuno ha criticato il Sindaco che ha detto esattamente quello che andiamo dicendo da mesi, ma è di sicuro più facile bacchettare un semplice cittadino…

La Vicesindaco ci dice, tra l’antro, il 24 novembre 202, “…C'è poi il capitolo Pionta: con una nuova centrale operativa territoriale e il ritorno dell'Hospice (in zona San Donato/Pionta).”  E il 25 gennaio 2021 afferma a La Nazione “Tra il 2023 ed il 2026 prenderà definitivamente vita la Cittadella della Salute in zona Pionta con molte strutture sanitarie, si va dai fondi PNRR, ai fondi derivanti dall'ex articolo 20 a molte risorse direttamente di spettanza municipale.”

Nel giugno 2021, il Direttore Amministrativo della ASL aveva dichiarato in Consiglio Comunale che, a finanziamento completato  - cioè con i soldi “già in tasca” - per avere l’hospice sarebbe poi occorso un tempo minimo di 32 mesi. Infatti la Vicesindaco ci dice che le nuove strutture (compreso l’hospice)  nell’area Pionta, saranno completate tra il 2023 e il 2026. Mi sembra una valutazione un po’ ottimistica.

Ammesso che il finanziamento per l’hospice arrivi entro il 2022, abbiamo visto che poi occorrono 32 mesi e quindi, se tutto fila liscio liscio e molto rapido (ne dubito),  lo riavremo nella seconda metà del 2025 o nel 2026, cioè fra 3-4 anni, che significa dopo 5-6 anni dallo sfratto.

Ora, poiché per l’affitto delle stanze tipo-hospice presso l’Istituto di Agazzi spendiamo 600.000 euro/anno ed abbiamo iniziato a pagare nel 2021, per il 2025 e 2026 parliamo rispettivamente  di 2.400.000- 3.000.000 di euro, ai quali andranno aggiungi i 4.000.000 necessari per il nuovo hospice. Domanda: non conveniva a tutti (ASL, Regione e, soprattutto, Cittadini) progettare e chiedere i finanziamenti fin dall’aprile 2020 ?

Nel frattempo, l’Hospice poteva andare al IV piano dell’Ospedale San Donato, negli spazi lasciati liberi dall’Oncologia. Poi, a pandemia finita,

l’hospice poteva ritornare nella palazzina dalla quale è stato sfrattato (la cui ristrutturazione ci è costata quasi 500.000 di euro) e l’Oncologia poteva tornare nella sua sede intra-ospedaliera (la cui ristrutturazione ci è costata quasi 1.000.000 di euro).

Vediamo quanti anni un cittadino dovrebbe lavorare, mettendo da parte 1000 euro al mese per arrivare alle cifre di cui abbiamo parlato

Affitto  Agazzi 2021 (600.000 euro)  = 50 anni

Affitto Agazzi 2021-2026 (3.000.000 euro) = 250 anni

Ristrutturazioni Oncologia+Hospice (1.500.000 euro) = 125 anni

Queste cifre colpiscono i Cittadini e la Città reale e tuttavia  sembra che non interessino né alla ASL, ne’ alla Regione. Eppure, se, come abbiamo letto, si farà ricorso all’Ex-Art. 20, probabilmente sarà perché la Regione non vuole o non può finanziare l’hospice con risorse proprie. Ed allora perché accetta queste spese e non pratica soluzioni già – di fatto – esistenti ed a costo quasi zero ?  Non c’è un’associazione per la Difesa dei Cittadini o dei Consumatori  o una Corte dei Conti che voglia/possa intervenire ?

E veniamo all’Ex Art. 20. Era l’art. 20 della Legge 67/1988 e da la possibilità di accedere a finanziamenti erogati dal Ministero della Salute, di concerto con il Ministero delle Finanze, per opere da porre in essere in favore di  strutture sanitarie, nuove o preesistenti, in circostanze ben definite dalla legge di cui si parla.  Ma che arrivi il finanziamento non è automatico ! E’ possibile che dal Ministero il finanziamento per l’Hospice non arrivi e, del resto,  l’allora  Ministro della Salute  Rosy Bindi lo aveva già finanziato nel biennio 1998-2000. Che accadrà in questo ultimo sventurato caso ? E' verosimile che la ASL incolperà la Regione (in pratica la sta già incolpando di non aver ancora chiesto niente al Ministero) e la Regione incolperà il Ministero, mandando così in scena il più italiota dei giochetti: lo scaricabarile ?

Sapevo che prima o poi qualche politico e la ASL mi avrebbero percepito come uno che fa invasione di campo e vuole “zappare il loro orto”.  Me ne farò una ragione !  Fa sorridere l’irritazione che ho percepito in certe dichiarazioni in reazione a chi ha osato porre dei legittimi dubbi su quanto è stato dichiarato dichiarato dal marzo 2020 ad oggi.

Milito nel partito della verità e della trasparenza ed insieme ad altri Cittadini di questo partito stiamo per fondare un Comitato per l’Hospice, che vigilerà (non solo sull’Hospice) e non farà sconti a nessuno. Chi vuol aderire, anche solo da remoto, può scrivere a: comitatohospice@libero.it

Un doveroso ringraziamento ai Politici che non si sono sentiti defraudati del ruolo da un semplice cittadino ed anzi hanno rilanciato chiedendo rapidità e trasparenza:   Silvia Russo Segretario della CISL (sulla stampa del 24/01/22), il Movimento 5 Stelle (sulla stampa del 24/01/22), il Consigliere Regionale Marco Casucci della Lega (Teletruria 26/01/22), i Consigliere Comunale Marco Donati di Scelgo Arezzo (Teletruria 28/01/22) e a tutti Voi per il Vostro impegno e la vostra sete di verità e trasparenza.

Continuate a sostenerci, Vi prego. Grazie. Alla prossima


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