Google e YouTube contro inserzioni e remunerazione dei contenuti anti cambiamento climatico

di Enrico Forzinetti

L’azienda ha annunciato questa modifica alla sua policy: stop alle tesi antiscientifiche che negano l’innalzamento delle temperature

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Google si schiera in maniera determinata contro la disinformazione a livello ambientale. L’azienda di Mountain View ha infatti annunciato che i propri servizi, compreso YouTube, non permetteranno più l’inserimento di ads che negano il cambiamento climatico e la monetizzazione di contenuti che hanno lo stesso fine. Non ci sarà più spazio per tesi antiscientifiche che trattano questo tema come fosse una bufala, negano il riscaldamento globale o ancora rifiutano l’accostamento tra emissioni di gas serra e aumento delle temperature. La società ha spiegato che la decisione è stata presa anche perché sono gli stessi inserzionisti che non vogliono vedere le proprie pubblicità accostate a contenuti simili. Ma allo stesso tempo gli editori o i creativi non vogliono che sulle proprie pagine o sui video compaiano annunci che minimizzano, o addirittura negano, il cambiamento climatico. Verranno invece permessi gli annunci e la monetizzazione di contenuti che discutono sulle politiche climatiche o trattano di ricerche scientifiche legati a quelle tematiche.

Una distinzione complessa

A volte però la linea di confine è molto labile. Per questo motivo Google ha detto che valuterà il contesto in cui vengono fatte le affermazioni riguardanti il clima, per capire se si sta diffondendo una bufala o se al contrario si sta mettendo in discussione proprio una fake news. Un lavoro che verrà portato avanti grazie alla stretta collaborazione tra la revisione umana e quella fatta tramite l’intelligenza artificiale. Google ha anche comunicato che per mettere a punto questa nuova policy in vigore dal mese corrente ha consultato il Gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico (IPCC) delle Nazioni Unite.

La svolta green

L’impegno di Mountain View nei confronti della lotta al cambiamento climatico era stato anche evidenziato in un recente evento in cui l’azienda ha presentato una serie di funzionalità green legate ai suoi servizi: tra queste la segnalazione all’interno di Maps del percorso in auto che ha meno impatto ambientale, la visualizzazione su Google Voli di quante emissioni genera un aereo o ancora la possibilità di vedere gli hotel che hanno adottato iniziative per inquinare di meno.

Aziende sempre più attente all'ambiente

Senza dimenticare l’impegno dell’azienda a diventare carbon-free in tutte le sue attività entro il 2030. Anche Apple ha detto di voler raggiungere la neutralità carbonica entro lo stesso anno e recentemente ha annunciato l’emissione di Green Bond per finanziare con quasi 5 miliardi di dollari progetti per la produzione di energia pulita. Impegni analoghi per l’ambiente li hanno anche presi Facebook e Microsoft che si pongono traguardi di zero emissioni nette per l’inizio del prossimo decennio.

10 ottobre 2021 (modifica il 11 ottobre 2021 | 09:41)