ALLA VIGILIA DEL GAY PRIDE
Milano, aggressione omofoba a Porta Venezia: un 24enne sfregiato al volto, preso a pugni l’amico che era con lui
di Fabrizio Guglielmini
Un’aggressione omofoba alle 4 del mattino fra venerdì e sabato nella zona della movida al Lazzaretto. Un grave episodio di violenza e intolleranza alla vigilia del Gay Pride che si sarebbe svolto di lì a poche ore, è costato uno sfregio in viso a un ragazzo di 24 anni e un pugno in pieno volto all’amico che era con lui. Marco (questo il nome di fantasia della vittima) lavora al Mono di via Lecco, uno dei ritrovi che 16 anni fa ha lanciato questa zona come uno dei punti di riferimento preferiti dalla comunità Lgbt milanese.
«Il nostro dipendente — racconta Davide, titolare del locale — dopo aver terminato il suo turno fino alla chiusura delle due del mattino, ha deciso di trascorrere la fine della nottata in zona con alcuni amici». Marco s’intrattiene con il suo coetaneo e due amiche fino alla quattro a poca distanza dal Mono, nel quadrilatero by night che ha il suo epicentro al Lazzaretto. Qui un gruppo di quattro aggressori li provoca chiedendo con insistenza alle ragazze i numeri dei loro cellulari — come puro pretesto per cercare un contrasto — e insultandoli con pesantissime offese di stampo omofobo accompagnate da minacce. Invano, Marco e l’amico tentano di sottrarsi agli strattonamenti e alle provocazioni dirigendosi verso viale Tunisia ma all’angolo con largo Bellintani vengono bloccati: uno dei quattro colpisce l’amico con un pugno ferendolo al labbro ma è lo stesso Marco a riportare le conseguenze più gravi, uno sfregio al viso dall’angolo della bocca all’occhio con un coccio di bottiglia. Alle 5.30 del mattino di sabato l’arrivo al pronto soccorso del Fatebenefratelli dove sono necessari dieci punti di sutura alla ferita. Ancora sotto shock, Marco ha deciso di sporgere denuncia contro ignoti «spero per individuare i responsabili dell’aggressione omofoba e sottolineare la gravità di quello che mi è accaduto», come ha detto telefonicamente al suo titolare.
«Questa aggressione — continua Davide del Mono — dimostra l’assenza di controlli da parte delle forze dell’ordine quando è noto che l’orario più a rischio è proprio quello fra le 3 e le 5 del mattino. La maggior parte dei locali chiudono alle 2 ma esistono delle eccezioni: piccoli bar che continuano a vendere alcolici a oltranza». Da tempo la microcriminalità ha preso di mira anche via Lecco e dintorni, soprattutto con furti di portafogli e cellulari «ma adesso si è superato il limite: un episodio orribile che contribuisce al degrado della zona sia per chi ci lavora sia per i residenti: speriamo in un cambio di rotta per essere più tutelati», aggiungono dal Mono. Ora l’auspicio di Marco e del titolare «è che si faccia tutto il possibile per individuare i responsabili anche attraverso i video delle telecamere». Intanto, sulla pagina Facebook del locale si moltiplicano i messaggi di solidarietà : oltre 300 le persone che hanno voluto testimoniare la loro vicinanza a Marco e all’amico oltre a lasciare centinaia di commenti contro ogni forma di aggressione, fisica e verbale, ai danni della comunità Lgbt.
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