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Codice appalti, è polemica. Salvini: "Bene il Pd che chiede cancellazione". Ma Orlando reagisce: "Impossibile"

Andrea Orlando 
Il leader leghista commenta un'uscita del sindaco di Firenze Dario Nardella. Il vicesegretario dem: "Lavoriamo per semplificare le procedure". Braga: "Dichiarazioni stravaganti da più parti"
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Sul codice degli appalti la polemica è doppia. Perché non è solo tra Lega e Pd ma anche fra le correnti dem. Di buon mattino Matteo Salvini commenta su Twitter un'intervista di Dario Nardella al Corriere della Sera in cui l'ex-renziano primo cittadino di Firenze chiede una moratoria sul codice degli appalti:  "Anche il Pd (col sindaco di Firenze) chiede di cancellare il codice degli appalti per aprire i cantieri. Bene, avanti col modello Genova", scrive il leader leghista.

Ma il vicesegretario dem e ministro del Lavoro Andrea Orlando, della sinistra del partito, puntualizza: "Vorrei dire, evitando ogni polemica al senatore Salvini, che il Pd non chiede di cancellare il codice degli appalti, cosa peraltro impossibile essendo in larga parte il recepimento di direttive europee. Il Pd, come ha fatto in questi mesi, lavora per semplificare le procedure, per ridurre il numero delle stazioni appaltanti, per superare la burocrazia difensiva".

E osserva che "il Pd è però contro la logica del massimo ribasso e del subappalto indiscriminato, ed è per procedure di selezione delle imprese contraenti efficienti e rapide, ma di massima garanzia e trasparenza, a tutela di una effettiva libera concorrenza. Non è sacrificando i diritti dei lavoratori, riducendo la concorrenza e esponendosi al rischio di infiltrazioni che si fa ripartire il Paese".

Sul tema interviene anche la coordinatrice del programma del Pd Chiara Braga: "Leggo dichiarazioni stravaganti, provenienti da più parti, di chi invoca la "cancellazione" del Codice Appalti. Richiesta sbagliata oltre che impossibile, dal momento che il Codice del 2016 è per il 90% frutto del recepimento di direttive europee. Al contrario è invece urgente completare la sua attuazione. Come? Lavorando sulla qualificazione e centralizzazione delle stazioni appaltanti e potenziando le assunzioni di figure tecniche necessarie e competenti, digitalizzando le procedure di gara per ridurre gli oneri a carico delle imprese e accelerare i tempi, superando la logica del massimo ribasso per premiare invece qualità e sostenibilità delle offerte, regolando la disciplina del subappalto e dando attuazione al DURC di congruità per garantire tutela e sicurezza ai lavoratori e combattere il rischio di infiltrazioni criminali. Tutti aspetti su cui il Pd con la ministra De Micheli aveva avviato un lavoro importante e che sono pienamente coerenti con le indicazioni del Recovery Plan indicate dal ministro Giovannini".

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