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Il racconto della giornata di mercoledì 23 dicembre 2020 attraverso le notizie principali del giornale radio delle 19.30, dai dati dell’epidemia in Italia allo schema dei permessi e divieti nelle zone arancioni e rosse. Il piano vaccino anti-covid parte con la vaccinazione simbolica del 27 dicembre e poi si dispiegherà da gennaio. Investito dall’amministratore delegato di un’impresa brianzola un sindacalista nel presidio davanti all’azienda. Infine, i grafici del contagio nelle elaborazioni di Luca Gattuso.

I dati dell’epidemia diffusi oggi

L’Italia ha superato oggi i 70mila morti per Covid-19. Le vittime nelle ultime 24 ore sono state 553.

14.522 i nuovi casi, con un tasso di positività all’8,3% in lieve aumento rispetto a ieri. Calano nelle ultime 24 ore sia i ricoveri che le terapie intensive.
La regione con più nuovi casi resta il Veneto ( 3.357 nuovi casi), seguito da Lombardia ed Emilia Romagna.



I giorni rossi e arancioni durante le vacanze di Natale

(di Omar Caniello)

Dal 24 dicembre al 6 gennaio tutta Italia diventerà zona rossa nei giorni festivi e prefestivi e arancione in quelli feriali. In zona rossa non ci si può muovere da casa in quella arancione ci si potrà muovere solo nel proprio comune. Il governo ha però previsto delle deroghe.

Dal 24 al 6 gennaio sarà  sempre possibile, una sola volta al giorno, spostarsi per fare visita a parenti o amici, anche verso altri Comuni, ma sempre e solo all’interno della stessa Regione, tra le 5 e le 22 e nel limite massimo di due persone. La persona o le due persone che si spostano potranno comunque portare con sé i figli minori di 14 anni e le persone disabili o non autosufficienti che con loro convivono; 

Nei giorni 28, 29 e 30 dicembre e 4 gennaio dunque zona arancione sarà possibile spostarsi liberamente, fra le 5.00 e le 22.00, all’interno del proprio Comune: conseguentemente sarà possibile anche andare a fare visita ad amici e parenti entro tali orari e ambiti territoriali. In questi stessi giorni sarà possibile, per chi vive in un Comune fino a 5.000 abitanti, spostarsi liberamente, tra le 5.00 e le 22.00, entro i 30 km dal confine del proprio Comune (quindi eventualmente anche in un’altra Regione), con il divieto però di spostarsi verso i capoluoghi di Provincia:”.

Va inoltre ricordato che è sempre possibile rientrare presso la propria residenza, domicilio, o abitazione. Così come Lo spostamento per dare assistenza a persone non autosufficienti anche tra comuni/regioni in aree diverse.

Per quanto riguarda le attività commerciali nei festivi e prefestivi, zona rossa.

Bar e ristoranti saranno chiusi e potranno lavorare solo con i servizi di asporto fino alle ore 22, e di consegna a domicilio (senza limitazioni). Chiuderanno anche gli esercizi commerciali: resteranno aperti solo quelli considerati fondamentali, come i supermercati, i negozi di alimentari, le farmacie, le edicole, le tabaccherie, lavanderie e parrucchieri.

Nei giorni 28,29,30 dicembre e 4 gennaio restano  chiusi bar, ristoranti, pasticcerie e gelaterie. Riaprono però negozi e attività commerciali.

Per la fine delle festività il 7 gennaio uno dei nodi principali riguarda la scuola. Il presidente del consiglio ha confermato la riapertura di tutti gli istituti con orari differenziati e flessibili e per quanto riguarda le scuole superiori di secondo grado, ha dichiarato che la  la didattica a distanza sarà almeno al 50 %.



Piano vaccino al via simbolicamente il 27 dicembre

(di Mattia Guastafierro)

Il vaccino anti-COVID di Pfizer è in arrivo in Italia. I furgoni con le prime 9.750 dosi sono in partenza dal Belgio. Arriveranno a Roma, scortati dall’esercito, in tempo per il 27 dicembre, il giorno simbolico in cui partirà la campagna in Europa. Dalla capitale il carico sarà diviso nei centri regionali, che dispongono delle celle frigorifere per la conservazione. Sarà un anticipo, un’operazione dimostrativa per i circa 10mila operatori sanitari selezionati. All’hub centrale dell’ospedale Spallanzani di Roma sarà vaccinata la prima italiana: una infermiera del reparto di malattie infettive.
Da gennaio invece scatterà la vera e propria fase della campagna vaccinale di massa, con l’invio periodico delle dosi di Pfizer alle 300 strutture regionali. Il primo carico sarà di un milione e 800mila dosi. Il vaccino sarà riservato ad alcuni soggetti prioritari: innanzitutto al personale sanitario, agli ospiti delle Rsa e agli anziani di oltre 80 anni, per poi passare man mano alle classi di età più basse. La vaccinazione è gratuita, non è obbligatoria e richiede un richiamo con un’altra iniezione a distanza di qualche settimana.
Nel frattempo si attende l’approvazione degli altri candidati vaccini. Il primo che sarà sottoposto al giudizio dell’Ema è quello di Moderna: il 6 gennaio. Tra ritardi e complicazioni, le altre aziende, tra cui Astrazeneca e Sanofi, sono ancora indietro. In loro attesa, l’Italia avrà a disposizione, secondo il commissario Arcuri, 38 milioni di dosi nei primi tre trimestri del 2021. L’obiettivo è vaccinare 42 milioni di italiani entro l’autunno.



Sindacalista investito a un presidio di lavoratori in Brianza

Il segretario generale della Fim-Cisl della Lombardia Andrea Donegà è stato investito dall’auto dell’amministratore delegato della Vosso Fluid di Osnago, comune della Brianza lecchese mentre partecipava a un presidio con i lavoratori davanti all’azienda.

Il sindacalista è stato portato in ospedale in ambulanza e poi dimesso.
Ha raccontato che, al presidio dei lavoratori in corso davanti all’azienda, si è prima recato un consulente dell’azienda “velocissimo in auto, rischiando di investire due lavoratrici”.

“Poi è arrivato amministratore delegato – ha spiegato – che ha iniziato a urlare che dovevamo vergognarci, inveendo con insulti pesantissimi contro i lavoratori e i sindacalisti”. Secondo il racconto di Donegà, il manager “ha accelerato investendomi e facendomi cadere”.

Il presidio, spiega la Fim-Cisl, proseguirà anche a Natale, con la solidarietà degli abitanti di Osnago che hanno annunciato di voler preparare il pranzo del 25 dicembre per i lavoratori in protesta.

“Quanto è accaduto questa mattina alla Voss Fluid di Osnago in provincia di Lecco è un fatto di una gravità inaudita” che riporta “indietro di secoli l’orologio delle relazioni industriali”. Lo dichiarano in una nota congiunta la segretaria generale della Cisl , Annamaria Furlan, ed il segretario generale della Fim Cisl, Roberto Benaglia.



L’andamento dell’epidemia di COVID-19 in Italia
a cura di Luca Gattuso
 

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