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Il racconto della giornata di martedì 22 dicembre 2020 attraverso le notizie principali del giornale radio delle 19.30, dai dati dell’epidemia in Italia all’addio alla task force per il Recovery Plan deciso oggi dopo due ore di colloqui a Palazzo Chigi ai dati parziali sui contagi sul lavoro diffusi oggi dall’Inail a dieci mesi dall’inizio della pandemia. L’Agenzia italiana del farmaco ha approvato il vaccino Pfizer-Biontech per la somministrazione nel nostro Paese. Il calendario del “decreto Natale” e l’Unione Europea che assicura l’intenzione di non chiudere le porte al Regno Unito dopo la Brexit. Infine, i grafici del contagio nelle elaborazioni di Luca Gattuso.

I dati dell’epidemia diffusi oggi

Secondo i dati diffusi dal Ministero della Salute i nuovi casi di coronavirus in Italia sono 13.318 su 166.205 tamponi. Il rapporto test/positivi si abbassa rispetto a ieri, ma risale il numero dei morti: 628 quelli registrati nelle ultime 24 ore. Negli ospedali continuano a calare i posti occupati: 197 in meno nei reparti, 44 in meno nelle terapie intensive, dove però il dato dei nuovi ingressi è in lieve rialzo: sono stati 201 nelle ultime 24 ore. Proprio le terapie intensive restano oltre la soglia critica del 30% di saturazione. “A gennaio, febbraio e marzo avremo ancora tre mesi con regole rigide” ha detto oggi il ministro per i rapporti con le regioni Francesco Boccia.
I dati di oggi confermano la tendenza in atto nelle ultime settimane, con la prosecuzione del calo di ricoveri e terapie intensive ma con una sorta di stabilizzazione nel numero di nuovi casi individuati in rapporto ai tamponi fatti. Una tendenza che la cosiddetta variante inglese, la mutazione del virus individuata in Gran Bretagna ma di fatto già individuata in molti paesi, non dovrebbe modificare troppo, almeno allo stato attuale delle conoscenze.
Oggi a proposito della variante inglese e delle misure di contenimento decise nei giorni scorsi, la Farnesina ha fatto sapere che potranno tornare dalla Gran Bretagna i residenti in Italia e coloro che sono in condizioni di criticità e urgenza. Chi rientra sarà sottoposto al tampone prima e dopo il volo e dovrà osservare una quarantena di 14 giorni all’arrivo. Analoghi provvedimenti sono stati decisi anche dalla Francia per i propri concittadini. Una riunione dei ministri della salute del G7 si è conclusa nel pomeriggio con l’auspicio del “massimo coordinamento tra i paesi” sul tema. Incolonnati nel porto inglese di Dover rimangono invece migliaia di Tir in attesa di essere autorizzati a passare la Manica.

Verifica di governo. Salta la task force del Recovery Plan

(di Anna Bredice)

La Governance, la task force del Recovery Plan non c’è più. Dopo due ore di colloquio, il più lungo tra tutti, a Palazzo Chigi, la combattiva Teresa Bellanova sbandiera questo risultato come il successo di Italia viva, dopo giorni di tensione. La struttura di controllo e di monitoraggio pensata da Conte e considerata troppo centralizzata, non solo dai renziani, su Palazzo Chigi, è sparita dalla discussione e insieme ad un nuovo metodo per scrivere il piano Next generation, cioè più collegiale con il coinvolgimento di ministri e parti sociali, tutto questo segna per ora una tregua o perlomeno l’eliminazione di un alibi per i renziani per aprire una crisi.
In sostanza Conte ha ceduto sul Recovery Plan, accettando un nuovo metodo per costruirlo, cosa che anche il PD chiedeva, e ora però tocca a Renzi dimostrare se questo era il vero motivo di scontro, oppure un pretesto perché vuole altro, spostare Conte da Palazzo Chigi. La risposta dei renziani per ora sembra quella di chi tenta di mantenere alta la posta in gioco, proponendo ogni volta nuovi temi, nuove richieste, hanno giudicato positivo l’incontro, ma nello stesso tempo hanno presentato una serie di proposte e aspettano una risposta da Conte, altri giorni, altri titoli sui giornali. Ma alla conclusione di questo secondo giro di riunioni l’impressione è che Italia viva sia rimasta da sola, con il timore tra i parlamentari di un voto anticipato e di non tornare più in Parlamento, mentre il Partito democratico sembra accettare di riscrivere il Recovery Plan insieme a Conte e non vuole andare oltre, almeno per ora si ferma qui, se si apre l’eventualità di un rimpasto si vedrà più avanti, ma non c’è un affondo, nemmeno sul Mes.

L’AIFA dà il via libera al vaccino di Pfizer-Biontech in Italia

Anche l’AIFA; l’agenzia italiana del farmaco, ha approvato il vaccino Pfizer-Biontech, il primo che sarà somministrato in Italia. È stato approvato senza altre controindicazioni per tutti i cittadini con più di 16 anni. “il virus è facilmente rimodulabile in caso di mutazioni del virus” ha spiegato il neopresidente dell’Aifa, il virologo Giorgio Palù, che ha confermato il programma di farmacosorveglianza col monitoraggio dei vaccinati fino a 9 mesi, come richiesto dall’autorizzazione d’urgenza concessa dall’agenzia europea. La logistica sarà gestita dall’esercito: le dosi arriveranno il 24 dicembre e saranno stoccate all’Hub centrale dello Spallanzani e poi distribuite a 21 siti nazionali. Proprio allo Spallanzani il 27 saranno iniettate le prime dosi, nella giornata simbolica di avvio della campagna vaccinale in tutta Europa.

Oltre 100mila contagi sul lavoro: lo certificano i dati parziali l’Inail

(di Massimo Alberti)

Hanno superato i 100.000 i contagi sul lavoro certificati dall’Inail. Il 70% riguardano donne. Gli infortuni riconosciuti durante la seconda ondata hanno superato quelli della prima. Segno che il tema della sicurezza nei luoghi di lavoro è stato trascurato.
Il rapporto tra contagi e lavoro è un grande rimosso dal discorso pubblico.
A dare una panoramica, seppur parziale e fortemente sottostimata restano i dati Inail, che però non coprono tutti gli ambiti lavorativi, e spesso – denunciano i sindacati – l’infortunio da COVID non viene riconosciuto. Non a caso 7 su 10 arrivano dal settore socio-sanitario, seguiti dagli uffici pubblici. [CONTINUA A LEGGERE]

Il calendario del “decreto Natale”

🔴 ZONA ROSSA 🔴

24, 25, 26, 27 e 31 dicembre 2020
1, 2, 3, 5 e 6 gennaio 2021

– Consentiti gli spostamenti per motivi di lavoro, salute e necessità
– Consentita dalle ore 5 alle ore 22 la visita ad amici o parenti (max 2 persone. I figli minori di 14 anni, le persone con disabilità e conviventi non autosufficienti sono esclusi dal conteggio)
– Consentita l’attività motoria nei pressi della propria abitazione
– Consentita l’attività sportiva all’aperto, ma solo in forma individuale
– Chiusi negozi, centri estetici, bar e ristoranti (consentiti asporto fino alle ore 22 e consegna a domicilio senza restrizioni)
– Aperti supermercati, beni alimentari e prima necessità, farmacia e parafarmacie, edicole, tabaccherie, lavanderie, parrucchieri e barbieri.

🟠 ZONA ARANCIONE 🟠

28, 29 e 30 dicembre 2020
4 gennaio 2020

– Consentiti gli spostamenti all’interno del proprio comune
– Consentiti gli spostamenti dai piccoli Comuni (fino a 5mila abitanti) in un raggio di 30km senza poter andare nei Comuni capoluoghi di provincia
– Chiusi bar e ristoranti (consentiti asporto fino alle ore 22 e consegne a domicilio senza restrizioni)
– Aperti i negozi fino alle ore 21

Brexit, l’UE non chiuderà le porte al Regno Unito

“L’Unione europea non chiuderà le porte al Regno Unito e rimane pronta a negoziare anche oltre il primo gennaio”: lo ha detto il capo negoziatore europeo per la Brexit Michel Barnier, che oggi ha incontrato i rappresentanti dei 27 paesi membri dell’Unione per aggiornarli sul negoziato in corso. “Siamo davvero al momento decisivo, sono stati compiuti molti progressi”, ha detto ancora Barnier; resta da sciogliere il nodo sulla pesca, ma Bruxelles è intenzionata a continuare a trattare. “Tra dieci giorni il Regno Unito lascerà il mercato unico, e io continuerò a lavorare in piena trasparenza” ha concluso Barnier.



L’andamento dell’epidemia di COVID-19 in Italia
a cura di Luca Gattuso
 

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