India. Fine dei "benefici" del coronavirus? Nuova Delhi lancia l'allerta smog
La capitale indiana è di norma una delle città più inquinate al mondo e gli esperti dicono che il ritorno dello smog aggraverà i rischi della pandemia in un Paese già colpito duramente dal covid-19
Alla fine dello scorso aprile le immagini satellitari e quello dello skyline di Nuova Delhi parlavano chiaro: dopo un mese di 'lockdown" l'aria della metropoli indiana era limpida come non lo era mai stata negli ultimi venti anni. Ma le cose, con l'arrivo dell'inverno e l'allentamento delle misure anti-covid potrebbero cambiare e tornare come prima della pandemia.
Almeno è quello che temono le autorità indiane che oggi hanno lanciato una campagna antinquinamento, nel tentativo di ridurre i livelli di smog prima dell'inverno, quando il cielo della megalopoli indiana è regolarmente coperto da una foschia tossica, avvertendo che l'aria irrespirabile renderà la pandemia di coronavirus ancora più pericolosa.
Il governatore della capitale, Arvind Kejriwal, ha annunciato la campagna contro le polverisottili a cominciare dal fumo causato causato dagli incendi agricoli e l'introduzione di un'applicazione mobile che permetterà ai cittadini di inviare foto e denunce contro contro chi inquina.
"L'aria inquinata può essere assai pericolosa nella pandemia COVID-19. Entrambe danneggiano i polmoni", ha detto Kejriwal. Gli esperti sanitari dicono che gli alti livelli di inquinamento dell'aria per un periodo prolungato compromettono la resistenza alle malattie di chi vive a Nuova Delhi, una delle le città più inquinate del mondo, rendendole più suscettibili anche al coronavirus.
Già studi precedenti suggerivano che alti livelli di inquinamento atmosferico possono rendere le infezioni virali più pericolose. Nuova Delhi ha avuto 285.103 casi confermati di coronavirus e 5.510 morti. Si stima che più di un milione di indiani muoiano ogni anno a causa delle malattie legate all'inquinamento atmosferico.