Il coronavirus continua ad avanzare anche nella nostra regione e supera i 400 casi. Oggi, i nuovi casi positivi al COVID-19 rilevati dalle autorità sanitarie sono stati 87 su un totale di campioni eseguiti pari a 460: sono 386 quelli risultati negativi.

Il trend di casi nelle ultime 24 ore  sembrano essere in linea con le previsioni epidemiologiche che vedrebbero in Puglia una stima di circa 2mila contagi di cui la metà da ospedalizzare. Oggi, un uomo di 95 anni ricoverato al Moscati e affetto da patologie pregresse, è morto (è il primo decesso nel Tarantino). Il numero delle vittime nella nostra regione resta tocca così quota 19.

Il laboratorio di microbiologia e virologia dell’istituto zooprofilattico di Foggia oggi, per la prima volta, ha processato 120 campioni provenienti dalla Asl di Brindisi e dalla Asl di Taranto. Di questi, sono risultati negativi 107 e positivi 13. I casi positivi sono così suddivisi:11 nella provincia di Brindisi; 2 nella provincia di Taranto.

In base al bollettino reso noto dal Dipartimento della Salute della Regione (aggiornato alle 22) i casi positivi sono cosi suddivisi:

35 in Provincia di Bari;

14 in Provincia Bat;

11 in Provincia di Brindisi;

18 in Provincia di Foggia

7  in Provincia di Lecce;

2 in provincia di Taranto;

Con questo aggiornamento salgono a 407 i casi positivi registrati in Puglia per l'infezione da Covid-19 Coronavirus. I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l'acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.

i comunica altresì che un uomo di 95 anni, con patologie pregresse e già risultato positivo a Covid, è deceduto oggi nell’Ospedale Moscati di Taranto.

Con questo aggiornamento salgono a 407 i casi positivi registrati in Puglia per l'infezione da Covid e 19 i deceduti.

Gli esperti della Regione invitano a non fare previsioni: «Chi dice che avremo una deflessione dei casi Covid-19 dopo il 25/3 o il 6/4 o il 15/5 o ha una sfera di cristallo o possiede strumenti di calcolo che io non conosco": scrive in un tweet l’epidemiologo Pierluigi Lopalco, attualmente coordinatore della task force regionale pugliese. «Per favore - scrive in un altro tweet - non chiedete più quando sarà il picco. I modelli previsionali su Covid-19 sono come le previsioni del tempo. Funzionano a 24 ore, sono buoni a 48 ore, non sono più affidabili da 72 ore in poi». 

In Basilicata, invece, il numero dei contagiati sale a 30 e quella più colpita resta la provincia di Potenza. 

OSPEDALE DI VENOSA DIVENTA COVID - La Regione Basilicata, intanto, ha individuato l'ospedale di Venosa per il caso di ulteriori carichi presso le strutture di Potenza e Matera. Il ruolo dell’ospedale venosino nel piano di gestione dell’emergenza sanitaria in corso è quello di entrare a supporto degli ospedali di Potenza e Matera solo nel caso in cui questi presidi non fossero più in grado di ricevere altri pazienti affetti da Coronavirus. Superata l’emergenza tutto ritornerà come prima.

IL PIANO DEGLI OSPEDALI COVID IN PUGLIA - La Regione ha destinato 9 strutture sanitarie della Puglia come ospedali interamente dedicati alla cura dei pazienti affetti da COVID-19: tra questi ci sono, nel Barese, il padiglione Asclepios al Policlinico e con 140 letti e il Miulli di Acquaviva con altri 300 posti letto. Il vero problema sono i posti di terapia intensiva: per ora ne sono stati attivati 200 dedicati ma se l'emergenza dovesse superare le stime c'è il rischio di non poter garantire supporto respiratorio a tutti. Sempre nel Barese, ci saranno altri 210 posti letto grazie al contributo del gruppo GMV care 6 research che ha completamente riorganizzato due ospedali di eccellenza, Anthea di Bari e Villa Lucia di Conversano.

L'INVITO A RESTARE A CASA - Di qui l'invito delle autorità a restare a casa: purtroppo, nonostante i ripetuti inviti e nonostante le raffiche di controlli da parte delle forze dell'ordine, numerosi sono i casi di persone sorprese a passeggio, a giocare con gli amici, a bere birre: lo stesso sindaco Decaro ha espresso una dura reprimenda nei confronti dei gestori di locali o di circoli ricrteativi. Appelli che, come dimostrano i fatti, purtroppo cadono nel vuoto.

 

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