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Lombardia: estesa caccia al cinghiale per tutto l'anno

Sì a visori notturni. Il presidente del Consiglio Alessandro Fermi: è guerra totale agli ungolati

Daniele Duchi

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26 Maggio 2020 - 13:38

Lombardia: estesa caccia al cinghiale per tutto l'anno

MILANO (26 maggio 2020) - Il Consiglio regionale della Lombardia ha approvato la legge di revisione normativa ordinamentale che prevede, tra le altre cose, l’estensione della caccia al cinghiale per l’intero anno solare, stabilendo che "per l’esercizio della caccia di selezione al cinghiale è consentito anche l’uso di dispositivi per la visione notturna». Un provvedimento che, secondo il presidente del Consiglio Alessandro Fermi, dichiara «guerra totale ai cinghiali». "Servono misure drastiche per fronteggiare un’emergenza sempre maggiore che sta causando danni ingenti agli agricoltori e in alcuni casi costituisce anche una minaccia per l’incolumità e la sicurezza delle persone - ha aggiunto -. L’invasione dei cinghiali sta interessando in modo significativo e diretto i nostri territori, in particolare l’area comasca dalla Valle d’Intelvi all’Olgiatese, dove sono stati abbattuti il 40% dei cinghiali uccisi in Lombardia nell’ultimo anno" «Prevenire è sempre meglio che curare e costa molto meno: l'ammontare dei costi per i danni causati dai cinghiali è in continuo aumento e ricade sulle tasche dei Comuni e dei cittadini, senza che questi ne abbiano responsabilità alcuna», ha concluso. Tra le nuove misure approvate all’interno nel provvedimento, anche l’obbligo sia per cacciatori che per le guardie venatorie, di indossare giubbetti ad alta visibilità.

La «Lombardia approva una deregulation della caccia, favorendo il bracconaggio, mettendo a rischio i lombardi di sanzioni europee». Così Simone Verni, consigliere regionale del M5S, commenta il voto negativo alla legge di revisione approvata oggi in consiglio, in cui rientrano anche una parte relativa alla caccia. «La Lombardia è la prima regione italiana per reati di bracconaggio. È vergognoso obbligare le guardie venatorie ad indossare abiti ad alta visibilità rendendo così inefficace la loro attività di contrasto del bracconaggio», ha aggiunto chiarendo che «l'attività venatoria ha delle regole ben precise" che «si possono cambiare utilizzando solo mezzi e procedure legittime: a Roma o a Bruxelles. Le scorciatoie illegali prese dalla Lombardia sono assurde, oltre che pericolose». D’accordo anche il Pd, secondo cui le modifiche continue "aumentano la confusione e lo sconcerto perfino tra gli stessi cacciatori aumentando i rischi di contenziosi che si stanno trascinando ormai da decenni - ha detto il capogruppo Fabio Pizzul -. Strappi che allargano ulteriormente le maglie e di cui non avevamo assolutamente bisogno, ma che probabilmente accontentano quei cacciatori che non rispettano le regole».

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