Silvia Romano, oggi alle 14 il rientro in Italia

Cronaca
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L'aereo che riporta a casa la giovane volontaria è atteso a Ciampino. Ad attenderla ci sarà anche il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, che ringrazia "donne e uomini della Farnesina". Poi sarà sentita dai pm di Roma. Il rilascio è arrivato dopo una lunga trattativa con Al Shabaab. La viceministra degli Esteri Marina Sereni: "Collaborazione fondamentale con i servizi turchi"

Silvia Romano, liberata dopo 18 mesi di prigionia, è attesa nel primo pomeriggio in Italia. Il suo arrivo a Ciampino è previsto per le 14, poi sarà ascoltata dai pm di Roma (L'ARRIVO A CIAMPINO - FOTO - L'ARRIVO A CASA A MILANO). Ad attenderla all'aeroporto ci sarà anche il ministro degli Esteri Luigi Di Maio. "Sta bene e non vede l'ora di rivedere la famiglia", ha scritto Di Maio in un post su Facebook. La 25enne volontaria italiana è stata liberata a 30 chilometri da Mogadiscio, un'operazione avvenuta in una zona in condizioni estreme perché colpita negli ultimi giorni dalle alluvioni, dopo una lunga trattativa con il gruppo fondamentalista di al Shabaab e la collaborazione, come ha confermato la viceministra degli Esteri Marina Sereni, con i servizi segreti turchi. "Sono stata forte e ho resistito", sono state le prime parole di Silvia Romano dopo essere stata liberata. Dopo il rilascio la ragazza è stata trasferita in sicurezza nel compound delle forze internazionali, in attesa del volo che la riporterà in Italia dopo un'anno e mezzo (GLI ALTRI ITALIANI ANCORA IN MANO AI RAPITORI). 

La prova in video e la trattativa 

Secondo quanto riporta il Corriere della Sera, la liberazione di Silvia Romano è arrivata la notte di venerdì, 8 maggio, dopo una lunga operazione dell’intelligence italiana guidata dal generale Luciano Carta, che avrebbe collaborato con i colleghi somali ma anche con gli 007 turchi. A metà gennaio la prova in video, decisiva, che la ragazza era ancora in vita: da qui è partita la fase finale della trattativa per il rilascio, durata oltre tre mesi e mezzo, con il gruppo fondamentalista di Al Shabaab, a cui Silvia Romano era stata ceduta dal gruppo kenyota che l’aveva rapita nel novembre 2018.

Il rilascio

La sede della prigionia, almeno per un periodo, sarebbe stata una grotta, insieme ad altri ostaggi, nei pressi del villaggio di Buulo Fulaay. Poi, qualche settimana fa, le fasi finali della trattativa, dopo aver fissato il prezzo del riscatto e il coordinamento con i servizi somali e turchi per affrontare i passaggi più delicati del rilascio. La notte dell'8 maggio, quando viene liberata, Silvia Romano arriva vestita con gli abiti tradizionali delle donne somale e il capo coperto, e appare in buone condizioni di salute. 

 

La viceministra Sereni: "Determinante collaborazione con i servizi turchi"

La viceministra degli Esteri Marina Sereni ha confermato che "c'è stata una cooperazione con i servizi turchi presenti in quell'area che è stata determinante per identificare il luogo e agire al momento giusto", ha spiegato. La viceministra ha rassicurato sulle condizioni della ragazza: "Il ministro Di Maio ha parlato con lei e ne ha ricavato l'impressione che sia in buona salute, lo stesso ci dice il nostro Ambasciatore a Mogadiscio. La ragazza è stata forte in tutto questo tempo, lasciamola rientrare ora nella sua famiglia, sicuramente questo anno e mezzo l'ha provata ma ha avuto anche la forza di resistere".

Di Maio: "Grazie a donne e uomini della Farnesina"

Il ministro Di Maio nel post su Facebook ha pubblicato anche una foto di Silvia Romano con un bimbo: "Voglio ringraziare donne e uomini del Ministero degli Affari Esteri - scrive il ministro - che in questi 18 mesi hanno sempre supportato la famiglia. A volte semplicemente con una parola di conforto, perché in momenti bui come questi nessuno deve rimanere solo. Quella di ieri - contunua Di Maio - è stata una giornata intensa e importante. Quando i nostri servizi di intelligence esterna ci hanno chiamato per darci la notizia della liberazione di Silvia Romano tutti noi abbiamo provato una gioia indescrivibile".

Conte: “Merito della nostra intelligence e della costante attenzione del governo”

A tornare sulla liberazione di Silvia Romano è anche il premier Giuseppe Conte, secondo cui il merito del rilascio è “dei nostri servizi di intelligence, in particolare della nostra Agenzia esterna, del lavoro investigativo dell’autorità giudiziaria, della costante attenzione del ministro Di Maio e della Farnesina e del ministro Guerini e della Difesa. La protezione della vita dei nostri connazionali è una priorità per il Governo”, afferma il presidente del Consiglio in un’intervista al Corriere della Sera.

Il sindaco di Fano: "Silvia era in Africa per occuparsi degli ultimi"

E anche Fano, città marchigiana dove ha sede la onlus “Africa Milele”, si prepara a festeggiare la liberazione di Silvia Romano. "Diamo il tempo che tutto si riconnetta e poi anche Fano farà festa a Silvia Romano", ha detto Massimo Seri, sindaco della città marchigiana. Il primo cittadino ha ricordato che "Silvia era in Africa per occuparsi degli ultimi, con passione e grande spirito di altruismo" e si è detto "felice per la sua famiglia che potrà finalmente riabbracciarla". Da Seri è arrivato anche un affettuoso pensiero per la onlus fanese, che "per quasi due anni ha sopportato un peso: è una liberazione anche per loro".

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