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Mes, traballa il governo. M5s contro Pd: "Cappio al collo, alla cieca contro Giuseppe Conte"

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Non si placa la polemica sul Mes, l'argomento delicato che rischia di spaccare la maggioranza. Da una parte, infatti, il Pd disposto ad accettare l'aiuto Ue con le condizionalità, dall'altra il Movimento 5 Stelle, contrario alla misura che mette in ginocchio l'Italia. Proprio su questi due fronti si scagliano, alla vigilia dell'Eurogruppo di domani (giovedì 16 aprile), il capo politico pentastellato, Vito Crimi, e i capigruppo Pd, Graziano Delrio e Andrea Marcucci.

I primi convinti che i dem "così mettono in discussione il premier", i secondi dell'idea che "non si mette in discussione nulla, abbiamo solo detto che se non ci sono condizioni capestro il nostro paese deve utilizzare tutte le risorse, non capisco perchè non utilizzare il fondo se c'è bisogno". Queste le parole rilasciate dallo stesso Delrio a Repubblica. Ma all'interno dell'esecutivo c'è chi getta benzina sul fuoco. "Delrio ha ammesso candidamente di non sapere nulla sul tema ma comunque, alla cieca, si è lanciato contro la linea sul Mes del governo e del presidente Conte" ha riferito il sottosegretario M5S agli Esteri, Manlio Di Stefano. A fargli eco anche Stefano Buffagni, viceministro dello Sviluppo: "Il Mes non sono soldi regalati, ci impone dei limiti che dovrà pagare pure mio figlio fra 30 anni. Un vero cappio al collo". Insomma, uno scontro accesissimo che non risparmia neppure l'opposizione, con un Silvio Berlusconi contro tutti.

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