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Bonus 600 euro, giornata di caos sul sito Inps. "Scambi di persona" tra gli utenti, Tridico: "Abbiamo subito attacchi hacker"

Primo giorno per inoltrare le richieste. Ma l'accesso al portale in mattinata risulta impossibile, segnalate anche violazioni della privacy con profili diversi dai quelli dei reali richiedenti. A metà giornata l'Istituto chiude tutto. In serata riapre ma è ancora bloccato. Soro (Privacy): "Fatto gravissimo". Il presidente annuncia orari diversi: "Dalle 8 alle 16 per patronati e consulenti, poi per i cittadini"
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MILANO - Partenza da incubo per il bonus da 600 euro destinato ai lavoratori autonomi. Da oggi è possibile presentare le domande attraverso il sito dell'Inps, ma l'accesso al portale dell'istituto di previdenza risulta difficile fin dalle prime ore della mattina. Diversi utenti segnalano di avere avuto accesso a dati personali differenti dai propri, entrando nell'area riservata.

L'Inps conferma il problema, dice che è durato pochi minuti ma a metà giornata adotta la soluzione più drastica: sul sito viene lanciato il messaggio che il servizio non è disponibile e cessa ogni possibilità di operare. E il presidente dell'Istituto, Pasquale Tridico, subito dopo spiega: "Abbiamo ricevuto nei giorni scorsi, e anche stamattina, violenti attacchi hacker. Questa mattina si sono sommati ai molti accessi, che hanno raggiunto le 300 domande al secondo, e il sito non ha retto. Per questo abbiamo ora sospeso il sito".

Dopo il congelamento, il portale ripartirà con orari differenziati a seconda degli utenti: "Lo riapriremo - dettaglia al Tg1 - dalle 8.00 alle 16.000 per patronati e consulenti e dalle 16.00 per i cittadini".
 

La cronaca delle difficoltà sul sito Inps

Le difficoltà si sono registrate fin dalla sera del 31 marzo, quando la navigazione sul sito ha iniziato a farsi impossibile. "Dall'una di notte alle 8.30 circa, abbiamo ricevuto 300mila domande regolari. Adesso stiamo ricevendo 100 domande al secondo. Una cosa mai vista sui sistemi dell'Inps che stanno reggendo, sebbene gli intasamenti sono inevitabili con questi numeri", diceva già dalla prima mattina Tridico, all'Ansa. Tridico ha poi aggiornato il conteggio nel primo pomeriggio a quota 339 mila domande acquisite su 5 milioni stimate.

Sito Inps nel caos. Le segnalazioni degli utenti: "Accesso ai dati altrui"

Le rassicurazioni di Tridico, però, si scontrano con quanto viene segnalato da molti utenti, che oltre a una generalizzata impasse sul portale, dalle 10.30 circa lamentano anche "scambi di persona" con accessi che risultano effettuati con nomi diversi da quelli reali dei richiedenti.

Diverse le segnalazioni arrivate in questo senso anche a Repubblica. Il sito - scrive Roberto S. - "fa accedere a pagine personali di contribuenti random, senza chiedere password e mostrando dati personali". "Nel tentativo di accedere al portale myInps sono rimasta esterrefatta nello scoprire che, dopo aver inserito le mie credenziali, ho acceduto al portale di altri utenti", scrive Laura B.

Coronavirus, va in tilt il sito Inps: richiedendo il bonus da 600 euro compaiono dati di altre persone


Vincenzo T., da Napoli, lamenta lo stesso problema. Il sito dell'Inps, scrive, "fornisce informazioni riservate e dati sensibili di altri utenti". Intorno alle 12, tentando l'accesso nell'area riservata, si viene indirizzati correttamente verso la propria anagrafica. Ma di nuovo un'ora dopo - intorno alle 13:20 - compare una schermata che in maniera radicale impedisce la navigazione: "Il servizio non è al momento disponibile", le poche parole che campeggiano su una home page andata completamente in bianco.

Dopo qualche minuto ancora, il messaggio diventa: "Al fine di consentire una migliore e piu' efficace canalizzazione delle richieste di servizio, il sito è temporaneamente non disponibile. Si assicura che tutti gli aventi diritto potranno utilmente presentare la domanda per l'ottenimento delle prestazioni". Soltanto nel tardo pomeriggio la home page torna accessibile, il messaggio di indisponibilità sparisce ma il sistema è ancora di fatto bloccato.


Secondo l'Inps, il "buco" della privacy nei sistemi è durato cinque minuti. Il disguido - ha detto la vice presidente Maria Luisa Gnecchi - "è una cosa gravissima che non deve succedere" e "sarà oggetto di verifica". Gnecchi ha detto comunque che nessuno perderà il sussidio e che se le risorse dovessero esaurirsi saranno rifinanziate. Nessuno, ha detto, "resterà senza bonus. Cerchiamo di collaborare".

Bonus 600 euro, la lavoratrice filma il sito Inps che apre le pagine di sconosciuti prima del blocco


Sulla vicenda vuole vederci chiaro anche il garante per la privacy, Antonello Soro: "Questo data breach è un fatto gravissimo, siamo molto preoccupati", dice. "Abbiamo immediatamente preso Contatto con l'inps - aggiunge - e avvieremo i primi accertamenti per verificare se possa essersi trattato di un problema legato alla progettazione del sistema o se si tratti invece di una problematica di portata più ampia. Intanto è assolutamente urgente che l'inps chiuda la falla e metta in sicurezza i dati".

Nel mentre, non mancano i "casi" social come quello - segnalato da Giornalettismo - che riguarda il profilo di tale Luciano Vangone, uno dei più frequenti apparsi per errore agli utenti. Tanto da meritarsi una falsa informativa Inps che inizia a circolare sul web, in base alla quale sarebbero stati destinati a lui tutti i bonus da 600 euro: si tratta di un fake, un pesce d'aprile, che genera una valanga di contatti a un omonimo profilo presente su Facebook.


Bonus Inps, Tridico rassicura: "Non c'è fretta"

Lo stesso Tridico ha invitato gli utenti a non riversarsi sul portale: "Non c'è fretta. Le domande possono essere fatte per tutto il periodo della crisi, anche perché il governo sta varando un nuovo provvedimento sia per rifinanziare le attuali misure sia per altre".

Dichiarazioni in contrasto con quanto apparso brevemente ieri sul sito, circa l'accettazione delle domande in ordine cronologico in assenza di un criterio di riparto dei fondi (3 miliardi) qualora non bastassero per tutti.

Bonus 600 euro partite Iva, come presentare la domanda

La domanda per il bonus autonomi deve essere presentata sul sito dell'Inps accedendo tramite lo Spid o il Pin semplificato che si può chiedere proprio per queste richieste: una procedura accelerata per ottenere il condice d'accesso, che solitamente si richiede online ma deve esser completato tramite una successiva comunicazione cartacea.

In alternativa, si può usare il Contact center - numero verde 803 164 da rete fissa (gratuitamente), oppure al numero 06 164164 da rete mobile (a pagamento, in base alla tariffa applicata dai diversi gestori - o i patronati.

Bonus 600 euro paritite Iva, chi può richiederlo

Sono interessati all'indennità di 600 euro - introdotta dal cosiddetto decreto Cura Italia - i lavoratori autonomi (commercianti, artigiani e coltivatori diretti), i liberi professionisti non iscritti a casse di previdenza obbligatoria, i collaboratori coordinati e continuativi, i lavoratori stagionali e quelli dello spettacolo. Secondo le stime si tratta di una platea di 5 milioni di persone.

Bonus 600 euro, limite per i lavoratori dello spettacolo

Potranno chiedere l'indennità anche i lavoratori dello spettacolo purché abbiano versato nel 2019 almeno 30 contributi giornalieri e non abbiano avuto un reddito superiore a 50.000 euro. Questi lavoratori non devono essere titolari di rapporto di lavoro dipendente al 17 marzo per chiedere l'indennità.

Per quel che riguarda gli stagionali dei settori del turismo e degli stabilimenti termali, devono aver cessato involontariamente il rapporto di lavoro nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2019 e il 17 marzo 2020 e - alla data del 17 marzo 2020 - non avere alcun rapporto di lavoro dipendente.

Bonus e altri sussidi

l'Inps ricorda che queste indennità non sono cumulabili e che sono incompatibili non solo con la pensione ma anche con il reddito di cittadinanza, la cosiddetta Ape sociale e con l'assegno ordinario di invalidità.

L'indennità è invece cumulabile con la Naspi per i lavoratori dello spettacolo e per quelli stagionali. Il bonus è cumulabile anche con le erogazioni monetarie derivanti da borse lavoro, stage e tirocini.

Voucher baby sitter e congedo parentale


L'indennità da 600 euro non è l'unico servizio legato al Cura Italia che l'Inps deve attivare in queste ore. Sono infatti partite anche le domande per fare richiesta del congedo parentale straordinario da 15 giorni per i genitori di bimbi fino a 12 anni (con stipendio al 50%) e quelle per ottenere il voucher da 600 euro (1.000 per il personale sanitario e delle forze di polizia) per il pagamento di baby sitter.

Una simulazione di domanda su quest'ultimo, questa mattina, al di là delle difficoltà di connessione sopra menzionate è andata in porto fino alla richiesta effettiva del servizio.