Cronaca

Coronavirus, Viminale: sì a passeggiata con figlio, disabile o anziano. L'ira dei governatori

(cge)
Consentita, oltre allo jogginga anche la camminata nei pressi di casa, da soli. Gallera e De Luca: "Abbassare la guardia è un messaggio irresponsabile". Il Viminale: "Solo dettagli interpretativi, uscire da casa deve essere sempre motivato"
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Che un genitore porti il figlio minore con sé a prendere una boccata d'aria camminando nei pressi della propria abitazione va bene, ma nessun giro in bici o con il monopattino, escluso tirare due calci con la palla. Insomma passeggiata sì e basta, ma nulla che sia gioco o altre attività sportive.


Nulla cambia invece per gli adulti ai quali resta sempre consentito fare jogging da soli nei pressi di casa o, per chi preferisce - chiarisce oggi il Viminale - anche una semplice camminata. Insomma, correre o camminare sono da intendersi entrambi come "attività motoria" consentita.

Le Regioni: "Scelta irresponsabile"

Il ministero dell'Interno risponde con uno spiraglio di apertura alle pressanti richieste di chiarimento sulle uscite consentite per i bambini ma lo fa con una circolare ai prefetti (pubblicata sul sito del Viminale) che chiarisce bene i limiti per evitare che nei prossimi giorni, con le belle giornate e dopo tanti giorni costretti in casa, si riversino in strada migliaia di genitori con i bambini. E però la circolare provoca le dure reazioni di alcuni amministratori locali, dal presidente della Campania De Luca all'assessore regionale della Lombardia Gallera che accusano il ministero dell'Interno di "irresponsabilità". Ma dal Viminale precisano: "Nessuna apertura, solo dettagli interpretativi di un quadro normativo vigente. Uscire da casa deve sempre essere motivato".

E dunque - si legge - "E' da intendersi consentito, ad un solo genitore, camminare con i propri figli minori in quanto tale attività può essere ricondotta alle attività motorie all'aperto, purché in prossimità della propria abitazione". E naturalmente, trattandosi di bambini che abitano nella stessa casa, non è prevista la distanza minima di un metro.

La nuova circolare dà ulteriori "chiarimenti" sui divieti di assembramento e spostamenti a causa dell'emergenza coronavirus. Precisando che l'attività motoria consentita non è solo quella prettamente sportiva, come lo jogging, ma anche una camminata per chi non può o non vuole correre è da annoverarsi come attività motoria.

Passeggiate e jogging: cosa è permesso

"L'attività motoria generalmente consentita - precisa il testo -  non va intesa come equivalente all'attività sportiva (jogging)". Possibile quindi, per chi non può o non vuole correre, a cominciare dagli anziani, camminare "in prossimità della propria abitazione" ma resta "non consentito svolgere attività ludica o ricreativa all'aperto ed accedere ai parchi, alle ville, alle aree gioco e ai giardini pubblici".

Ma non solo. Il ministero dell'Interno dà il via libera anche ad alcuni movimenti che riguardano anziani e disabili. Chiarendo ad esempio che, se in una struttura in cui coabitano persone come in una casa famiglia, esiste uno spazio all'aperto è consentito portarvi gli ospiti fermo restando però che le persone che vi accedono dall'esterno ( dai familiari agli operatori ai fornitori) dovranno rispettare le distanze interpersonali e utilizzare mascherine e guanti.

Sì anche alle passeggiate sempre nei pressi della propria abitazione di anziani e disabili accompagnati da persone che ne curano l'assistenza. Questo tipo di uscita - si legge nella circolare firmata dal capo di gabinetto Matteo Piantedosi - "è riconducibile a motivazioni di necessità o salute". E viene chiarito che, così come il decreto del pre, insomma.

Per evitare interpretazioni troppo restrittive che nei giorni scorsi hanno portato a sanzioni anche di genitori che passeggiavano attorno a casa con i figli, la circolare dispone che "queste indicazioni vengano estese alle forze di Polizia quotidianamente impegnate nella ricerca di un giusto equilibrio tra l'attenta vigilanza sulla corretta osservanza delle misure e la ragionevole verifica dei singoli casi".

Aperture che non sono state prese bene perché ritenute pericolose proprio nel momento in cui i contagi stanno rallentando. "Non e' questo il momento di abbassare la guardia. La circolare diffusa dal ministero dell'Interno rischia di creare un effetto psicologico devastante vanificando gli sforzi e i sacrifici compiuti finora", afferma l'assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera che aggiunge: "Il provvedimento ministeriale potrebbe essere inteso come un segnale di allentamento delle misure di contenimento assunte finora. Misure rigide, importanti, che hanno pero' consentito di contenere la curva dei contagi del coronavirus. La luce in fondo al tunnel rischia di allontanarsi o di spegnersi del tutto nel momento in cui vengono trasmessi messaggi ambigui: l'indicazione utile per tutti deve essere quella di rimanere a casa, ancora per qualche settimana. Solo così riusciremo a sconfiggere questo nemico subdolo e invisibile".

Ribadisce il divieto assoluto di passeggiate e jogging in Campania il governatore De Luca: " Considero gravissimo il messaggio proveniente dal ministero dell'interno, relativo alla possibilità di fare jogging e di passeggiare sotto casa. Si trasmette irresponsabilmente l'idea che l'epidemia è ormai alle nostre spalle. Si ignora tra l'altro, che vi sono realtà del paese dove sta arrivando solo ora l'ondata più forte di contagio. Si rischia, per una settimana di rilassamento anticipato, di provocare una impennata del contagio".

Gli appelli per i bambini

La nuova circolare arriva dopo numerosi appelli a concedere di uscire ai bambini, seppure con limitazioni. In un comunicato congiunto dei ministeri della Salute e della Famiglia e Pari opportunità si cita infatti "l'opportunità di riservare particolare attenzione all'attività motoria in sicurezza dei bambini alla luce della proroga delle misure restrittive per contenere la diffusione del coronavirus in Italia".

In quest'ottica l'obiettivo "è consentire a tutti i soggetti in età evolutiva, ossia i minorenni con un età compresa nella fascia d'età 0-18 anni, di poter svolgere attività motorie e ludiche all'aria aperta, ma sempre accompagnati da un familiare, nel rispetto del distanziamento sociale, con un rapporto adulto/minore di 1:1, a meno che non si tratti di fratelli o minori conviventi nella stessa abitazione. In questo caso il rapporto adulto/minore potrà essere 1:n (n = numero fratelli o conviventi)".