Il governo polacco diffida della dichiarazione del presidente sulle armi nucleari

[EPA-EFE/Marcin Obara]

Secondo il vice ministro degli Esteri Andrzej Szejna (Sinistra/S&D), sarebbe pericoloso se la Polonia stoccasse delle armi nucleari, commentando la recente proposta del presidente Andrzej Duda secondo cui la Polonia potrebbe farlo.

La scorsa settimana, dopo l’incontro con l’ex presidente degli Stati Uniti e candidato repubblicano Donald Trump, Duda ha dichiarato che la Polonia è pronta a stoccare armi nucleari nell’ambito del programma di condivisione nucleare della NATO, affermando di aver discusso la questione con l’attuale amministrazione statunitense.

Secondo il vice ministro degli Esteri Szejna, però, dichiarazioni come quella di Duda “espongono la Polonia alla minaccia dei missili russi”.

Duda avrebbe dovuto consultare il gabinetto prima di fare la sua dichiarazione sulle armi nucleari, ha dichiarato Szejna alla Radio pubblica polacca, aggiungendo che alcune dichiarazioni pubbliche del presidente non riflettono la posizione del governo del primo ministro Donald Tusk.

“In alcune situazioni, soprattutto all’estero, elogerei le azioni del presidente, che seguono le istruzioni del governo, ma di tanto in tanto gli sfuggono cose come questa”, ha aggiunto Szejna.

Lo stesso Tusk si è finora astenuto dal commentare le parole di Duda, insistendo sulla necessità di incontrare il presidente per meglio “comprendere le sue intenzioni”.

Commentando l’adesione della Polonia al programma di condivisione nucleare, Szejna ha affermato che la questione deve essere analizzata in modo olistico.

“In primo luogo, dobbiamo prendere in considerazione il concetto di sicurezza (del Paese), se la condivisione nucleare si inserisce in esso e se la NATO si aspetta la partecipazione della Polonia”, ha aggiunto.

Tuttavia, Szejna non ha escluso il dispiegamento di armi nucleari sul suolo polacco, affermando: “Se i nostri alleati (della NATO) dichiarano che la Polonia dovrebbe ospitare tali armi, dovremmo essere d’accordo, ma questo non è ancora accaduto”.

La vicina Lituania ha commentato positivamente la possibilità che la Polonia stocchi armi nucleari sul suo territorio, con il Presidente lituano Gitanas Nausėda che ha affermato che questo contribuirebbe alla deterrenza della NATO e alla sicurezza europea.

“La potenza militare è aumentata nella nostra regione, in particolare a causa del dispiegamento di armi nucleari tattiche. Purtroppo questa è la realtà di oggi, sia nella regione di Kaliningrad che, per quanto ne sappiamo, in Bielorussia”, ha dichiarato ai media lituani.

Dovrebbe svolgere “un ruolo davvero significativo nella deterrenza e nell’esercitare pressione” sulla Russia, ha proseguito Nausėda, sottolineando che non dovrebbe essere considerato un atto di guerrafondaio o una minaccia per la Russia.

Nausėda ha anche espresso sorpresa per il fatto che la dichiarazione di Duda sia stata considerata così controversa, soprattutto perché la questione della condivisione del nucleare è già stata discussa.

Tusk insiste nel voler discutere la questione con Duda, ma ha dovuto cancellare un incontro previsto mercoledì con lui a causa di una polmonite.

(Aleksandra Krzysztoszek | Euractiv.pl)

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