Il Parlamento dà il via libera all’allentamento dei requisiti ambientali per gli agricoltori

Nel tentativo di soddisfare le richieste degli agricoltori di ridurre la burocrazia, il 15 marzo l’esecutivo dell’UE ha proposto di modificare sei delle nove buone condizioni agricole e ambientali (BCAA) e di esentare le piccole aziende agricole dai controlli di conformità. [Unione Europea]

Mercoledì (24 aprile) il Parlamento europeo ha dato il via libera definitivo alle modifiche ad alcune condizioni ambientali per ricevere i pagamenti nell’ambito del programma di sussidi del UE, che dovrebbero entrare in vigore entro giugno, dopo l’approvazione degli Stati membri.

Con 425 voti a favore, 130 contrari e 33 astensioni, i membri del Parlamento europeo (MEP) hanno formalmente approvato il cosiddetto “pacchetto di semplificazione” per allentare i requisiti ambientali per i pagamenti nell’ambito della politica agricola comune (PAC).

Nel tentativo di soddisfare le richieste degli agricoltori di ridurre la burocrazia, il 15 marzo l’esecutivo dell’UE ha proposto di modificare sei delle nove buone condizioni agricole e ambientali (BCAA) e di esentare le piccole aziende agricole dai controlli di conformità.

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Il cambiamento più evidente riguarda la BCAA 8, che originariamente imponeva agli agricoltori di lasciare a riposo il 4% dei terreni coltivabili per mantenere la salute del suolo. L’obbligo non costituirà più una condizione per l’accesso ai pagamenti della PAC ma diventerà uno schema volontario.

Martedì, in una procedura separata, i deputati hanno approvato le modifiche alla BCAA 1, che impone agli agricoltori di mantenere una determinata area di prato permanente.

Approvazione rapida

Nella fretta di approvare il pacchetto prima delle elezioni europee di giugno e della fine della legislatura, i legislatori europei hanno accelerato il processo legislativo nelle ultime settimane, portando le ONG ambientali ad accusarli  di ignorare i principi democratici.

Dato che gli eurodeputati dei Socialisti e Democratici (S&D), dei Verdi e della Sinistra non sono riusciti ad approvare emendamenti alla proposta della Commissione – con le modifiche minori introdotte dal Consiglio UE – è in questo caso possibile aggirare i negoziati interistituzionali tra Parlamento e Consiglio e approvare rapidamente le misure.

Dopo il voto di oggi toccherà al Consiglio UE approvare il testo affinché possa entrare in vigore entro giugno.

“Il risultato del voto è una vittoria per gli agricoltori europei e per la nostra sicurezza alimentare”, ha dichiarato in un comunicato stampa l’eurodeputato Norbert Lins (PPE), presidente della commissione Agricoltura del Parlamento.

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La Coldiretti, una delle principali associazioni di settore italiane, ha sottolineato che la semplificazione della Pac è un primo passo che va ora rafforzato con un alleggerimento ancora più netto dei troppi adempimenti che gravano sulle spalle delle aziende, costrette a spendere un terzo del proprio tempo per stare dietro alle “carte”.

“La revisione della Pac è il risultato delle mobilitazioni pacifiche della Coldiretti che hanno portato migliaia di agricoltori in piazza a Bruxelles, ottenendo anche la proroga degli aiuti di stato, nell’ambito del quadro temporaneo per l’Ucraina”, afferma Coldiretti in una nota.

“Una misura necessaria per arrivare a una moratoria dei debiti per le imprese agricole colpite dall’aumento costante dei costi di produzione e un corrispondente calo dei prezzi agricoli”, prosegue la nota.

Al contrario, Marco Contiero, direttore delle politiche agricole dell’UE di Greenpeace, ha affermato che “questo voto distrugge gli ultimi brandelli di credibilità secondo cui la politica agricola dell’UE protegge l’ambiente e l’interesse pubblico”.

[A cura di Angelo Di Mambro e Zoran Radosavljevic]

[Con un’aggiunta di Simone Cantarini]

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