"La decisione presa da Poste Italiane di valutare la chiusura della maggioranza degli uffici postali sul territorio comasco costituisce l'ennesima prova della vena privatistica di un'azienda strategica per l'Italia. Le Poste forniscono infatti un servizio importantissimo non solo nella distribuzione della corrispondenza, ma pure attraverso i servizi cosiddetti finanziari, nell'erogazione di stipendi e soprattutto di pensioni. Chiudendo gli sportelli pubblici, oltre alle ovvie problematiche legate alla perdita dei posti di lavoro, si caricheranno dei costi di trasferimento sui pensionati, proprio mentre questi sono stati in maggioranza costretti ad aprirsi un conto corrente a causa della decisione del governo Monti di non pagare più pensioni in contanti.
La Federazione della Sinistra di Como e Sinistra Como sosterranno con decisione la lotta dei lavoratori contro le chiusure e chiedono alle istituzioni sia locali che nazionali di esercitare tutta l'influenza possibile per evitare la distruzione di un servizio pubblico essenziale alla popolazione."