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In oltre 20.000 abbiamo chiesto l'immediata apertura di un canale umanitario fino all'Europa come risposta a quanto avvenuto lo scorso giovedì 3 ottobre nelle acque del Canale di Sicilia.
Tutti l'hanno invocato, lo hanno ipotizzato, ma nessuno dei governi europei ha voluto attuarlo concretamente.
Il prossimo 24 e 25 ottobre i Capi di Stato dei Paesi Membri si riuniranno a Bruxelless. Tra gli argomenti all'ordine del giorno ci sarà anche quanto accaduto a Lampedusa: si discuterà, dicono, di prevenzione, cooperazione, solidarietà e protezione internazionale.
Ma quale idea di prevenzione hanno i Governi europei? Quale idea di cooperazione? Quale idea di solidarietà? Quale idea di protezione dei rifugiati?
Lo abbiamo già sentito in queste settimane. E se prevenire significa mantenere questo sistema mortale di leggi nazionali e confini, se cooperare significa stringere accordi bilaterali che blocchino le partenze di chi invece fugge da guerre e persecuzioni, se solidarietà significa ingabbiare i rifugiati nel sistema Dublino, se proteggere i rifugiati significa affidare ai radar militari la possibilità di salvarli (sempre che abbiano la fortuna di essere individuati e soccorsi e non rispinti), è di un'altra Europa che abbiamo bisogno.
Il Consigliere regionale Stefano Buffagni è intervenuto esprimendo perplessità sul progetto preliminare dell’infrastruttura che vedrebbe collegare Argegno e Griante con una strada di quasi 10 chilometri di cui 7 e mezzo in galleria.
“Prima di dare il via a un’opera faraonica come quella ipotizzata – ha sostenuto il consigliere – è necessario informare con estrema chiarezza i cittadini sul progetto, sull’impatto che ha sull’ambiente, sulle ricadute sul territorio e immaginare anche soluzioni alternative. Sono gli abitanti della sponda ovest del lago che devono esprimere direttamente il loro orientamento, non ha senso che per un’opera così impattante le scelte vengano prese e calate solo dall’alto. E’ poi necessario tenere i piedi per terra. Si parla dagli anni Ottanta di aprire la montagna con una galleria al costo di almeno 330 milioni di euro e questi soldi in Regione non ci sono”.
Luca Ceruti, consigliere comunale di Como del Movimento 5 Stelle “I tempi di consegna dell’opera sono vaghi e la manutenzione andrebbe a incidere ogni anno con ulteriori costi. Si parla di un cantiere che durerà quindici o 20 anni e i tempi potrebbero anche dilatarsi di molto. Il turismo, e gli abitanti della zona soffriranno enormi disagi. E’ necessario informare i cittadini su altre possibilità”.
( Roma,16 ottobre 2013) Con 342 sì, 2 no (Lega Nord) e 93 astenuti (M5S) ieri l’Aula della Camera ha approvato un emendamento delle Commissioni riunite, Bilancio e Finanze, al decreto legge sull’Imu (D.l. 102/2013) che dà la possibilità ai Comuni, “per l’anno 2013, limitatamente alla seconda rata dell’Imu, di equiparare all’abitazione principale, le unità immobiliari e relative pertinenze, escluse quelleclassificate nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9, concesse in comodato gratuito ai parenti in linea retta entro il primo grado che le utilizzano come abitazione principale”.
Via Giussani: la metà basta! ...è dal 1997 che lo si dice! Lo si scrive ed ora lo si riscrive
Cogliamo l'occasione dell'articolo apparso sul quotidiano La Provincia di Como del 9 ottobre 2013 per riprendere questo argomento e ricordare quanto è attuale la proposta fatta nel lontano 1997 per ridurre le velocità della via A. Giussani a Rebbio e renderla quindi più fruibile anche agli utenti deboli della strada (pedoni, biciclette, ..).
Gli interventi proposto sono i tipici interventi previsti dalla cosidetta "moderazione del traffico":
1: restringimento della carreggiata da 11 metri a 5,50 metri con la possibilità di ricavare ai lati, dei parcheggi, degli spazi per le bici, per i pedoni, per gli alberi
2: realizzazione di passaggi pedonali rialzati per consentire l'attraversamento sicuro ricucendo così il quartiere, ora diviso in due dalla stessa strada
3: istituzione della "zona 30" nella quale tutti gli utenti della strada convivono senza esser pericolosi l'uno per l'altro.
Fino al 6 dicembre 2013, presso i servizi demografici, negli orari di apertura al pubblico, gli elettori potranno sottoscrivere la seguente proposta di legge di iniziativa popolare promossa dal Comitato “SCEGLIAMOCI LA REPUBBLICA” (www.scegliamocilarepubblica.it ):
- Proposta di legge per l’elezione popolare diretta del Presidente della Repubblica, sistema elettorale uninominale maggioritario a doppio turno, modifica del bicameralismo e riduzione del numero dei parlamentari direttamente eletti
Riportando tutto a casa. E da qui ripartire. Ecco. dopo 1992 km e 100 passi in Vespa Libertà abbiamo storie da raccontare, video e foto da prioiettare. Ma soprattutto c'è da mettere in relazione le persone e le associazioni che abbiamo incontrato lungo la strada da Milano a Palermo tra il 24 aprile e il 3 maggio 2013. Si comincia giovedì 17 ottobre 2013 alle 21.00 al Teatro Nuovo di Rebbio. con Rita Borsellino e Massimo Caponnetto. L'incontro pubblico è promosso dal Coordinamento Comasco per la pace e dal Coordinamento di Libera a Como con Mi-Pa UniAmiamo l'Italia in Vespa e libertà è inserito nella rassegna 2013-2014 di Oltrelosguardo incontri.
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