Continua la mobilitazione della scuola per tutto il periodo di discussione alla camera dei deputati del disegno di legge sulla buona scuola. « I risultati dell'incontro con il Governo del 12 maggio –scrivono i sindacati - non hanno dato risposte
alle tante criticità che stiamo da tempo evidenziando e su cui tutta la scuola è mobilitata. Dal Governo, oltre ad una generica
disponibilità all’ascolto, non è giunto nessun impegno, ma la conferm che potranno esserci emendamenti fino alla fine dell’iter parlamentare». Martedì 19 maggio, di fronte alla prefettura di Como in via Volta 50, dalle 8 alle 11 si terrà un’ assemblea/presidio. L’iniziativa si svolgerà in tutte le prefetture della Lombardia. Si ribadirà: «L'urgenza di un piano di assunzioni che soddisfi le legittime aspettative di migliaia di precari esclusi da quanto prevede l'attuale stesura della legge: un decreto legge deve garantire le assunzioni decorrenti dal 1° settembre e, per coprire il fabbisogno delle scuole e stabilizzare decine di migliaia di precari che ne hanno diritto, la definizione di un piano pluriennale che interessi il personale docente e il personale ATA. Il rifiuto di un modello di governo della scuola centrato su prerogative del dirigente enfatizzate a scapito della collegialità e della dimensione cooperativa che deve caratterizzare la progettazione e la gestione delle attività della scuola. La salvaguardia delle prerogative contrattuali su materie che investono aspetti normativi e retributivi del rapporto di lavoro, come l'assegnazione di sede, la mobilità e la retribuzione accessoria. L'esclusione di soggetti non adeguatamente qualificati nelle sedi di valutazione ai fini della conferma in ruolo e della valorizzazione professionale. La necessità di ascolto reale e non virtuale sull'impianto della riforma stessa». Inoltre, i sindacati hanno proclamato fino al 19 maggio lo sciopero/astensione delle attività aggiuntive programmate.
COMO:APPELLO PER UNA MOBILITAZIONE CONTRO L'OMO-TRANSFOBIA DELLE SENTINELLE IN PIEDI
SABATO 23 MAGGIO
ORE 16.30 A COMO
(Luogo esatto e maggiori info a breve)
Diritti, uguaglianza e autodeterminazione per tutt*.
Contro le veglie della paura, contro omo-transfobia, contro sessismo e misoginia: contro tutti i fascismi e la loro violenza.
Ancora una volta, sabato 23 Maggio, le Sentinelle in piedi saranno in piazza a Como con una delle loro veglie, silenziose ma non per questo meno violente, per ribadire pubblicamente il consueto messaggio politico di odio, intolleranza e oscurantismo.
Ma chi sono le Sentinelle in Piedi? Nel loro sito sostengono di battersi contro il DDL Scalfarotto contro l'omofobia.Si dichiarano una minoranza discriminata perché con questa norma, sostengono loro, non potranno piú dire pubblicamente di essere contrari ai matrimoni omosessuali. Definiscono come “orfani” i figli di coppie omogenitoriali. Si battono contro “l'ideologia del gender”, etichetta che hanno inventato per dare un nome a ció che non conoscono, non capiscono, fa loro paura.
Si definiscono come apartitici e aconfessionali, ma il loro é in realtà un marchio che si lega a gruppi cattolici fortemente conservatori come AlleanzaCattolica e vicino a gruppi di estrema destra come ForzaNuova e Casa Pound, con cui in diverse città collaborano.
Como, 11 maggio 2015 - Dopo un'attenta analisi del documento provvisorio della Regione Lombardia, redatto per contrastare le chiusure degli uffici postali in provincia, la Slc lariana rileva una sottovalutazione del danno che, se confermate, le scelte di Poste Italiane arrecheranno al territorio. «L'unico segnale positivo – afferma il segretario provinciale Giovanni Fagone - arriva per la Tremezzina e solo perché la scelta aziendale era in contrasto con la legislazione vigente. Nessun rilievo
viene suggerito per gli uffici di Como tre e Bulgorello per il quale l'azienda, oltre ad aver fatto lavori di sicurezza e
ammodernamento, aveva registrato una forte protesta e una grande mobilitazione dei cittadini». Preoccupa la totale mancanza di analisi per tutti gli uffici chiusi a giorni alterni che, da sempre, determinano i maggiori disagi per i cittadini. «Tutta la zona Como lago Est – rincara Fagone - dal punto di vista morfologico e già sinonimo di criticità viabilistiche che, sommate alla chiusura alternata degli uffici ,amplificherà le problematiche soprattutto per i disabili e gli anziani». La Provincia di Como, se Poste Italiane non muterà il progetto industriale , vedrà ridotta la sua capacità di servizio. «Negli ultimi
5 anni – conclude Fagone - sono stati soggetti a chiusura alternata già quaranta uffici e sempre nelle stesse aree. Chiediamo a Regione Lombardia che, oltre a un confronto con i sindacati, assuma l'impegno di modificare il piano Poste Italiane nell'interesse di tutti, cittadini e lavoratori. A questo proposito, domani il consiglio si riunirà e discuterà della situazione».
FINALMENTE I FINANZIAMENTI PER SISTEMARE I BINARI DELLA FERROVIA COMO-LECCO
In data 29 aprile, in seguito a richiesta di incontro, il Comitato Pendolari, è stato convocato in Regione, accompagnato dal dott. Mirko Baruffini, Consigliere con delega ai trasporti della Provincia di Como, in rappresentanza del territorio.
Tema principale dell'incontro era: "Lavori di sistemazione sulla linea ferroviaria Como-Lecco".
Come da comunicazione ufficiale di Rfi i lavori sui binari infatti non erano programmati per l'anno 2015 in quanto privi di finanziamento per cui il Comitato Pendolari, temendo la chiusura della linea (come già successo per altre linee ferroviarie), ha insistito per essere ricevuto in Regione per ridiscutere la questione. Nel frattempo anche i Consiglieri Regionali Gaffuri e Straniero hanno presentato interrogazione avente ad oggetto tali lavori.
Rfi ha altre priorità su linee più frequentate, ma ha garantito finalmente di avere ottenuto finanziamenti per un minimo di manutenzione che garantisca alla linea di continuare a "stare in vita".
I lavori saranno effettuati durante l'intero mese di agosto e, una volta terminati, dovrebbero poter migliorare l'indice di affidabilità e permettere di ridurre i ritardi costanti oramai dall'ottobre 2013.
Un primo passo è stato fatto grazie anche al coinvolgimento del territorio: ad oggi l'Odg proposto dal Comitato Pendolari e dal Circolo Ambiente Ilaria Alpi, è stato approvato da ben 17 comuni e dalle Province di Como e Lecco: gli ultimi comuni in ordine di tempo ad avere approvato la delibera sono i Comuni di Lecco il 15 aprile e Oggiono il 29 aprile.
(Roma, 4 maggio 2015) “Il traffico illegale di rifiuti è una delle attività più redditizie delle ecomafie: secondo le più recenti stime vanno alla criminalità organizzata per i soli rifiuti speciali oltre 3 miliardi di euro l’anno con gravi danni per l’ambiente e la salute dei cittadini. Un fenomeno che non conosce crisi e contro il quale è urgente attivare un sistema di tracciabilità per la gestione e la movimentazione dei rifiuti da parte delle aziende che sia semplice, efficace e non troppo oneroso, come chiesto anche dall'Unione Europea. Ma, come evidenziato anche da numerosi atti di sindacato ispettivo presentati in Parlamento, il Sistri non ha fino ad oggi centrato gli obiettivi per i quali è nato. Tanto che il Ministro dell’Ambiente Galletti da tempo ha annunciato che entro il 30 giugno 2015 si procederà a una nuova gara per l’attivazione di un nuovo sistema di tracciabilità che sostituirà il Sistri, nel rispetto dei criteri e delle modalità di selezione disciplinati dal codice degli appalti pubblic
La manifestazione No EXPO del 1 maggio ha visto la partecipazione numerosa e organizzata del Partito della Rifondazione Comunista e dei Giovani Comunisti. Canti di lotta e slogan hanno accompagnato tutto lo spezzone, sia nelle fasi preliminari che durante il corteo.
Spiace notare che per giornali, radio e televisioni il corteo si sia ridotto ad una serie di disordini, annunciati e poi prontamente verificatisi, confermando la tendenza delle Istituzioni a trasformare la protesta politica in un problema di ordine pubblico.
Sapevamo che non sarebbe stata una manifestazione facile, ma era giusto andare, esserci. Era giusto perché la causa per cui protestavamo è giusta e la storia ci darà ragione. Era giusto contestare che Expo è in realtà una grande opera gestita dalla criminalità organizzata, di concerto con imprenditori conniventi e cooperative che sfruttano i lavoratori senza dargli salario. Era giusto denunciare che un'Esposizione che si vuole sull'alimentazione sana e sostenibile abbia come sponsor McDonald's, Nestlè e Coca Cola, che dell'alimentazione sana non sono esattamente paladini.
Era giusto contestare il lavoro gratuito di centinaia di giovani, con la scusa che fa curriculum, violando la Costituzione che afferma il diritto a un salario che consenta di vivere una vita dignitosa.
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