ASSALTO PER MIKA! Biglietti andati esauriti in poco tempo per l’unico imperdibile live di Mika con l’ORCHESTRA SINFONICA “AFFINIS CONSORT” sotto la direzione di SIMON LECLERC.
La disponibilità di biglietti in vendita per il concerto, dedotti i posti riservati dall’organizzazione e i posti riservati per legge, sono stati suddivisi nei tre circuiti di vendita: Teatro Sociale, Ticketone e Vivaticket.
I biglietti venduti dalla biglietteria del Teatro sono stati circa 250, suddivisi tra platea e gallerie, a cui se ne aggiungono altrettanti nei palchi, acquistati dai palchettisti, proprietari dei palchi stessi.
Dott.ssa Barbara Cermesoni
Conservatore Museale
Civico Museo di Erba
Villa Ceriani
Via U. Foscolo, 23
22036 Erba (CO)
Telefax: 031 3355341
E-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Prendiamo atto, ancora una volta, con sdegno e apprensione della notizia dell’ennesima chiusura di una sede di continuità assistenziale che dovrebbe essere prevista già alla fine di questo mese.
L’ASL di Como, sempre più attenta ai numeri e sempre meno rispettosa delle esigenze delle cittadine e dei cittadini ritiene, evidentemente, inutile la postazione di Cernobbio.
Tale postazione serve non solo la cittadina di Cernobbio ma gli abitanti di Ponte Chiasso, Monte Olimpino, Sagnino, Maslianico, Moltrasio, Carate Urio, Laglio e Brienno.
Appare superfluo evidenziare che i cittadini interessati sono tantissimi e che la stessa Croce Rossa giudichi indispensabile la postazione di continuità assistenziale di Cernobbio.
La Federazione Provinciale di Como del Partito della Rifondazione Comunista si augura che, attraverso la mediazione del sindaco di Cernobbio, la ASL revochi questa sciagurata decisione che, non ci stancheremo mai di dirlo, viola l’art. 32 della Costituzione che definisce il diritto alla salute come diritto fondamentale per l’individuo e per la collettività.
Partito della Rifondazione Comunista Como - Dipartimento Sanità
Per la segreteria provinciale P.R.C. Como
Fabrizio Baggi - responsabile organizzazione
Nel week-end, molto pubblico alla settima edizione della manifestazione dedicata al mondo delle api e all’agricoltura biologica
Molto interesse per i seminari sull'apicoltura, le degustazioni di mieli, i laboratori e le animazioni per i bambini
ERBA (CO) – Molto pubblico e molto interesse per la settima edizione della “Festa delle api”, organizzata dal Circolo Ambiente "Ilaria Alpi" in collaborazione con gli apicoltori locali, che si è tenuta sabato 26 e domenica 27 settembre a Erba. Nella due giorni dedicata al mondo delle api e all’agricoltura biologica, il pubblico ha riempito le sale e il parco della Villa Ceriani di Crevenna di Erba.
Per tutto il week-end, all’interno del cortile e del parco della villa comunale è stato allestito il mercato agricolo per la vendita dei mieli del territorio e dei prodotti delle aziende agricole locali.
Nel pomeriggio di sabato, dopo lo stage di aggiornamento per gli apicoltori, molta attenzione per la presentazione dei libri "La danza delle mozzarelle" e "Genuino clandestino".
Domenica mattina si sono susseguite le conferenze dedicate allo stato di salute delle api, alla campagna contro i pesticidi e ai pericoli derivanti dai traffici di miele a basso costo.
Il pubblico ha apprezzato le degustazioni di mieli e di cibi a base di miele, tra cui l'“ape-ritivo” preparato dagli alunni dell'Istituto alberghiero Romagnosi di Longone al Segrino.
Moltissimi i bambini che hanno partecipato alla sessione della domenica pomeriggio a loro dedicata: letture animate di fiabe, laboratori e animazioni sono stati seguiti con molto interesse da parte dei più piccoli.
La conclusione della Festa all'insegna della musica e delle danze popolari, col gruppo "Tèra di ghèz" e coi musicisti Saro Calandi e Adriano Sangineto.
Altre informazioni sulla “FESTA DELLE API” sul sito www.circoloambiente.org
CIRCOLO AMBIENTE “Ilaria Alpi”
Erba, 28 settembre 2015
invito i presenti a integrare o correggere i miei eventuali errori: Dopo una mezz'ora circa di volantinaggio gli uomini della questura ci hanno guidato nell'ufficio dove ci attendeva Marchesi, vecchia conoscenza dello staff dell'assessorato (con lui c'erano il direttore della segreteria generale di cui non ricordo il nome e l'assistente sociale dottoressa Ponte),il quale si è speso, spesso mostrando insofferenza, per spiegarci che, a fronte di risorse statali sempre più esigue, l'amministrazione, attraverso le sue delibere n. 2883 e n. 2665 ha cercato di orientare le scelte dei comuni verso interventi volti a facilitare la vita indipendente. tra le varie cose ci ha spiegato che, per ragioni di tipo giuridico, non è per niente facile che le risorse ora destinate alla sanità possano essere spostate verso il sociale (nel pomeriggio, quando siamo riusciti, grazie all'azione di Paola Macchi consigliera del cinque stelle, a introdurci nel palazzo del consiglio regionale dove si svolgevano i lavori del consiglio stesso, alcuni consiglieri del Pd ci hanno detto che non è affatto vero).
non sono in grado di elencare tutti gli interventi fatti dai presenti, non avendo preso appunti. Personalmente ho lamentato la mancanza di chiarezza nella definizione di vita indipendente e, soprattutto, la cattiva volontà di applicazione delle indicazioni regionali secondo me poco chiare, circa per esempio la possibilità di sommare le due misure (B1 a favore di persone in dipendenza vitale e quella B2, quest'ultima soggetta a Isee, destinata a persone con disabilità gravi e gravissimi) in funzione del diritto alla vita indipendente. Marchesi ci ha letto lo stralcio della delibera in cui, effettivamente, quest'ultima disposizione è ben indicata, invitandoci a segnalare al suo stesso ufficio questi disservizi.
Era presente anche la dottoressa Matucci che segue per conto della regione Lombardia i lavori riguardanti le linee guida e il bando del ministero sulla vita indipendente.
Avendo seguito, al tavolo del piano di zona di Como, gli sviluppi riguardanti la stesura del bando in versione comasca, ho creduto bene ridimensionare il suo entusiasmo facendo presente che le prescrizioni emanate dal ministero alle regioni in materia di vita indipendente e, da queste ultime ai piani di zona, sono in contraddizione con il concetto di vita indipendente perché costringono le persone ad accettare soluzioni tecniche poco rispettose della loro libertà e espressione , infatti a qualcuno può essere sufficiente un sostegno nell'abitare, mentre a qualcun altro può servire esclusivamente il supporto dell'assistente personale e a qualcun altro entrambe le cose.
Dopo la sollecitazione di numerosi genitori il M5S Lombardia ha deciso di lanciare una raccolta firme per sondare la volontà dei genitori lombardi di poter scegliere se portare il pasto da casa in alternativa a quello offerto dal servizio di ristorazione scolastica. La raccolta firme è disponibile sul sito Change.org: http://goo.gl/YAjj5d.
Per Paola Macchi, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle della Lombardia: “ Non sottovalutiamo l’importanza didattica del pasto di mezzogiorno, anche dal punto di vista dell’educazione alimentare, ma moltissime famiglie ci hanno segnalato disagi di varia natura generalmente economica o etica conseguente all’impossibilità, in quasi tutte le scuole della regione, di portarsi il pasto da casa”.
“L’Art. 32 della Costituzione, garantisce il diritto a “scelte alimentari autonome”, ogni genitore dovrebbe quindi essere libero di poter scegliere cosa far mangiare ai propri figli. Non esiste nessuna normativa o direttiva regionale, nazionale, europea che vieti il consumo dei pasti portati da casa eppure, mentre negli altri paesi europei questa possibilità c’è da sempre, in Italia, sebbene in Lombardia ci siano comuni che hanno già previsto questa possibilità, siamo parecchio indietro”, continua Macchi.
“Porteremo le firme all’Assessore all’istruzione, Valentina Aprea, perché solleciti i comuni affinchè sia permesso alle famiglie di scegliere se andare a scuola con il pranzo da casa oppure usufruire della mensa, naturalmente preservando la piena autonomia di ogni comune di definire le regole in base a considerazioni che ci auguriamo siano condivise con i genitori.””, conclude il consigliere regionale.
Seguici, sostienici e collabora.
|
Contattaci |
Sostieni oggi le nostre attività, inviando il tuo contributo a: ASSOCIAZIONE NOERUS IBAN IT28Z0306910928100000000139 (ISP) |