Ieri, 20 gennaio 2016, a seguito del guasto alla motrice del treno S7 5156 tra le stazioni di Oggiono e Molteno la circolazione dei treni è rimasta bloccata tra le due stazioni.
Il treno S7 5158 è stato soppresso da Lecco a Molteno per permettere le operazioni di recupero del treno guasto, fermo a circa un km e mezzo dalla stazione di Molteno. Lo stop del 5156 è durato fino alle 19.00 cioè fino a quando il macchinista, azionando l'altra motrice, ha condotto il treno fino a Molteno: i pendolari sono stati costretti a rimanere sul treno per 2 ore malgrado le richieste pressanti da parte dell'utenza di potere scendere e continuare il tragitto a piedi fino a Molteno.
Di conseguenza dopo le ore 17.00 anche gli altri treni che transitano lungo la stazione di Oggiono hanno subìto forti ritardi.
In particolare chi doveva proseguire la corsa verso Como utilizzando il treno che parte da Molteno, non ha avuto altra alternativa se non utilizzare mezzi privati: purtroppo infatti anche il treno S7 5150 proveniente da Lecco, con passaggio a Oggiono alle 19.27, aveva un ritardo di 40 minuti non consentendo ai pendolari della Como-Lecco di prendere l'ultima corsa delle 19.36.
Come se non bastasse, anche questa mattina, 21.01.2016, il treno 5201 proveniente da Como e diretto a Lecco, con composizione a 2 carrozze anzichè 3 come normalmente dovrebbe essere la composizione per quella corsa che trasporta un totale di circa 250-300 persone, ha subìto mezz'ora di ritardo, generando ancora disagi per gli studenti che frequentano gli istituti lecchesi.
Questa volta la motivazione del ritardo era dovuta a un guasto al SCMT, ossia al sistema controllo marcia treno.
I pochi fortunati che sono riusciti a "recuperare" in corner il treno suddetto, hanno viaggiato sul "bus" MI231, bus che giornalmente fa servizio tra Merone e Oggiono, recuperando il treno in ritardo nella stazione di Molteno, arrivando comunque a scuola oltre l'orario canonico.
I 13 passeggeri che sono riusciti a prendere il bus, di cui si allega foto, hanno potuto usufruire di questo servizio per le indicazioni di un pendolare che ne conosce "le fattezze": detto bus, come si evince dalla foto allegata, non riporta nessun cartello che indichi la destinazione finale! nonostante le pressanti richieste del Comitato Pendolari a Trenord per la posa di suddetto cartello a bordo bus.
Anche i treni 5204 e 5205, rispettivamente in direzione Como e Lecco, hanno subìto ritardo per via della ripercussione del ritardo del 5201.
Comitato Pendolari Como-Lecco
(Roma, 20 gennaio 2016) “Con l'approvazione alla Camera della legge di conversione del decreto legge n. 185/2015 viene meno il pericolo che, a causa dell'allungarsi dei tempi della definizione delle procedure riguardanti l'approvazione definitiva del progetto, l'appalto e la cantierabilità dell'opera, possano essere revocate le risorse finanziarie per 210 milioni di euro stanziate dallo Stato per la realizzazione della Variante della Tremezzina sulla statale 340 Regina”. Lo dichiarano i deputati comaschi Mauro Guerra e Chiara Braga.
“Di fatto e di diritto, ora – chiariscono i due esponenti del PD” - il combinato disposto dalle norme previste dal decreto legge "sblocca Italia" e dai provvedimenti che lo hanno seguito sino a quello ora approvato, offre tempo sino al 2018 per giungere a cantierare l'opera senza perdere il finanziamento.
“Grazie a questa norma – concludono - prevista dal Governo, ora approvata definitivamente dal Parlamento, e che raccoglie anche le richieste e sollecitazioni che abbiamo formulato in questi mesi, vi sono quindi le condizioni per proseguire il lavoro volto a consentire di superare le criticità emerse nel percorso di condivisione ed approvazione del progetto definitivo”.
1. La giunta Lucini è politicamente morta. Potrà forse ancora governare, ma la sua stagione è finita. In questi giorni impazzano sulla stampa e sui “social” commenti pro e contro Lucini.
Queste mie riflessioni sono volte a proporre un contributo per costruire un giudizio sull'operato della giunta in carica. Un giudizio politico, non morale, ovviamente.
2. Una persona che stimo e con la quale ho condiviso alcune battaglie politiche, Bruno Saladino, sulla sua pagina facebook scrive: “Se lo sconfinato esercito di quelli del 'senno di poi' ci risparmiasse le sue inutili e banali osservazioni già una gran parte dell’attuale dibattito sulle 'paratie' si esaurirebbe e tutti ne trarremmo vantaggio”.
Saladino è tra coloro che ancora manifestano fiducia nel sindaco.
Proviamo a capire per quale motivo la riflessione che propone è fuorviante.
Le forze politiche di maggioranza in Comune di Como esprimono il loro forte e convinto sostegno e la loro piena solidarietà umana e politica al Sindaco Mario Lucini in relazione all’informazione di garanzia da lui ricevuta, quale rappresentante legale dell’istituzione, nella certezza che il suo operato sulla difficile questione delle paratie a lago sia sempre stato condotto nell’interesse esclusivo della città.
Chiedono che l’impegno costantemente profuso dal Sindaco prosegua sino al termine del mandato con identica determinazione, pur in presenza di una situazione particolarmente avversa e che – come tutti i cittadini ben sanno – non è affatto determinata da una scelta politica dell’attuale governo della città, bensì rappresenta la pesante eredità di precedenti errori gravissimi cui si è cercato di porre rimedio nella più assoluta trasparenza.
I soggetti della coalizione politica, certi che l’amministrazione approfondirà sotto l’aspetto giuridico e tecnico i rilievi di ANAC e che verrà avviato un processo di ricognizione delle responsabilità, collaboreranno con il Sindaco per individuare soluzioni possibili da concordare con tutti coloro che hanno sostenuto il percorso condotto fino a oggi, dal Tavolo della competitività di Como alla Regione Lombardia, la quale non può ora addossare al Comune la responsabilità delle scelte compiute, avendo pienamente condiviso tutta la procedura intrapresa.
Auspicano che nell’individuare le soluzioni prevalgano, in tutti i soggetti coinvolti, il bene della città e gli interessi collettivi.
Como, 16 gennaio 2016
Partito Democratico Città di Como
Como Civica
PACO-SEL
SEL Como
Italia dei Valori Como
Partito Socialista Italiano Como
Anche nel 2016 il Comune di Cernobbio partecipa al progetto "I Visionari" promosso da Artificio Centro
Culturale Urbano Diffuso di Como e finalizzato all'organizzazione di una prossima
rassegna teatrale. Artificio, infatti, ha lanciato un bando destinato alle compagnie e ai nuovi artisti del teatro contemporaneo, chiedendo loro di mandare un dvd integrale e un estratto di 20 minuti della loro
performance. Lo scopo? Selezionare 5 spettacoli da invitare in una sezione della rassegna di TEATRO OFF ARTIFICIO chiamata Selezione Visionari.
Questo nome deriva del fatto che la scelta dei 5 lavori da ospitare non sarà fatta da un direttore artistico, ma da un gruppo Visionari.
Perché c'è quindi bisogno anche da Cernobbio di "Visionari"? I Visionari sono persone che risiedono anche nel nostro Comune e che hanno la caratteristica di essere spettatori di teatro. Nè attori, nè registi, nè operatori teatrali. Semplicemente parte del pubblico, curiosi ed interessati al teatro contemporaneo. Non dovranno far altro che,
appunto, visionare una serie di video di diversi spettacoli teatrale e rilasciare un loro personale giudizio non a livello di singola persona bensì in gruppi, ovviamente di partecipanti tutti risiedenti nel nostro Comune secondo modalità e tempistiche che gli stessi protagonisti decideranno.
Per partecipare a "I Visionari" 2016 occorre che tutti gli interessati, a partire dai 18 anni, trasmettano i propri dati personali, comprenvisi ovviamente di indirizzo di posta elettronica e contatti telefonici, all'indirizzo e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
entro e non oltre mercoledì 20 gennaio p.v.
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