Como, 17 maggio 2016 – Il blocco totale delle assunzioni di personale, legato alla riforma delle province, la restrizione del turn over per
gli anni prossimi (sostituzione del 25% delle cessazioni) e il mancato rinnovo del contratto nazionale di lavoro (fermo al 2009),
incancreniscono una situazione allarmante: condividiamo le difficoltà scritte al sindaco da parte delle cinque coordinatrici degli asili
nido comunali. Il problema, in realtà, riguarda tutti i servizi, pesantemente sotto organico.«Ricordiamo – spiega Matteo Mandressi, segretario provinciale Fp Cgil - a titolo esemplificativo la polizia locale, che ha dovuto sopprimere la presenza notturna, i cimiteri, prossimi
all'esternalizzazione, i servizi sociali e via dicendo». Il sindacato è però contraria a una chiusura o a una razionalizzazione.
Per questo, è fissato un incontro con l'assessore Magni e la dirigente Gualdoni, previsto per il 24 maggio, nel quale le
organizzazioni confederali chiederanno un progetto di lungo respiro per i nidi comunali, che parta dal presupposto del mantenimento degli
attuali 9 presidi e della riapertura di Camerlata. «La posizione di Cgil Cisl e Uil – continua Mandressi – è contraria
alla chiusura o alla razionalizzazione dei nidi. Se già abbiamo ritenuto sbagliata la sospensione dell'asilo di Camerlata, a
maggior ragione riteniamo erroneo proseguire sulla stessa strada. Nel breve periodo (2016-2018) sono previsti almeno 13 pensionamenti di
personale educativo, senza previsione di sostituzioni. Nel 2015 il piano del fabbisogno triennale del comune di Como prevedeva 32
assunzioni a tempo indeterminato, nessuna nel settore educativo. I numeri quindi ci dicono che, in assenza di nuove politiche, neppure la
chiusura di tre nidi sarà sufficiente. I dieci asili del comune di Como devono continuare a garantire il servizio di qualità di cui la
città ha assoluto bisogno». Anche per questo, da Como, la Fp Cgil parteciperà alla manifestazione unitaria nazionale del 19 maggio a Montecitorio contro lo smantellamento dei servizi scolastici e educativi.
Como, 17 maggio 2016 - Oggi sono stati presentati i dati circa
l’attività 2015 dell’Ufficio vertenze e procedure concorsuali della Camera del Lavoro di Como. «L’obiettivo – ha commentato Chiara Mascetti, componente di segreteria della Camera del Lavoro di Como – è utilizzare il report come spaccato della situazione circa il mercato del lavoro sul nostro territorio. Siamo passati da 337 fallimenti nel 2014 a 263 nel 2015. In particolare, sono state coinvolte piccole aziende». Il dato, però, indica che la crisi ha compiuto una sorta di selezione naturale: le imprese, spesso sottocapitalizzate e sostanzialmente monocommittenti del vasto mondo del contoterzismo che dovevano fallire, probabilmente sono già fallite negli anni precedenti. «I lavoratori coinvolti sono stati 729 – ha spiegato Giuseppe Augurusa, responsabile Uvl – la voce principale riguarda le procedure concorsuali. Stiamo parlando di un territorio formato per il 90% da realtà di piccolissime dimensioni». Sul fronte delle vertenze, invece, la parte preponderante riguarda il recupero crediti, con un’ampia fetta dedicata ai mancati pagamenti.
Circa le violazioni contrattuali, è significativa l’impugnazione dei licenziamenti, in larga parte derivanti da imprese in assenza di
tutele reali. «La voce relativa all’accertamento del lavoro subordinato – ha continuato Augurusa – attinge alla mole di abusi
delle figure giuridiche improprie in luogo del corretto inquadramento contrattuale, solo in parte insufficiente riviste dal jobs act». Il profilo medio di chi si presenta all’ufficio vertenze è, indifferentemente, quello di un maschio o di una femmina. Di solito italiano, con un contratto a tempo indeterminato e full time, nella metà dei casi iscritto al sindacato, fra i 30 e i 50 anni, appartiene al settore del commercio, edilizia e legno, tessile. I dati non considerano il comparto metalmeccanico. Il 2016 conferma la tendenza del 2015, con un incremento, fino a ora,
delle violazioni contrattuali. «Fra le vertenze significative, alcune con una coda nel 2016, ci sono i fallimenti della ditta Albisetti, dove si è recuperato il 100%, e la vicenda Olmetto, nota vicenda all'attenzione della procura della Repubblica. Al momento, abbiamo recuperato il 54% del credito privilegiato dei lavoratori». C’è poi la questione, ancora in corso, con l’Asf: «Rischia di complicarsi parecchio – ha concluso Augurusa – abbiamo vinto in primo grado la causa per la produttività degli autisti assunti in somministrazione, circa una ventina. Speravamo si trovasse l’accordo, l’azienda ci risulta abbia ricorso in appello. Nel frattempo si sono aggiunti altri 60 lavoratori le cui prime udienze
sono previste a giorni. La scuola, invece, c’impegna in due vertenze collettive, una circa il riconoscimento dei diplomi magistrali per
l’inserimento nella graduatoria a esaurimento, con la recenti positive sentenze del Tribunale di Como, l’altra riguarda l’assunzione per chi
ha superato i 36 mesi di contratto a termine»
A RISCHIO 92 POSTI DI LAVORO Como, 12 maggio 2016 - La Cgil non ha sottoscritto l’accordo regionale comprendente il recapito a giorni alterni nella provincia di Como. «Per la Cgil – spiega Giovanni Fagone, segretario provinciale Slc Cgil – il recapito a giorni alterni nei territori della Lombardia va oltre i limiti posti dalla delibera Agcom; inoltre il piano non sta rispettando gli obbiettivi aziendali di miglioramento della qualità del servizio e peggiora le condizioni di lavoro. Abbiamo quindi aperto un conflitto con l’azienda chiedendo la sospensione e rimessa in
discussione del piano. In Lombardia gira il 30% della corrispondenza italiana». A Como arrivano una media di 5mila raccomandate al giorno.
L’ipotesi di avvio è del 16 maggio con Como città e il completamento dei centri entro il 27 giugno. A seguito della chiusura negativa della
trattativa, è stato dichiarato, oltre allo sciopero delle prestazioni straordinarie e aggiuntive, lo sciopero regionale per il 23 maggio
dell'intera giornata lavorativa che coinvolge sia i portalettere sia gli uffici. Al momento, il recapito a giorni alterni è partito
nella zona di Argegno e della valle d’Intelvi. Il progetto mette a rischio 92 posti di lavoro di portalettere (su 392) in provincia di Como. A questo, si aggiungerà un danno e un aumento dei carichi per i portalettere «Già oggi – aggiunge Marco Di Vico, rsu Slc – si verificano continue giacenze di corrispondenze, aumento dei rischi di infortuni, uso irregolare e sistematico della flessibilità operativa. Oggi, la
carenza è di circa 50 portalettere solo parzialmente coperti. La gestione quotidiana degli Uffici postali della provincia è
all'insegna dell'emergenza: si chiudono al pubblico per lavori di senza preavviso, la gestione dei distacchi è fuori controllo e
senza regole, le pressioni commerciali sono continue, lo stato degli uffici è sempre più degradato, gli strumenti di lavoro sono spesso
“Il seminario promosso oggi dal Ministero dell’Ambiente, alla presenza tra gli altri del Ministro Galletti, del Vice-Ministro degli Esteri Mario Giro e del Direttore Generale Francesco La Camera, è un’iniziativa molto utile e che va nella direzione giusta. E' un'occasione importante per presentare agli operatori attivi nel settore dell’energia e dell’efficienza energetica un ampio quadro di opportunità di cooperazione e di investimento nel Continente africano grazie alla collaborazione avviata dall'Italia con l’African Development Bank Group e con l’International Finance Corporation (IFC - Gruppo Banca Mondiale). Anche alla luce dei recenti accordi sul clima presi alla COP21 di Parigi e sottoscritti il 22 aprile dal Presidente Matteo Renzi all'ONU, a New York. Investire seriamente nella cooperazione in ambito ambientale, in special modo sul diritto all'acqua universale, sull'efficienza energetica, sull'agricoltura responsabile, sulla lotta all'inquinamento è fondamentale per affrontare lo sviluppo di paesi sempre più vicini e strategici per l’Italia e serve inoltre a fronteggiare l'emergenza migranti. Infatti, davanti all'impatto di calamità naturali legate agli effetti di un clima sempre più imprevedibile non è sempre possibile adattarsi e perciò spesso milioni di donne, uomini e bambini sono costretti a fuggire. I migranti ambientali, secondo le Nazioni Unite, entro il 2050 costituiranno circa 200 milioni di rifugiati e nel 2060, nella sola Africa, ci saranno circa 50 milioni di profughi climatici. Proprio su questi temi ho deciso, assieme alla collega Lia Quartapelle Procopio – capogruppo PD in Commissione Esteri di Montecitorio, di presentare una risoluzione presso le commissioni riunite Ambiente ed Esteri". Lo afferma Chiara Braga, deputata e responsabile Ambiente del Partito Democratico, commentando il seminario "Accordo di Parigi: attività di cooperazione e opportunità per l’Italia in Africa” in corso oggi al Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare.
PRESTO SUL SITO SARANNO DISPONIBILI CONTRIBUTI VIDEO, CONTRIBUTI FOTOGRAFICI E MOLTE VIDEOCONFERENZE REGISTRATE.
Per il momento grazie da parte di tutto lo staff di Now Festival per il contributo che avete voluto dare a questa manifestazione, per la vostra presenza, per la vostra passione. Siamo alla prima edizione, grazie anche per i vostri consigli ne faremo tesoro per la prossima edizione.
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Si è chiusa domenica sera con il concerto di Giovanni Truppi sul prato di Villa Erba la prima edizione di Now Festival del Futuro Sostenibile.
Una prima edizione che ha visto la presenza complessiva di 7000 persone nei tre giorni del festival, tra i visitatori molte famiglie e bambini e tanti giovani presenti agli eventi serali. Sold out la serata di venerdì con Artifisciò, uno spettacolo teatrale che ha davvero caricato e divertito tutti i 700 presenti; una bella serata il sabato con la musica dei C'monTigre, dei Clap Clap e dei Dumbo gests mad, presenti nel corso della lunga serata 800 giovani. Tantissimi gli incontri e gli argomenti messi in luce durante il Festival. 135 espositori, 42 incontri in totale con più di 100 relatori. Oltre 30 laboratori e proposte di animazione.
Un progetto a cui hanno aderito e contribuito, in diversa misura, più di 40 organizzazioni, tra enti, associazioni, fondazioni e imprese.
Il programma culturale ha visto uno dei momenti più significativi e coinvolgenti nella conferenza, organizzata in collaborazione con Fondazione Cariplo, tenuta da Gunter Pauli, le cui proposte e riflessioni sono parse davvero in linea con il concept e la cultura che il Festival ha voluto proporre: apertura a tutti i soggetti in campo, istituzioni, imprese, organizzazioni; valorizzazione di tutti i progetti capaci di incidere realmente e contemporaneamente nell'economia e nella società; una visione che considera come risorse gli scarti dei processi produttivi, un'attenzione “al cuore” e alle motivazioni profonde di cui ogni persona è portatrice. Concetti e idee per altro che sono spesso tornati durante molti altri incontri pur se legati ad ambiti diversi, mostrando la reale trasversalità di un nuovo approccio culturale che sta facendosi strada.
"Il Now Festival è stata una eccellente cornice per fare incontrare esperti, enti impegnati nelle sfide ambientali e sociali, cittadini e famiglie e farli discutere di temi fondamentali - sottolinea Elena Jachia di Fondazione Cariplo - Come è emerso durante l'incontro con Gunter Pauli, abbiamo bisogno di adottare un nuovo paradigma economico, attento alla sostenibilità di lungo periodo, alla capacità di generare valore per l'uomo, la società e l'ambiente e di assicurare un reddito dignitoso a chi produce beni primari e cura il territorio. Il ruolo della Fondazione Cariplo è anche quello di offrire un'occasione di formazione e crescita culturale agli enti del terzo settore, in un percorso di Capacity building che renda più efficace il loro impegno"
Incontro pubblico organizzato dai sindacati confederali della funzione pubblica e dalla Rsu del Comune di Como per discutere insieme il futuro dell'asilo nido di Camerlata.
Appuntamento per venerdì 13 maggio alle 20.30 alla circoscrizione di Camerlata.
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