(FONTE: ecoinformazioni) Alla riunione di Como senza frontiere del 4 dicembre nell’Oratorio di Rebbio tutti gli aderenti hanno evidenziato come la scelta nonviolenta adottata durante l’incursione squadrista degli Skinheads del 28 novembre sia stata la migliore risposta. Nella riunione è stata valutata la partecipazione alla manifestazione del 9 dicembre “E questo è il fiore. Contro ogni fascismo e ogni intolleranza” indetta in conseguenza dell’attacco fascista alla precedente riunione plenaria di Csf.
La decisione di partecipare è stata unanime e si è deciso di accogliere l’invito venuto dal Pd alla rete di intervenire dal palco durante la manifestazione.
La Rete valuta positivamente ogni iniziativa che contrasti il fascismo e il razzismo, sempre intimamente legati, e vuole cogliere l’occasione per renderne evidente il nesso con il tema delle migrazioni e dei diritti dei migranti che non affrontato o affrontato in modo sbagliato dalla politica del governo finisce per alimentare i fascismi violenti oggi crescenti nel paese. Alla manifestazione la Rete parteciperà con le proprie posizioni, con la scelta assoluta della nonviolenza, e per portare la voce dei desaparecidos, gli oltre 3000 morti ogni anno nel Mare nostrum.
Anche l’Arci il 9 dicembre a Como contro ogni fascismo e per la democrazia.
L’Arci aderisce e parteciperà alla manifestazione antifascista che si terrà il 9 dicembre a Como. Siamo infatti convinti che sia assolutamente necessario che le forze democratiche rispondano con fermezza ed unità ad ogni atto di provocazione di gruppi e forze che si richiamano apertamente al fascismo e al nazismo. A preoccuparci è anche il tema della qualità della nostra democrazia, perché risulta per noi evidente come la diffusione del fascismo sia correlato all’aumento della sofferenza sociale di parte della popolazione italiana, soprattutto quella che vive situazioni di marginalità.
Non vanno in nessun modo sottovalutati le provocazioni, gli atti di stampo squadristico e xenofobo come quello recente contro ‘Como senza frontiere’. L’accoglienza, l’antirazzismo, l’apertura verso il ‘diverso’ sono valori che devono caratterizzare la democrazia e la civiltà di un paese.
Per questo l’attenzione verso simili atti - che dimostrano come il sonno della ragione possa partorire mostri – deve restare alta.
L'Anpi sezione di Como "Perugino Perugini" partecipa ed invita a partecipare alla manifestazione nazionale di sabato 9 dicembre contro ogni fascismo e ogni intolleranza indetta dal Partito Democratico a Como al Monumento alla Resistenza europea sul Lungolago Mafalda di Savoia alle ore 11.
Crediamo sia importante esserci a questo appuntamento, che per la nostra Associazione diventa parte di un lungo percorso che ci vede da sempre impegnati nella società per la difesa e la valorizzazione della Memoria e dei valori costituzionali dell'antifascismo, della democrazia, delle libertà e dell'uguaglianza. C'è un'orda selvaggia a destra fatta di movimenti non solo neofascisti, ma apertamente neonazisti, che avanzano proponendo i peggiori richiami al razzismo, ai più beceri e pericolosi istinti, cavalcando le crisi sociali, inserendosi nelle curve degli stadi e insinuandosi tra gli studenti nelle scuole. Purtroppo apprendiamo che sabato 9 dicembre verrà concessa a Forza Nuova la piazza pubblica a Como. Per l'ennesima volta ci troviamo di fronte ad organi dello Stato che, in nome di una presunta e distorta libertà di espressione, concedono spazi pubblici a movimenti che non si riconoscono nella Costituzione repubblicana, che diffondono messaggi razzisti e inneggiano al culto del ventennio fascista.
E' ora di dire basta!
Il Consiglio regionale esprima “la più netta riprovazione e condanna” per l’irruzione da parte di un gruppo di skinhead, il 28 novembre scorso, presso la sede della rete Como Senza Frontiere. Lo chiede il Pd con una mozione urgente depositata questa mattina in Consiglio regionale, sottoscritta anche da Patto Civico e Articolo Uno. La mozione prende spunto dai fatti di Como ma anche dallo sfregio al murales dipinto a Milano, in via Buccari, per ricordare i 70 della Resistenza. Nella notte tra il 3 e il 4 dicembre ignoti hanno cancellato la scritta “Bella Ciao Milano” per sostituirla con “Duce a noi”. Entrambi i fatti dimostrano, si legge nella mozione, “la diffusione di ideologie intolleranti, xenofobe, di stampo neofascista o neonazista” che “contrastano con i principi democratici di non discriminazione e libera espressione che sono alla base della Costituzione della Repubblica e dello Statuto di Autonomia della Regione Lombardia.”
La rapina avvenuta venerdì a Faloppio è un episodio grave non solo per l’atto in sé, ma anche perché mette in rilievo un problema di sicurezza e di tutela dei lavoratori di Poste Italiane, i quali sono sempre più esposti a questi pericoli. I dipendenti vivono ormai con preoccupazione, ansia e paura il loro lavoro.
Per prevenire questi fenomeni, sarebbe opportuno dotare, a nostro avviso, i singoli uffici postali di collegamenti diretti con le autorità che garantiscono l’ordine e la pubblica sicurezza. Prefetto e Questore dovrebbero porre un’attenzione particolare alle rapine, un fenomeno in questi ultimi periodi sempre più in crescita.
L’azienda Poste deve attivare tutte le azioni necessarie per garantire la tutela dei propri dipendenti e porre in essere atti concreti volti a tutelare l’incolumità dei dipendenti.
Ao dipendenti dell'ufficio poste di Faloppio e ai loro familiari esprimiamo la nostra più totale solidarietà e vicinanza.
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