Illustrissimo Presidente Sergio Mattarella,
Le scrive un gruppo di Comitati Pendolari di Regione Lombardia.
In seguito al terribile deragliamento del 25 gennaio scorso, che ha causato tre vittime, numerosi feriti e che ci ha scosso profondamente, ci permettiamo di chiederLe un Suo diretto e forte intervento nei luoghi della tragedia.
Troppo spesso in Italia il trasporto regionale su ferro e gomma non sembra interessare le Istituzioni in modo soddisfacente, né tanto meno i mezzi di comunicazione, che danno risalto alle nostre vite solamente in casi di grave incidente o di eccessivi disagi, alla costante ricerca di scoop ed esasperazioni.
Serve invece non dimenticare che la forza lavoro italiana, spesso quella più preparata e che sceglie di restare in questo Paese, nonostante le difficoltà, si muove utilizzando proprio quel trasporto regionale che collega i grandi punti di attrazione come Milano o Roma, con i centri più piccoli.
La ricerca di un lavoro, così come la scelta della migliore università per prepararsi a un futuro lavorativo, ricade spesso sulla necessità di spostarsi ogni giorno verso queste grandi città.
I viaggiatori lo fanno tra mille disagi, mille difficoltà per far quadrare la propria vita e quella familiare, sapendo che purtroppo il servizio offerto non sarà mai dei migliori.
Per questo motivo i Comitati Pendolari della Regione hanno più volte messo in risalto le necessità d’intervento serio e qualitativamente soddisfacente, sia rispetto alla Rete Ferroviaria sia rispetto allo stato del materiale rotabile.
Noi, rappresentanti dei Comitati dei viaggiatori del trasporto ferroviario lombardo, ci uniamo in una comunicazione che vuole portare il cordoglio più profondo alle vittime del tragico incidente ferroviario del 25 gennaio 2018 sulla linea Cremona-Milano, all’altezza di Pioltello Limito e alle loro famiglie. Sono notizie che mai avremmo voluto leggere e vedere. Come le vittime, tutti noi siamo lavoratori e studenti che ogni mattina e ogni sera si affidano al servizio regionale di trasporto ferroviario per raggiungere le sedi delle proprie attività. Come loro, lo facciamo affidando il nostro tempo e le nostre vite a chi deve assicurarsi di fornire un servizio di trasporto all’altezza: sicuro, dignitoso, puntuale. Auspichiamo che le cause dell’incidente siano presto chiarite in ogni loro sfumatura e che si prendano tutte le misure del caso, perché una tragedia di questo tipo non si verifichi mai più sulla rete ferroviaria regionale della Lombardia, così come su tutte le altre direttrici ferroviarie italiane. Confidiamo in tutte le istituzioni, a ogni livello, e in tutte le aziende coinvolte, perché finalmente si possa raggiungere un livello di qualità, manutenzione e sicurezza che non sempre – neppure in Regione Lombardia – è stato sempre disponibile.
Cs. Violi (M5S Lombardia). Incidente treni: Non si può morire da pendolare
“Sono senza parole. Non si può morire da pendolare. Il mio cordoglio va alle famiglie delle vittime dell'incidente ferroviario avvenuto stamattina alle porte di Milano.
Indipendentemente dalle cause e responsabilità, che devono essere accertate al più presto, è inevitabile una riflessione urgente sullo stato di linee ferroviarie regionali da Terzo Mondo alla luce di decenni di tagli, mancati investimenti in manutenzione e ammodernamento delle linee”, così Dario Violi candidati presidente del M5S Lombardia.
TRAGEDIA FERROVIARIA - MASSIMO GATTI: «CORDOGLIO PER LE VITTIME. ORA SUBITO CHIAREZZA E INVESTIMENTI NELLE INFRASTRUTTURE».
Dichiarazione di Massimo Gatti – candidato Presidente della Regione Lombardia alle elezioni del 04 marzo 2018 per la lista “SINISTRA PER LA LOMBARDIA” in merito alla tragedia ferroviaria avvenuta oggi a Pioltello.
«Il primo pensiero va alle vittime e ai feriti di questa assurda tragedia e ai loro cari, a cui va il mio più sincero cordoglio. Morire sul lavoro, morire per andare a scuola o al lavoro: quanto sta accadendo a Milano in questi giorni non è più tollerabile. Oggi è il giorno del silenzio, del cordoglio e dei soccorsi, ma è urgente fare chiarezza su quanto accaduto e su incidenti avvenuti in precedenza, per impedire nuove tragedie. Da tempo ho chiesto in ogni sede, anche con precisi atti amministrativi, investimenti per la sicurezza e il potenziamento del trasporto pubblico, in particolare su ferro. Investimenti troppo spesso dirottati su opere inutili e dannose. Si eviti ora il triste spettacolo dello scaricabarile delle responsabilità e si rendiconti invece ciò che è stato fatto per garantire sicurezza e decoro ai cittadini, ai lavoratori, agli studenti, che ogni giorno utilizzano un servizio pubblico essenziale".
Questa la dichiarazione di Massimo Gatti, candidato alla presidenza della Regione per Sinistra per la Lombardia, dopo la tragedia ferroviaria di Pioltello questa mattina».
Milano, 25/01/2017
La dichiarazione di Fabrizio Baggi (Prc/SE Lombardia) e Stefano Rognoni (Prc/SE Como) in merito alla presenza del consigliere Rapinese al banchetto di Casa Pound.
«Che il consigliere di minoranza Alessandro Rapinese non sia nuovo a dichiarazioni in linea con razzismo e pensiero di estrema destra è purtroppo per le cittadine ed i cittadini comaschi un fatto che non comporta alcuna novità. Questa volta si è però passati dalle parole ai fatti. A pochi giorni di distanza dalla “Giornata della Memoria” Rapinese fa un affronto gravissimo alla Democrazia ed alla Costituzione Antifascista nata dalla Resistenza e decide di mettere a disposizione di Casa Pound, quella stessa formazione politica di estrema destra i cui militanti si sono spesso macchiati di reati quali pestaggi, aggressioni e via discorrendo e passa un sabato pomeriggio ad autenticare le firme raccolto dalla formazione politica neofascista.
Lo Spi Cgil provinciale, insieme alla Lega Spi di Lomazzo, esprime forte preoccupazione per la situazione che si è verificata alla casa di riposo "Casa del Sole" di Bregnano.
La Rsa ha rappresentato e rappresenta tutt’ora un punto di eccellenza nella cura e assistenza delle persone anziane. In questi ultimi anni (anticipando le ultime delibere della Regione) ha sempre lavorato in stretto rapporto con il territorio, organizzando diverse iniziative utili all’intera comunità.
Salvare questa realtà è doveroso. Lo è per salvaguardare la buona occupazione e la professionalità, lo è come risposta ai ricoverati e alle proprie famiglie, che solo lì riescono a trovare riscontri ai propri bisogni.
Il sindacato chiede la convocazione di un incontro in quanto, essendo non un luogo di produzione di beni manufatturieri bensì luogo di cura alla persona, è necessario sapere in tempi rapidi quali risposte dare alle tante
Dove sono finiti i vigili di quartiere? Lo ha chiesto, nell’ultima seduta di consiglio comunale, Patrizia Lissi, consigliera comunale del Pd, facendo notare che la richiesta viene direttamente dai cittadini “abituati, con la Giunta Lucini, a vedere le pattuglie girare per le strade, dando così un senso di sicurezza e funzionando da vero e proprio deterrente”, come spiega lei stessa. “Ho chiesto alla Giunta Landriscina se il progetto dei predecessori sulla presenza dei vigili di quartiere prosegue, soprattutto visto che per l’inutile e dannosa ordinanza antiaccattonaggio sono stati impiegati 20 vigili – prosegue Lissi –. Faccio presente che anche noi, nella precedente amministrazione, abbiamo fatto una grande fatica a portare a termine il progetto, ma alla fine ci siamo riusciti. È sicuramente diminuito il personale, ma non deve certo essere una scusa: il centrodestra, allora in minoranza, insisteva tantissimo su questo tema e ci criticava a
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