“Il Ministro Salvini promette più sicurezza, ma intanto non c’è traccia di nessuna misura concreta di sua competenza per prevenire gli episodi di incendi negli impianti di rifiuti come quello che si è verificato a Mariano Comense nei giorni scorsi”. Lo dichiara la deputata Chiara Braga a margine del Question Time nel corso del quale il Governo è stato chiamato a rispondere ad una interrogazione urgente presentata alcuni giorni fa dalla stessa parlamentare comasca in Commissione Ambiente.
“A luglio dello scorso anno – chiarisce la Braga - il Ministro dell’Ambiente Costa aveva solennemente annunciato che, su sua richiesta, il Ministro dell’interno aveva mandato a tutte le Prefetture una circolare affinché i siti di stoccaggio e trattamento rifiuti fossero inseriti nei Piani coordinati di controllo del territorio, coordinati dal Prefetto e gestiti dalle forze di polizia. Oggi, rispondendo a una mia interrogazione urgente in Commissione Ambiente, non sono riuscita ad avere nessuna informazione sulla effettiva esistenza di questa Circolare, che a questo punto immagino sia rimasta nelle chiacchiere dei Ministri Costa e Salvini”.
“Le Linee guida emanate dal Mattm – prosegue l’esponente dem - non toccano in nessun passaggio questo punto, ma prevedono altre misure legate alla gestione degli impianti. Un fatto grave, perché nel caso della discarica di Mariano, se davvero si fosse dato corso a quanto annunciato lo scorso luglio forse si sarebbe potuto prevenire il nuovo incendio del 25 marzo, grazie a un maggior controllo preventivo da parte delle forze di polizia coordinate dalla Prefettura di Como”.
“Invece di fare inutili polemiche, magari di basso livello e solo a uso elettorale contro l’Amministrazione comunale, alcuni rappresentanti politici locali dovrebbero chiedere conto delle mancanze del Ministro Salvini”.
“La propaganda continua sui temi della sicurezza da parte di questo Governo – conclude la deputata comasca - non è più accettabile: Salvini stia al suo Ministero a lavorare e si occupi finalmente di quello per cui è pagato, Costa smetta con gli annunci continui e verifichi che le promesse fatte, specie se dipendono da sui colleghi di Governo, si traducano in fatti concreti”.
“Fanno davvero ben sperare le notizie che giungono in questi giorni da Canepa Spa”. Lo dichiara la deputata comasca Chiara Braga preoccupata da mesi dal repentino cambio di strategia che aveva condotto i vertici dell’azienda comasca a presentare domanda per l’ammissione alla procedura di concordato preventivo con riserva.
“Grazie all’impegno di coloro che hanno sempre creduto e lavorato per trovare una via d’uscita alla grave crisi che ha investito una delle più importanti e storiche aziende comasche - continua la Braga -, e soprattutto allo spirito di imprenditori che, ben conoscendo il valore dell’azienda comasca, leader mondiale della produzione serica, con orgoglio e responsabilità hanno scelto di darle nuovamente fiducia, oggi per Canepa è il giorno di un nuovo inizio, di una nuova vita".
"All’insegna della continuità d’impresa, con l’acquisizione, perfezionata ieri, di tutte le società del gruppo - conclude la Braga-, si sono salvaguardate le competenze, la creatività e non ultimo, il lavoro dei circa quattrocento dipendenti. Certo la strada è ancora in salita ma le basi per un rilancio concreto dell’azienda e del made in Como sono state gettate”.
Con oltre 220.000 visitatori all’anno, Villa Carlotta è una delle realtà museali più visitate in Italia da turisti provenienti da tutto il mondo. Complice la bellezza delle sponde del Lario, la ricchezza del patrimonio artistico e la varietà delle specie botaniche del suo parco, da metà Ottocento in poi la Villa è da sempre stata meta turistica prediletta dei grandi viaggiatori.
Tra i tanti nomi illustri che visitano la Villa e il Lago di Como non mancano i fotografi, che, ammaliati dai riflessi delle acque del Lario e dagli spettacolari paesaggi montani che lo circondano, tanto hanno scattato e sperimentato sul territorio comasco.
Lo stesso William Henry Fox Talbot, riconosciuto come l’inventore della fotografia, nel settembre del 1833 giunse a visitare le località tanto celebrate del Lago cercando di immortalarle con l’ausilio della camera chiara che, proiettando su di un foglio di carta il paesaggio inquadrato nell'obbiettivo, permetteva di delinearne i contorni, per poi completare il disegno con l'utilizzo dei colori. Saranno gli scarsi risultati ottenuti con questa tecnica che lo spingeranno a cercare un’altra strada, portandolo ad avere la geniale intuizione di affidare alla luce il compito che l'abilità della mano dell'uomo non riusciva a raggiungere.
Al Lario dunque il merito di aver contribuito in maniera importante allo sviluppo tecnico della fotografia.
"Siamo molto preoccupati dopo il nuovo incendio sviluppatosi domenica presso la discarica di Mariano: cosa sta respirando la popolazione vicina? quali sostanze vengono emesse da questi continui roghi?
Ma le nostre preoccupazioni sono anche legate al destino a breve e lungo termine di questo impianto, che a nostro giudizio andava chiuso almeno 15 anni fa. Ovvero la discarica, anche una volta che sarà chiusa, sarà sempre un pericolo per l'ambiente, sia per eventuali incendi che dovessero svilupparsi, sia per la tenuta dei fronti, sia per il "percolato" che dovesse fuoriuscire dai diversi strati dei rifiuti depositati. Ricordiamo che la discarica è attiva dal 1982 e in tutti questi anni sono state interrate diverse tipologie di rifiuti, anche in grado di sviluppare un percolato potenzialmente pericoloso per il terreno e per le falde sottostanti. Per cui non sarà sufficiente chiudere la discarica, ma sarà necessario avviare un piano di monitoraggio e di bonifica, proprio per verificarne la "tenuta" dal punto di vista delle ripercussioni sull'ambiente.
Degli incendi verificatisi negli ultimi anni presso la discarica di Mariano, unitamente ad altre situazioni correlabili alla presenza della criminalità organizzata nella nostra provincia, parleremo col prof. Nando dalla Chiesa nel corso dell'incontro pubblico dal titolo "Le mafie in Lombardia", che abbiamo organizzato per lunedì 15 aprile ore 20,45 presso la Sala "San Carlo" di Mariano Comense".
Roberto Fumagalli, presidente del Circolo Ambiente "Ilaria Alpi"
Da oggi la Biblioteca comunale di Como porterà il nome di Paolo Borsellino, proprio in onore del magistrato protagonista insieme con Giovanni Falcone del “pool” antimafia. Entrambi siciliani, entrambi morti ammazzati, fatti saltare in aria con le loro scorte, per mano della mafia che da sempre hanno combattuto: Giovanni Falcone il 23 maggio del 1992 a Capaci; Paolo Borsellino in via D’Amelio a Palermo il 19 luglio dello stesso anno.
Grazie al lavoro svolto dal Progetto San Francesco -Centro Studi Sociali contro le mafie e ai ragazzi dell’Istituto Carcano.
Un riconoscimento importante alla figura di Paolo Borsellino e l’affermazione di un impegno delle Istituzioni e di tutti i cittadini perché questi valori siano alla base della formazione e della cultura della nostra comunità.
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