Di notte non ci sono più le gelate. Arriverà anche la pioggia che fa bene alla campagna. Fa meno bene a chi dorme all'addiaccio. Troverà un riparo di fortuna, non per scelta, ma per dura necessità, in assenza d’altro.
Poco consono forse al decoro urbano. Al decoro del nostro giardino interiore, capace di fiori e di bellezza, non fa bene lasciar crescere l'indifferenza, che è un'erba infestante. Come semplici cittadini possiamo portare una coperta e porci in ascolto di queste persone e dei loro bisogni. Non basta.
A chi ha più alte responsabilità abbiamo spedito diverse lettere. Tra le tante, tutte ugualmente attuali, riproponiamo quella inviata il 27-3-2018.
Nella totale assenza di azioni e di misure la situazione si ripresenta oggi invariata e pesa sulle persone senzatetto e su tutta la città, con gli stessi problemi e gli stessi disagi.
https://comoaccoglie.webnode.it/
La campagna contro la guerra in Iraq del 2003, "Pace da tutti i balconi",trasformò i balconi italiani in "balconi di pace" colorati coi colori dell'arcobaleno
al punto che perfino in Parlamento ne dovettero parlare. Fu una campagna di successo in cui ognuno si sentì di non essere da solo contro la guerra e capì di
poter fare la differenza se l'azione del singolo viene ripresa da tanti. “Balconi Salvagente” è una campagna simile, volta a chiedere la riapertura dei porti e l'accoglienza dei migranti richiamando all’impegno civile con piccole azioni concrete. L'idea della campagna è di incentivare i piccoli gesti che ognuno può fare, dandogli nel contempo visibilità nell'ottica di "contarsi per contare". Appendiamo un salvagente al balcone per dichiarare che non intendiamo essere complici di questa barbarie e perché diventi un barcone di salvataggio per tante persone in fuga da guerra e miseria. Mostriamo a chiunque passi che la nostra famiglia, il nostro condominio, la nostra associazione, la nostra città, non vuole essere complice di questa barbarie inumana. Facciamo massa critica. Promuoviamo le raccolte di firme (anche online) per cambiare le regole Europee di accoglienza dei migranti. Partecipiamo alle manifestazioni di piazza a sostegno dei migranti, per la loro accoglienza. Diffondiamo idee di accoglienza, sfatiamo il mito dell'uomo nero, facciamo circolare i gesti di buona volontà della gente comune. Raccontiamo le storie dei migranti, il loro sentimenti, diamo loro nomi e volti ridandogli così umanità.
Cerchiamo insomma di contrastare questa sottocultura che si sta diffondendo tra le persone deboli che vedono nel diverso una minaccia anziché una ricchezza.
Ci opponiamo alla barbarie dei porti europei chiusi ai migranti: questa decisione dei nostri governi non ci rappresenta. "Non in nome mio" per dirla con Camilleri. Non vogliamo essere complici di queste atrocità, vogliamo invece che l'Europa ritrovi la sua natura accogliente.
Perché l'Europa è dei cittadini, non di chi li governa.
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Bruxelles, Gruppo di lavoro sulle diseguaglianze di salute della Conferenza dei parlamenti regionali europei. Il Presidente Carlo Borghetti presenta il programma di lavoro: "Vogliamo selezionare buone prassi che diano risposte ai nuovi bisogni di salute di tutti i cittadini".
La Calre, la Conferenza che raggruppa i 74 parlamenti regionali europei, durante i lavori del suo primo direttivo 2019 a Bruxelles, presso il Comitato Europeo delle Regioni, ha approvato il programma di attività del Gruppo di lavoro sulle politiche socio-sanitarie nell’Unione Europea, presieduto da Carlo Borghetti.
Il gruppo, che si occuperà delle diseguaglianze di salute nei sistemi socio-sanitari regionali europei, inizierà i suoi lavori a Milano il 6 maggio nella sede del Consiglio Regionale della Lombardia, con la collaborazione dell'università Bocconi e alla presenza dei rappresentanti di Regioni di otto Paesi europei e di rappresentanti dell'Organizzazione Mondiale della Sanità. I lavori procederanno con una riunione a settembre da tenersi fra i rappresentanti delle Regioni a Bruxelles, per concludere l'iter a Perugia nel mese di novembre, con la presentazione dei risultati e delle buone prassi selezionate.
“I fattori che creano disuguaglianze tra le persone nell’accesso ai servizi sociali e sanitari sono le differenze di istruzione, di possibilità economiche, di genere e di luogo di vita (città, periferia o campagna) -ha affermato il Presidente del Gruppo Carlo Borghetti -. Qui le Regioni devono intervenire per dare davvero a tutti il diritto alla Salute, che sia il più possibile omogeneo rispetto ai vari territori e rispetto ai nuovi bisogni”.
L’accordo firmato sulla vertenza Bavelloni Tools, con la complicità della Fim Cisl, non tutela i lavoratori. Nell’incontro di oggi, la direzione aziendale si è presentata con una proposta che prevedeva nove licenziamenti con incentivazione, attraverso intese individuali. Con la possibilità di licenziare anche qualora le intese non ci fossero.
La Fim Cisl e i componenti della rsu hanno sottoscritto la proposta dall’azienda. Intesa che lascia libera l’azienda di fare quanto previsto dalla legge anche senza “accordo”.
Pertanto è evidente che la finalità è esentare la società dal versamento dovuto all’Inps per il finanziamento della Naspi, in caso di mancato accordo.
La Fiom di Como non accetta e non riconosce nessuna intesa che preveda i licenziamenti forzati, ancorché mascherati da un finto accordo dettato dall’azienda e
ottenuto attraverso ricatti e intimidazioni.
La Fiom ha diffidato i componenti Rsu eletti con lista Fiom a firmare. Per questo, prendiamo le distanze dai delegati che hanno firmato, dichiarando che non rappresentano la nostra organizzazione.
Ci riteniamo liberi d'intraprendere qualsiasi iniziativa finalizzata alla tutela dei lavoratori e al rispetto del nostro ruolo di rappresentanza.
"Siamo a un passo dal risultato a cui il territorio ha lavorato in modo compatto in questi anni". Lo dichiara la parlamentare comasca Chiara Braga, capogruppo PD in Commissione Ambiente, Territorio e Lavori pubblici della Camera da sempre impegnata nella realizzazione della variante della Tremezzina.
"Nella scorsa Legislatura, insieme a Mauro Guerra - prosegue la Braga -, abbiamo costruito con i nostri Governi a guida PD la svolta decisiva: nel 2014 con il Decreto Sblocca Italia di cui sono stata relatrice finalmente è avvenuto il finanziamento con 210 milioni da parte dello Stato di quest’opera, a cui si è aggiunto l’importante cofinanziamento di Regione Lombardia".
"Nel rapporto costante con Anas e grazie al lavoro prezioso della Provincia di Como e dei Comuni si è riusciti a superare le criticità paesaggistiche e ad arrivare al progetto definitivo. Con il via libera del Consiglio Superiore dei LLPP che con fiducia pensiamo possa avvenire domani, si potrà partire con il progetto esecutivo e con l’affidamento della gara. Ci auguriamo che il Ministero delle Infrastrutture non interponga altri ostacoli o rallentamenti: Como e il territorio del Lago si meritano finalmente di vedere realizzata questa opera così attesa e importante.
“Il Ministro Salvini promette più sicurezza, ma intanto non c’è traccia di nessuna misura concreta di sua competenza per prevenire gli episodi di incendi negli impianti di rifiuti come quello che si è verificato a Mariano Comense nei giorni scorsi”. Lo dichiara la deputata Chiara Braga a margine del Question Time nel corso del quale il Governo è stato chiamato a rispondere ad una interrogazione urgente presentata alcuni giorni fa dalla stessa parlamentare comasca in Commissione Ambiente.
“A luglio dello scorso anno – chiarisce la Braga - il Ministro dell’Ambiente Costa aveva solennemente annunciato che, su sua richiesta, il Ministro dell’interno aveva mandato a tutte le Prefetture una circolare affinché i siti di stoccaggio e trattamento rifiuti fossero inseriti nei Piani coordinati di controllo del territorio, coordinati dal Prefetto e gestiti dalle forze di polizia. Oggi, rispondendo a una mia interrogazione urgente in Commissione Ambiente, non sono riuscita ad avere nessuna informazione sulla effettiva esistenza di questa Circolare, che a questo punto immagino sia rimasta nelle chiacchiere dei Ministri Costa e Salvini”.
“Le Linee guida emanate dal Mattm – prosegue l’esponente dem - non toccano in nessun passaggio questo punto, ma prevedono altre misure legate alla gestione degli impianti. Un fatto grave, perché nel caso della discarica di Mariano, se davvero si fosse dato corso a quanto annunciato lo scorso luglio forse si sarebbe potuto prevenire il nuovo incendio del 25 marzo, grazie a un maggior controllo preventivo da parte delle forze di polizia coordinate dalla Prefettura di Como”.
“Invece di fare inutili polemiche, magari di basso livello e solo a uso elettorale contro l’Amministrazione comunale, alcuni rappresentanti politici locali dovrebbero chiedere conto delle mancanze del Ministro Salvini”.
“La propaganda continua sui temi della sicurezza da parte di questo Governo – conclude la deputata comasca - non è più accettabile: Salvini stia al suo Ministero a lavorare e si occupi finalmente di quello per cui è pagato, Costa smetta con gli annunci continui e verifichi che le promesse fatte, specie se dipendono da sui colleghi di Governo, si traducano in fatti concreti”.
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