"Sulla Casa Militare Umberto I di Turate oggi il Ministero della Difesa ha risposto alla mia interrogazione, comunicando che la situazione di stallo nella nomina del nuovo Consiglio di amministrazione è responsabilità di Regione Lombardia che non ha ancora provveduto a designare il proprio rappresentante. Una risposta di cui prendiamo atto, pur sapendo che la Giunta lombarda di Maroni aveva designato nel 2017 come rappresentante proprio l’ex sindaco leghista di Turate Cristiano Banfi. A questo punto la Lega che governa a Roma e in Regione Lombardia si chiarisca le idee e provveda a risolvere questa situazione di empasse, che impedisce alla Fondazione di essere pienamente operativa". Lo dichiara la deputata del Pd di Como, Chiara Braga, che lo scorso dicembre aveva sollecitato una risposta del Ministero della Difesa proprio sullo stallo degli organi della Fondazione “Casa Militare Umberto I” di Turate. "Prendiamo atto con favore invece - conclude l'esponente dem -, della disponibilità espressa dal Ministero della Difesa di prevedere un coinvolgimento più diretto del tessuto locale, anche con una modifica statutaria che consenta al Comune di Turate di nominare un proprio rappresentante nel Consiglio di amministrazione della Fondazione. Anche per questo motivo è necessario che gli organi di amministrazione e di controllo vengano rinnovati al più presto, così da perseguire una soluzione che vada in questa direzione e sulla quale peraltro già oggi si registra un consenso molto ampio".
In allegato il testo dell'interrogazione presentata e la risposta del Ministro della Difesa
Con 64 voti favorevoli è stata votata all’unanimità oggi pomeriggio in Consiglio regionale la risoluzione sulla navigazione dei laghi lombardi che impegna la Giunta a sollecitare il Governo affinché dia attuazione al decreto legislativo del 1997 che stabilisce il passaggio della gestione del trasporto pubblico sui laghi alle Regioni.
Grande soddisfazione è stata espressa dai consiglieri regionali del PD Angelo Orsenigo e Raffaele Straniero che su questo documento hanno puntato fin dall’inizio della legislatura.
“In realtà non sono 19 anni che aspettiamo questo provvedimento, ma ben 42, dal momento che il primo riferimento normativo alla regionalizzazione dei laghi risale al lontano 1977” precisa Orsenigo che poi sottolinea quanto ancora” bisogna lavorare sull’aspetto economico, poiché la navigazione produce ricavi per 30 milioni di euro a fronte di 60 milioni di spesa, uno scoglio che va superato per l’importanza del trasporlo lacuale”.“Si tratta di un atto fondamentale che potrà solo migliorare l’efficienza della gestione di un servizio la cui importanza non è da intendere solo in chiave turistica, ma anche e soprattutto dal punto di vista della mobilità - dice il collega Straniero, sottolineando l’importanza del coinvolgimento degli enti locali – un punto di arrivo che deve essere soprattutto un punto di partenza”.
“In questo modo sarà possibile – aggiunge Orsenigo - rendere il servizio meno oneroso per coloro che tutti i giorni sono costretti a usare la navigazione per raggiungere i luoghi di studio e lavoro, spendendo cifre notevoli”.
"Ieri ho avuto il piacere di partecipare alla fiera “Proposte” di Cernobbio.
Essere presente alla fiera più importante al mondo del tessile d’arredo è stato come sempre un modo per aver ben presente quante e quali eccellenze ci sono nel nostro Paese. Ho avuto il piacere, inoltre, di incontrare diversi produttori comaschi che, giustamente, sono stanchi di sentirsi chiamare eroi, sono semplicemente famiglie cresciute con il “culto” del lavoro.
La Politica ha il dovere di tutelare e valorizzare questo “culto” operoso, per far si che i produttori sentano uno Stato vicino alle loro esigenze.
Questo è proprio lo scopo del tavolo della moda in corso al MISE, una collaborazione insieme agli imprenditori, al fine di elaborare strumenti di sostegno a questo comparto.
Insieme a loro e per loro!"
«Alla sindaca di Lentate sul Seveso – dichiara Paolo Ferrero, Rifondazione Comunista, vice presidente della Sinistra Europea – che pare abbia deciso di cancellare le celebrazioni per il 25 aprile consigliamo la lettura di un paio di testi: la #Costituzione e un bel manuale di storia.
E tutto nel Comune che ospita la festa dell’unità più longeva d’Italia: una vera beffa.
Al di là delle battute, troviamo indecoroso che una amministratrice pubblica compia un gesto così sconsiderato, seguendo le orme del ministro Salvini. Fortunatamente la #Resistenza non si cancella, ma queste persone che tentano di infangarne la memoria sono pericolose per il Paese».
15 aprile 2019
La sinistra
“Rimango stupito da certe affermazioni soprattutto da chi promuove un percorso spirituale che dovrebbe essere rivolto all’evoluzione dell’essere umano e non ad alimentare discriminazione e divisione.
Parole che rievocano il medioevo e che suonano come liste di proscrizione.
Regione Lombardia deve prestare più attenzione nel concedere patrocini per non legittimare chi , con pessime dichiarazioni, ci sta facendo fare un grosso passo indietro nei diritti civili.
Chiediamo la revocare del patrocinio e le scuse formali da parte del Presidente Fontana per la pessima figura che Regione Lombardia sta facendo”, così Raffaele Erba, consigliere regionale del M5S Lombardia, commenta l’iniziativa di benessere interiore di Lecco che vieta l’accesso ai gay e a chi soffre di disturbi psichiatrici e che ha ottenuto il patrocinio del Pirellone e il contributo dell’Amministrazione provinciale.
“A cinquant’anni dallo storico sbarco sul nostro Satellite naturale, il Lake Como Festival della Luce 2019 non poteva mancare il suo fatale appuntamento con la Luna.
Questa sua sesta edizione nel segno del “Chiaro di luna” è un viaggio tra intense suggestioni musicali, poetiche e pittoriche, da un lato, e le grandi conquiste dell’intelligenza, del coraggio individuale
e della cooperazione scientifica e tecnologica”
Queste parole di Federico Canobbio Codelli, membro del Comitato scientifico del Festival della Luce (che traccia le linee guida e il tema della manifestazione comasca) sintetizzano la kermesse di cultura e scienza che prenderà il via il prossimo 3 maggio.
Giunto alla sua sesta edizione, il FESTIVAL DELLA LUCE LAKE COMO (3-23 maggio) è organizzato dalla Fondazione Alessandro Volta con il patrocinio della Regione Lombardia e del Comune di Como, nell’ambito degli eventi dell’International Day of Light-UNESCO e con il coordinamento scientifico dell’Associazione Città della Luce.
L’edizione 2019 si annuncia dunque ricca di eventi nel cuore della città (ma non solo), tutti cuciti dal filo d’argento del CHIARODILUNA (titolo scelto appunto quest’anno).
“Per l’organizzazione sono state coinvolte attivamente 6 scuole del territorio con studenti e professori, l’Università dell’Insubria, 2 teatri, i Musei civici e il Museo della Seta di Como,
precisa Luca Levrini, presidente di Fondazione Alessandro Volta. Un lavoro di squadra, sotto la regia della Fondazione Volta, che porterà a Como, come di consuetudine per il Festival,
scienziati, artisti, giornalisti, divulgatori, critici d’arte e offrirà gratuitamente mostre, conferenze, spettacoli e una serata speciale al Teatro Sociale in cui si celebrerà la seconda Giornata Internazionale della Luce”
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