Il M5S Lombardia ha inviato una lettera al Presidente del Consiglio regionale Alessandro Fermi per chiedere le dimissioni di Angelo Palumbo, che risulta coinvolto nella maxi inchiesta della Procura di Milano per corruzione e tangenti, da Presidente della Commissione regionale Territorio e Infrastrutture della Lombardia.
Nella lettera, a firma dei commissari del M5S Massimo De Rosa, Simone Verni, Nicola Di Marco e Andrea Fiasconaro si legge: “il ruolo che riveste il Dott. Angelo Palumbo in qualità di Presidente della V Commissione, non lascia margini, ad avviso degli scriventi, oltre che per la richiesta immediata di dimissioni, anche per sollecitare l’inserimento nell’ordine del giorno dei lavori della commissione, di uno spazio apposito per la discussione da parte di tutti i componenti della stessa, affinché a tutela dell’immagine del Consiglio Regionale e della Commissione V, tali episodi non si ripetano”.
I commissari spiegano: “Le dimissioni sono un atto doveroso. Dal Presidente del Consiglio regionale Alessandro Fermi attendiamo, insieme ai lombardi, un segnale di trasparenza, legalità, difesa dell’interesse pubblico, del Consiglio regionale e dell’azione amministrativa. Questi valori sono alla base di una sana operatività delle istituzioni e si richiedono a ogni politico compreso chi, in veste di Presidente di una commissione, si occupa prevalentemente di appalti pubblici, infrastrutture e territorio.
Confidiamo in un passo indietro di Palumbo alla prima riunione utile della Commissione perché la stessa possa tornare pienamente operativa e per allontanare ogni ombra o dubbio sul suo operato”.
in Piazza Città di Lombardia, Milano INGRESSO LIBERO Il FIM, Salone della Formazione e dell'Innovazione Musicale, è l'evento italiano di riferimento per la ricerca, la formazione e per l'innovazione in ambito musicale che riunisce, in una rete solidale, università, centri di ricerca, scuole di musica pubbliche e private provenienti da tutta Italia, istituzioni regionali e comunali, una rete di musei cittadini visitata da migliaia di studenti e centinaia di insegnanti, importanti aziende leader nei diversi comparti, grandi e piccoli imprenditori che partecipano attivamente all'evento contribuendo a rendere ogni anno sempre più ricco e originale il programma di FIM con contenuti didattici, seminari, laboratori, workshop, show-case, talk, panel, concerti ed iniziative straordinarie.
Evento organizzato dalla Commissione provinciale per la sicurezza sul lavoro
Vent’anni di impegno per la sicurezza sul lavoro nel territorio di ATS Insubria da celebrare con il Convegno “L’uso sostenibile delle sostanze pericolose: un percorso per la salvaguardia del lavoratore e dell’ambiente”, promosso dall’Organismo territoriale di Coordinamento per la Sicurezza sul Lavoro ed organizzato dall’Unità di Prevenzione e Sicurezza sui Luoghi di lavoro dell’Agenzia di Tutela della Salute dell’Insubria.
“Celebriamo questo ventennio al centro della Campagna europea 2018-19 “salute e sicurezza negli ambienti di lavoro in presenza di sostanze pericolose“ il tema è stato più volte affrontato in un lavoro di squadra tra organo di controllo, enti e portatori di interesse. - sottolinea la dott.ssa M. Rita Aiani Direttore Unità Sicurezza e Salute Ambienti di Lavoro di ATS Insubria - Scopo principale è stato quello di eliminare le sostanze pericolose in ambiente di lavoro attraverso il coinvolgimento diretto di tutte le figure della sicurezza. Il percorso sinergico e virtuoso intrapreso ci ha consentito di crescere nelle conoscenze e di allargare lo sguardo “oltre” la fabbrica per tutelare la qualità del prodotto, la competitività di mercato e la salute dell’ambiente”.
L’evento intende esaminare le problematiche legate alla manipolazione degli agenti chimici, fornendo indicazioni su come valutare correttamente il rischio e come limitarlo.
L’ubiquitarietà degli agenti chimici negli ambienti di vita e di lavoro, nonché la scarsa conoscenza dei loro effetti sulla salute per l’uomo e per l’ambiente che lo circonda, rende il rischio chimico tra i più pericolosi ed insidiosi.
Quale futuro per gli edifici diroccati di Fabbrica Durini e Carbusate? Questo il senso delle domande che il Circolo Ambiente “Ilaria Alpi” sottopone ai candidati Sindaci alla competizione elettorale del 26 maggio ad Alzate Brianza.
I membri del Circolo (che ha la sede proprio a Fabbrica Durini) entrano nel vivo della campagna elettorale, ponendo quesiti sul destino degli edifici abbandonati nelle due frazioni alzatesi. Le richieste degli ambientalisti riguardano appunto le modalità con cui l’Amministrazione che governerà Alzate nei prossimi 5 anni, intende affrontare la ristrutturazione degli edifici, abbandonati da anni.
Il Circolo Ambiente “Ilaria Alpi” è consapevole che la proprietà degli edifici è privata, ma tocca al Comune definire le linee di sviluppo urbanistico del territorio; di più, il Comune potrebbe chiedere la cessione gratuita della proprietà, come era stato ipotizzato alcuni anni fa. Mentre per l’unico edificio di proprietà comunale, quello dell’ex cooperativa Sant’Andrea, gli ambientalisti chiedono ai candidati quali sono le loro intenzioni sulla ristrutturazione e uso dello stesso.
Gli ambientalisti alzatesi ci tengono a sottolineare che, in tema di urbanistica, è da prediligere la ristrutturazione e riqualificazione degli edifici esistenti, piuttosto che sacrificare territorio verde con nuove costruzioni. Anzi, più precisamente il Circolo propone per il PGT di Alzate il “consumo di suolo zero”, cioè nessuna nuova edificazione su terreni agricoli vergini; occorre pertanto dare priorità al recupero degli edifici sfitti o, come nel caso di Fabbrica e Carbusate, in stato di abbandono da molti anni tanto da creare degrado urbanistico.
Barbara Cereghetti, segretaria del Circolo Pd di Como Nord, si batte da anni per la palestra della scuola Massina di Monteolimpino: “Adesso si scopre che molte altre scuole cittadine hanno problemi di vario genere, dagli allagamenti ai cantieri, ma noi forse battiamo tutti i record”, commenta.
“Certamente tutti ricordano l’interminabile vicenda che tra ritardi e fermo lavori ci ha portati alla consegna della palestra alla scuola da parte dell'amministrazione comunale solo lo scorso gennaio. Ma non si pensi che sia finita – comincia a raccontare Cereghetti –. Fin dalle prime lezioni di educazione motoria ci si è accorti che qualcosa non andava: questa volta è toccato alle porte antipanico montate negli spogliatoi. Quella dello spogliatoio maschile, se viene chiusa, non si può più riaprire, e quella dello spogliatoio femminile ha l’ingranaggio della serratura al contrario. Poiché si chiamano apposta ‘porte antipanico’, è evidente che hanno dei difetti di fabbricazione, visto che non vengono fornite smontate, che, al momento del montaggio o al più tardi in fase di verifica della consegna lavori, andavano segnalati. Non vorremmo certo aspettare che qualche ragazzino rimanga chiuso negli spogliatoi. Ma chi doveva controllare? Perché non è stato fatto?”, si chiede la segretaria Pd.
In merito alle indagini a carico del Presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana Paolo Ferrero, vicepresidente del partito della Sinistra Europea, candidato per la lista La Sinistra ha dichiarato:
«Dopo Formigoni che è in galera oggi indagato con l'accusa di abuso d'ufficio anche il Presidente Attilio Fontana. E' evidente che la Giunta di centro-destra della Regione Lombardia è l'epicentro della questione morale che oggi, si è semplicemente spostata, dal Partito Socialista e dalla Democrazia Cristiana a Forza Italia alla Lega.
Il tratto di continuità e sicuramente la capacità di stare dentro al malaffare da parte della Lega che ha cominciato con Bossi e prosegue tutt'ora come dimostra, tra le altre cose, la vicenda dei 49 milioni scomparsi nel nulla. Ribadiamo con forza che siamo di fronte ad una situazione che non può più essere tollerata e che in Lombardia come in tutto il Paese c'è la necessità di una drastica inversione di marcia nella gestione del pubblico».
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