“Il centrodestra che pensa tanto alla famiglia dov’è? A Como no di certo!”, rincara la dose Patrizia Lissi, consigliera comunale del Pd, dopo la sua preliminare, in Aula, dove denunciava che negli asili nido comunali non c’è più posto e i bambini che rimarranno tagliati fuori sono oltre un centinaio.
“Ma questa amministrazione comunale non è nuova a un atteggiamento di non risposta sui temi del welfare e ogni tot mesi devo intervenire per mettere il dito in una piaga che, evidentemente, il sindaco preferisce lasciare che si allarghi – prosegue Lissi –. Vogliamo parlare dei centri estivi? Ne è rimasto solo uno in centro città. O dei centri di aggregazione giovanile? Quello che è stato chiuso ha avuto forti ripercussioni sul territorio e questo perché non è chiaro al centrodestra che nelle periferie sono punti di incontro fondamentali. Gli spazi gioco dedicati ai più piccoli? Assolutamente diminuiti”.
Da ultimi l’eclatante caso degli asili nido che sta tanto a cuore alla consigliera Lissi: “Il problema degli educatori c’è sempre stato, quindi potevano pensarci prima che la situazione degenerasse. Con il sindaco Lucini, noi avevamo azzerato le liste d’attesa. A questo punto la domanda sorge spontanea: vogliono mantenere o no questo servizio comunale? Hanno intenzione di assumere educatori o lasciare cadere anche questa importante offerta per i cittadini comaschi? Lo dicano chiaramente, così almeno le famiglie sanno come organizzarsi”.
Nell’autonomia rientri anche la Zes per l’area di confine di Como. Lo chiede Angelo Orsenigo, consigliere regionale del Pd, con un ordine del giorno che andrà al voto in queste ore nell’ambito dell’assestamento di bilancio di Regione Lombardia.
Nell’atto, Orsenigo e il Pd impegnano la Giunta “a sostenere nella contrattazione di ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia, nell’ambito dell’Intesa con il Governo di cui all’articolo 116, comma terzo, della Costituzione, il ruolo rafforzato di Regione Lombardia nell’istituzione di Zone economiche speciali, anche al fine di giungere all’istituzione di queste zone nei territori lombardi di confine con la Svizzera delle province di Como e Varese”.
Orsenigo chiede perciò che si “finanzino iniziative e sperimentazioni per la riduzione dei carichi fiscali e degli oneri sociali, per la semplificazione burocratica nelle aree di confine con la Svizzera e comunque indicate dal Programma regionale di sviluppo come aree geografiche di particolare attenzione per l’istituzione di zone economiche speciali”.
Grande successo per “Interference” in corso in centro storico a Como presso la ex chiesa di San Pietro in Atrio. Nei primi quindici giorni di apertura, la mostra è stata infatti visitata da più di 3.000 persone, non solo comaschi ma anche da tantissimi turisti da tutta Italia, Stati Uniti, Germania, Francia, Argentina e Australia….
“Una bellissima avventura in cui si miscelano senso, sogno, significante e significato, in maniera perfettamente armoniosa ed emozionate” sono entusiasti i commenti sul libro delle visite, come Simone da Malta che scrive “la mostra ti fa aprire gli occhi, una magnifica interpretazione del mondo di oggi che mi trova d’accordo nel più forte ma semplice dei modi”, o ancora un visitatore da Sidney “mostra fantastica sulle interferenze della tecnologia dei nostri giorni moderni che ti da molto da pensare”, e non manca un invito a replicare in Francia da parte di Guillaume ed Eléonore “Continuate così, mostra top! Non esitate a venire a Nantes siete i benvenuti!”
Sono 7 gli artisti protagonisti dell’esposizione, che con più di 20 opere riflettono sull’interferenza che le tecnologie moderne hanno nella nostra vita: Sheila Elias (USA), Andres Levin (Venezuela), Fabrizio Bellanca (Italia) Duvier del Dago (Cuba), Nicholas Berdysheff (Georgia), Julio Figueroa Beltran (Cuba) e Hongtao Zhou (Cina).
Questa mattina, Alessandra Ghirotti, segretaria Fp Cgil Como, e Vincenzo Falanga, segretario Fp Uil Lario, hanno consegnato simbolicamente un ventilatore al personale del nido di via Palestro. L’iniziativa è simbolica poiché, per le normative di sicurezza, il personale non è autorizzato a ricevere apparecchi e dispositivi elettronici provenienti dall’esterno.
Il problema delle alte temperature nei nidi è stato già ampiamente segnalato dai sindacati, i quali hanno scritto in precedenza al Comune, senza però ricevere risposta.
“È un problema oggettivo – spiegano Ghirotti e Falanga – siamo consapevoli che, da domani, i nidi sono chiusi. Però, la questione non scomparirà e si ripresenterà l’anno prossimo, pure per le altre attività del Comun: chiediamo quindi una soluzione, per le famiglie e i lavoratori. Purtroppo, l’amministrazione ha dimostrato di non avere a cuore il personale e anche l’utenza, composta di bambini e famiglie. Pur sapendo che una risoluzione immediata sarebbe stata complicata, chiedevamo un segnale, un impegno, un accorgimento minimo. Purtroppo, non c’è stato nulla di tutto questo”.
L’iniziativa unitaria è di Fp Cgil Como, Uil Fp Lario, Fp Cisl dei Laghi.
Stop al precariato nella sanità lombarda, investimenti per i centri per l’impiego e finanziamenti per la manutenzione di strade e infrastrutture insieme a grande attenzione per le politiche per l’ambiente, la casa, le pari opportunità, la difesa delle donne e la sicurezza.
Sono decine le richieste del M5S Lombardia proposte per l’Assestamento al bilancio 2019-2021 che sarà discusso da domani dal Consiglio regionale della Lombardia.
Marco Fumagalli, capogruppo del Movimento 5 Stelle Lombardia, spiega: “Abbiamo lavorato con emendamenti e ordini del giorno per introdurre decine di modifiche all’assestamento di bilancio perché la persona torni al centro delle politiche di Regione Lombardia.
Abbiamo individuato tra i temi prioritari quello dello stop al precariato nella Sanità lombarda. Il Governo con il Decreto Calabria ha consentito lo sblocco delle assunzioni e finanziato la Lombardia con 450 milioni di euro di risorse fresche in tre anni. Il Governo lavora, la regione deve fare a sua parte e assumere centinaia di lavoratori precari nella sanità.
Tra i cardini delle nostre richieste la realizzazione del diritto alla casa, il rilancio delle politiche per l’ambiente e il sostegno alle donne vittime di violenza.
La Regione avvii la sperimentazione dei treni ad idrogeno sulla Como-Lecco- A chiederlo, con un ordine del giorno all’assestamento di bilancio che sarà discusso in aula domani e venerdì, è il consigliere regionale Angelo Orsenigo (Pd) che spiega: “Nel 2017 la giunta ha varato un piano di investimenti per l’acquisto di 161 treni per ridurre l’età media dei mezzi che è di circa 18 anni. A seguito di un accordo quadro fra Ferrovie nord e Stadler, società che si è aggiudicata la gara, saranno consegnati in otto anni tra i 30 e i 50 treni diesel-elettrici, destinati alle linee non elettrificate. Il costo dell’ elettrificazione delle linee è davvero alto e in Lombardia i chilometri non ancora elettrificati sono 283. Tra questi la Lecco-Como, nella tratta tra Albate e Lecco”.
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