750 mila euro per il potenziamento, l’ammodernamento delle dotazioni strumentali e la riorganizzazione dei Centri per l’impiego. Questo il contenuto di un emendamento del M5S Lombardia, a firma Monica Forte, approvato ieri dal Consiglio regionale nel corso della sessione di bilancio.
“Finalmente arrivano risorse fresche per sostenere i centri per l’impiego della Lombardia.
Con l’approvazione di questo emendamento la Lombardia dovrà farsi carico, in collaborazione con gli enti locali, di ottimizzare il servizio e completare il processo di riorganizzazione delle sedi e l’acquisizione e l’ammodernamento delle dotazioni strumentali. È stata accolta anche la nostra richiesta di affidare 5 mila voting machine usate per i referendum ai centri per l’impiego.
Siamo ovviamente molto soddisfatti. Un lavoro in sinergia con il governo che i territori stanno portando avanti per preparare i Cpi alla gestione del reddito di cittadinanza. Questo ovviamente è solo un primo passo, molto bisogna ancora fare, ma è un segnale importante nella direzione di dare risorse e ossigeno al pubblico che finora nel mercato del lavoro ha giocato una partita impari con il privato”, così Monica Forte, consigliere regionale del M5S.
La Giunta Comunale ha promosso una convenzione triennale che intende promuovere questa oasi di tranquillità e bellezza creata da “Nonna Pupa”.
Al fine di assicurare una giusta valorizzazione ed una gestione ottimale del “Giardino della Valle”, la Giunta Comunale ha deliberato il testo della Convenzione che verrà sottoscritta tra il Comune di Cernobbio, l’Associazione Giardino della Valle ed il Consorzio Forestale Lario Intelvese. Attraverso questo documento l’Amministrazione Comunale cernobbiese, sensibile alla tutela ed alla preservazione del territorio nonché alla sua promozione turistica, intende preservare il “Giardino della Valle”, provvedere alla sua manutenzione nonché a renderlo sempre più luogo di promozione culturale, turistica e ricreative per i cernobbiesi di ogni età, per i turisti e per le scolaresche.
Mario De Rosa nasce a Napoli il 31-12-1919. Orfano, frequenta il Collegio Serristori; nel 1939 consegue il Diploma Magistrale e torna a Napoli dove Gennaro Minoprio, condannato per antifascismo. Chiede l’iscrizione al PCI.
Nel 1940 si iscrive all’Università e poi parte per il corso allievi ufficiali a Salerno.
Fra il 1942/43 fa parte del 106° Battaglione Guardia Frontiera: fronte greco e fronte Yugoslavo. Catturato dai Tedeschi, rifiuta la collaborazione e finisce nei Lager di Germania. Fra il 1943/45 passa dal Lager di Cwestocovo a Koln, da Oberlangen a Vizendorf e Amburgo sull’Elba.
1945 rientra a Napoli, si iscrive al PCI e lavora presso la Federazione napoletana con vari incarichi. Nel 1950 parte per Milano dove la sua compagna ha trovato lavoro e assume la responsabilità del “coordinamento del partito” nell’azienda tranviaria milanese
Nel 1953 vince il concorso magistrale e insegna.
“Siamo alla solita spartizione di poltrone, ancora una volta la vicinanza politica è preferita al merito. Altro che eccellenza, queste nomine potrebbero essere state fatte da un Formigoni o da un Maroni qualsiasi.
Ci attendevamo, insieme ai cittadini, un taglio netto col passato. Al contrario, le scelte di oggi non garantiscono che la gestione della Sanità lombarda sarà nell’esclusivo interesse dei lombardi”, così Dario Violi, consigliere regionale del M5S Lombardia sulle nomine dei direttori generali della sanità lombarda.
La perizia degli ingegneri del tribunale di Como parla chiaro: il viadotto Val Mulini a Como è fuori controllo. Per la sicurezza dei cittadini è necessaria la chiusura immediata del ponte al traffico veicolare, senza distinzioni di tonnellaggio. Non è più possibile attendere oltre, intervengano le istituzioni preposte. L'unica grande opera necessaria si chiama manutenzione della rete stradale e delle infrastrutture di trasporto. Nel nostro Paese, dal Tav alla Variante Tremezzina siamo travolti dagli sprechi per opere inutili e dannose, che avvantaggiano solo le grandi imprese costruttrici.
Usiamo questi soldi invece per curare l'assetto idrogeologico delle aree montane, per le bonifiche ambientali, per la mobilità alternativa all'auto privata, per dare lavoro stabile e socialmente utile.
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